Basket
Virtus Basket: esordio da dimenticare
Nell'esordio ufficiale della stagione 2010/2011, cocente sconfitta per la Virtus Basket Altamura.
Altamura - martedì 9 novembre 2010
11.34
La prima partita ufficiale del torneo 2010/2011 del campionato di Promozione maschile termina con una sconfitta cocente per la Virtus. La squadra ha retto solo per 10 minuti, poi la disfatta. I due punti vanno allo Sporting Club Bitonto senza troppa resistenza, il punteggio finale è di 48 – 75.
La Virtus Altamura affronta in questa partita di esordio lo Sporting Club Bitonto, formazione navigata che ha anche partecipato in passato al campionato di serie D; sfida dunque caratterizzata dal contrasto novità (la Virtus è al suo primo campionato di Promozione) ed esperienza.
Il coach Angelastri nella settimana di preparazione ha più volte ribadito la necessità di rimanere compassati e soprattutto concentrati evitando qualunque atteggiamento remissivo e condizionante. Al fischio di inizio propone un quintetto dinamico: due palleggiatori playmaker, una guardia veloce e scattante, un centro ed una ala-guardia tiratrice; è evidente che l'intenzione è quella di dare pressione in difesa con conseguenti ripartenze veloci e precise. Arbitrano la De Tullio di Bari ed il giovane Paradiso di Santeramo.
Il primo quarto appare sin dall'inizio equilibrato con la Virtus molto alta in difesa, pronta a sfruttare gli errori degli avversari. In effetti nei primi minuti di gioco l'effetto-sorpresa spiazza i bitontini che fanno fatica a creare gioco, i biancorossi, però, sprecano qualche canestro di troppo. In ogni caso l'equilibrio è abbastanza evidente e si riflette sul punteggio: 10 pari a 2 minuti dal termine. I più presenti nelle file altamurane sono De rosa e Ladisi, di sostanza Direnzo, Ferrulli e Dipalma, non pervenuto invece il centro Scalera. Al termine del primo quarto il punteggio arride agli ospiti: 12 – 15. Si rientra in campo con la stessa disposizione tattica, press alto e ripartenza veloce. I bianco-verdi dello Sporting hanno ben compreso l'impostazione difensiva dei padroni di casi e si adattano di conseguenza. Puntando maggiormente sulla circolazione di palla riescono ad infilare un break di 7 a 0 in pochi minuti portandosi sul 22 – 14, gli altamurani, di contro, vogliosi di recuperare il più presto possibile lo svantaggio provano invano diverse soluzioni da fuori. Gli ospiti nel frattempo continuano a sfiancare la difesa girando palla e finalizzando con oculate conclusioni da fuori, a metà quarto il punteggio è di 25 – 14 a favore degli ospiti. Immediato il time out altamurano per evitare un parziale ancora più pesante, coach Angelastri, dopo aver provato senza risultati evidenti l'ingresso della guardia Creanza per dare maggiore velocità, tenta la carta Gramegna, ma anch'egli sembra fuori partita insolitamente deconcentrato e poco lucido.
La Virtus è in evidente difficoltà, gli avversari in un paio di occasioni quasi irridono la difesa che fa acqua da tutte le parti tanto nella zona "alta" ma soprattutto sotto canestro dove lo Sporting, sotto indicazione del proprio allenatore, concentra maggiormente i propri sforzi. Il numero 7 avversario ormai stanzia permanentemente nel rettangolo altamurano recuperando rimbalzi in attacco e facendo valere la propria "stazza". Coach Angelastri allora corre ai ripari e riprova ad inserire il centro Scalera, senza risultato. È però ancora Ladisi (ottimi i suoi recuperi difensivi con conseguenti contropiede) aiutato da Direnzo (bella l'azione da tre punti) a tentare di arginare la fuga degli ospiti. A due minuti dalla fine un altro blackout generale consente ai bitontini di segnare altri 4 punti e di portarsi sul 40 – 23 finale. Si va negli spogliatoi con un parziale di quarto di 11 a 25 e a nulla sono valsi i tentativi di riportare la partita in carreggiata. È apparso assolutamente necessario rivedere tanto l'impostazione difensiva che quella offensiva troppo legata alle iniziative personali di Ladisi e sporadiche di Direnzo e Derosa.
Al rientro si cambia difesa, finalmente! Adottando una marcatura a uomo, sotto canestro, però, il miss match (vantaggio di posizione) è ancora a favore dello Sporting. In attacco tutto è demandato alle iniziative di Ladisi che diventa praticamente il factotum della squadra: mette pressione, recupera, corre in contropiede, segna, insomma senza di lui la debacle sarebbe stata ancora più pesante. La difesa nonostante il cambio a uomo continua a scricchiolare, emblematica l'azione stile slalom gigante del play bianco-verde, il quale, partendo dalla propria area, segna agilmente un canestro in terzo tempo. Siamo a metà frazione col punteggio di 50 – 27. I biancorossi, allora, cambiano strategia offensiva provando a ricercare soluzioni più oculate e meno frettolose ma si passa da un eccesso all'altro! Troppo lenti i passaggi, troppo macchinosi i movimenti: in sostanza ci si "innamora" della palla confidando eccessivamente nella soluzione dettata dello schema. Il terzo quarto finisce col punteggio di 32 – 55, 9 – 15 il parziale.
Su queste basi inizia l'ultima frazione di gioco con i padroni di casa ancora in evidenti difficoltà difensive che costringono le guardie a commettere falli di frustrazione, Di palma e Direnzo raggiungono in pochi minuti il loro 5° fallo accomodandosi in panchina per raggiunto limite di infrazioni consentite. L'attacco ormai è nelle sole mani di Ladisi che nel bene e nel male, da tre non è giornata, ha caratterizzato la gara: a fine partita ben 30 saranno i suoi punti messi a referto.
Gli altamurani ormai sono con la testa già negli spogliatoi, come direbbe il mitico Dan Peterson: "Mamma butta la pasta!". Al suono della sirena c'è poco da dire o recriminare, il tabellone, quello funzionante, è inflessibile: 48 – 75 per lo Sporting.
Ci si aspettava una partita diversa all'esordio per la Virtus perché quella vista in campo è stata per certi versi sconfortante. I biancorossi hanno totalmente sbagliato l'interpretazione di gioco. In attacco a volte si sono cercate soluzione troppo frettolose mentre in altre occasioni si è cincischiato un po' troppo nel palleggio e nella ricerca della soluzione suggerita dagli schemi. In difesa l'aggressività da metà campo è sembrata a inizio gara efficace ma nel prosieguo si è rivelata fallimentare, probabilmente il dispendio fisico e mentale ha inciso anche sulla lucidità e sulla precisione offensiva. Merito agli avversari per aver ben letto la tattica altamurana, i bianco-verdi dello Sporting, grazie ad una buona circolazione di palla sono riusciti a sfruttare le crepe difensive dei padroni di casa colpendo tanto dalla distanza che da sotto canestro.
Dopo questa prestazione bisognerà lavorare su entrambi i settori (offensivo e difensivo), perché se un solo giocatore segna 30 punti su 48 totali qualche problemino ci sarà, nulla togliendo alla bravura del singolo che, ad onor del vero, si è dimostrato essere un giocatore di categoria superiore. La difesa zona press è durata soltanto un quarto e la marcatura a uomo ha prodotto leggeri miglioramenti; in sintesi è stata una "partita no", può capitare, è capitato, bisogna fare tesoro anche di questa esperienza per non commette gli stessi errori in futuro.
Come sempre, doverosamente, la società e lo staff di altamurabasket.it ringraziano il pubblico numeroso che ha voluto sostenerci ancora una volta invitando tutti gli appassionati al prossimo appuntamento in casa per sabato 20 novembre, sempre alle ore 19:00, al palazzetto in via Manzoni. La Virtus dovrà vedersela con l'a.s. Fortitudo Trani, altro cliente scomodo di questo campionato. Vi aspettiamo numerosi.
Alessandro Ceglie
La Virtus Altamura affronta in questa partita di esordio lo Sporting Club Bitonto, formazione navigata che ha anche partecipato in passato al campionato di serie D; sfida dunque caratterizzata dal contrasto novità (la Virtus è al suo primo campionato di Promozione) ed esperienza.
Il coach Angelastri nella settimana di preparazione ha più volte ribadito la necessità di rimanere compassati e soprattutto concentrati evitando qualunque atteggiamento remissivo e condizionante. Al fischio di inizio propone un quintetto dinamico: due palleggiatori playmaker, una guardia veloce e scattante, un centro ed una ala-guardia tiratrice; è evidente che l'intenzione è quella di dare pressione in difesa con conseguenti ripartenze veloci e precise. Arbitrano la De Tullio di Bari ed il giovane Paradiso di Santeramo.
Il primo quarto appare sin dall'inizio equilibrato con la Virtus molto alta in difesa, pronta a sfruttare gli errori degli avversari. In effetti nei primi minuti di gioco l'effetto-sorpresa spiazza i bitontini che fanno fatica a creare gioco, i biancorossi, però, sprecano qualche canestro di troppo. In ogni caso l'equilibrio è abbastanza evidente e si riflette sul punteggio: 10 pari a 2 minuti dal termine. I più presenti nelle file altamurane sono De rosa e Ladisi, di sostanza Direnzo, Ferrulli e Dipalma, non pervenuto invece il centro Scalera. Al termine del primo quarto il punteggio arride agli ospiti: 12 – 15. Si rientra in campo con la stessa disposizione tattica, press alto e ripartenza veloce. I bianco-verdi dello Sporting hanno ben compreso l'impostazione difensiva dei padroni di casi e si adattano di conseguenza. Puntando maggiormente sulla circolazione di palla riescono ad infilare un break di 7 a 0 in pochi minuti portandosi sul 22 – 14, gli altamurani, di contro, vogliosi di recuperare il più presto possibile lo svantaggio provano invano diverse soluzioni da fuori. Gli ospiti nel frattempo continuano a sfiancare la difesa girando palla e finalizzando con oculate conclusioni da fuori, a metà quarto il punteggio è di 25 – 14 a favore degli ospiti. Immediato il time out altamurano per evitare un parziale ancora più pesante, coach Angelastri, dopo aver provato senza risultati evidenti l'ingresso della guardia Creanza per dare maggiore velocità, tenta la carta Gramegna, ma anch'egli sembra fuori partita insolitamente deconcentrato e poco lucido.
La Virtus è in evidente difficoltà, gli avversari in un paio di occasioni quasi irridono la difesa che fa acqua da tutte le parti tanto nella zona "alta" ma soprattutto sotto canestro dove lo Sporting, sotto indicazione del proprio allenatore, concentra maggiormente i propri sforzi. Il numero 7 avversario ormai stanzia permanentemente nel rettangolo altamurano recuperando rimbalzi in attacco e facendo valere la propria "stazza". Coach Angelastri allora corre ai ripari e riprova ad inserire il centro Scalera, senza risultato. È però ancora Ladisi (ottimi i suoi recuperi difensivi con conseguenti contropiede) aiutato da Direnzo (bella l'azione da tre punti) a tentare di arginare la fuga degli ospiti. A due minuti dalla fine un altro blackout generale consente ai bitontini di segnare altri 4 punti e di portarsi sul 40 – 23 finale. Si va negli spogliatoi con un parziale di quarto di 11 a 25 e a nulla sono valsi i tentativi di riportare la partita in carreggiata. È apparso assolutamente necessario rivedere tanto l'impostazione difensiva che quella offensiva troppo legata alle iniziative personali di Ladisi e sporadiche di Direnzo e Derosa.
Al rientro si cambia difesa, finalmente! Adottando una marcatura a uomo, sotto canestro, però, il miss match (vantaggio di posizione) è ancora a favore dello Sporting. In attacco tutto è demandato alle iniziative di Ladisi che diventa praticamente il factotum della squadra: mette pressione, recupera, corre in contropiede, segna, insomma senza di lui la debacle sarebbe stata ancora più pesante. La difesa nonostante il cambio a uomo continua a scricchiolare, emblematica l'azione stile slalom gigante del play bianco-verde, il quale, partendo dalla propria area, segna agilmente un canestro in terzo tempo. Siamo a metà frazione col punteggio di 50 – 27. I biancorossi, allora, cambiano strategia offensiva provando a ricercare soluzioni più oculate e meno frettolose ma si passa da un eccesso all'altro! Troppo lenti i passaggi, troppo macchinosi i movimenti: in sostanza ci si "innamora" della palla confidando eccessivamente nella soluzione dettata dello schema. Il terzo quarto finisce col punteggio di 32 – 55, 9 – 15 il parziale.
Su queste basi inizia l'ultima frazione di gioco con i padroni di casa ancora in evidenti difficoltà difensive che costringono le guardie a commettere falli di frustrazione, Di palma e Direnzo raggiungono in pochi minuti il loro 5° fallo accomodandosi in panchina per raggiunto limite di infrazioni consentite. L'attacco ormai è nelle sole mani di Ladisi che nel bene e nel male, da tre non è giornata, ha caratterizzato la gara: a fine partita ben 30 saranno i suoi punti messi a referto.
Gli altamurani ormai sono con la testa già negli spogliatoi, come direbbe il mitico Dan Peterson: "Mamma butta la pasta!". Al suono della sirena c'è poco da dire o recriminare, il tabellone, quello funzionante, è inflessibile: 48 – 75 per lo Sporting.
Ci si aspettava una partita diversa all'esordio per la Virtus perché quella vista in campo è stata per certi versi sconfortante. I biancorossi hanno totalmente sbagliato l'interpretazione di gioco. In attacco a volte si sono cercate soluzione troppo frettolose mentre in altre occasioni si è cincischiato un po' troppo nel palleggio e nella ricerca della soluzione suggerita dagli schemi. In difesa l'aggressività da metà campo è sembrata a inizio gara efficace ma nel prosieguo si è rivelata fallimentare, probabilmente il dispendio fisico e mentale ha inciso anche sulla lucidità e sulla precisione offensiva. Merito agli avversari per aver ben letto la tattica altamurana, i bianco-verdi dello Sporting, grazie ad una buona circolazione di palla sono riusciti a sfruttare le crepe difensive dei padroni di casa colpendo tanto dalla distanza che da sotto canestro.
Dopo questa prestazione bisognerà lavorare su entrambi i settori (offensivo e difensivo), perché se un solo giocatore segna 30 punti su 48 totali qualche problemino ci sarà, nulla togliendo alla bravura del singolo che, ad onor del vero, si è dimostrato essere un giocatore di categoria superiore. La difesa zona press è durata soltanto un quarto e la marcatura a uomo ha prodotto leggeri miglioramenti; in sintesi è stata una "partita no", può capitare, è capitato, bisogna fare tesoro anche di questa esperienza per non commette gli stessi errori in futuro.
Come sempre, doverosamente, la società e lo staff di altamurabasket.it ringraziano il pubblico numeroso che ha voluto sostenerci ancora una volta invitando tutti gli appassionati al prossimo appuntamento in casa per sabato 20 novembre, sempre alle ore 19:00, al palazzetto in via Manzoni. La Virtus dovrà vedersela con l'a.s. Fortitudo Trani, altro cliente scomodo di questo campionato. Vi aspettiamo numerosi.
Alessandro Ceglie