Pallamano
Pallamano Altamura, rigori indigesti
Gli altamurani si arrendono al Chiaravalle solo dopo la lotteria dei rigori
Altamura - mercoledì 26 marzo 2014
11.30
Lotteria dei rigori ancora indigesta per la Pallamano Altamura, impegnata a Chiaravalle nella 3^ giornata della poule retrocessione del girone D di serie A2. La squadra altamurana, infatti, dopo aver perso durante la regular season contro il Noci, perde un'altra partita dopo i calci di rigore. 28 a 27 il risultato finale a favore della formazione marchigiana al termine di una partita dalle mille emozioni.
Giunta in quel di Chiaravalle con la chiara intenzione di mantenere la propria imbattibilità nella poule, la Pallamano Altamura parte con il freno a mano tirato e, infatti, dopo pochi minuti di gioco, cede il passo alla squadra guidata da Cocilova che riesce ad operare un primo break che le consente di chiudere la prima fazione in vantaggio per 14 a 11.
Tutt'altra musica nella ripresa. La squadra murgiana sembra più cattiva e determinata e nella prima parte della frazione costruisce un break di 7 a 2 a suo favore che le consente di passare in vantaggio. I padroni di casa, però, non mollano e quando manca meno di un minuto alla fine opera il controsorpasso, portandosi sul 24 a 23. La Pallamano Altamura, però, non demorde e grazie ad una veloce ripresa di gioco riesce a pareggiare con Colamonaco, rimandando l'esito finale della partita ai rigori.
La lotteria parte male per la Pallamano Altamura che sbaglia il primo tiro dai sette metri con Pepe, errore che sarà decisivo ai fini del risultato perché il Chiaravale riesce a spuntarla per 28 a 27.
Chiaramente deluso il tecnico altamurano, Nicola Loviglio: "Non c'è niente da fare: per noi i rigori restano un tabù. Negli ultimi anni siamo arrivati per quattro volte a giocarci la vittoria tramite la lotteria e per quattro volte abbiamo perso. Purtroppo, anche questa volta siamo stati più imprecisi dei nostri avversari e l'errore iniziale ci è costato la vittoria. Fa niente, comunque. Cercheremo di rifarci sabato prossimo in casa contro il Pescara".
Infatti, sabato inizia il girone di ritorno della poule retrocessione, con la sfida tra la prima, Pallamano Altamura, che comanda la classifica con 11 punti, e l'ultima, il Pescara che chiude la graduatoria con quattro, uno in meno dell'Atellana, e quattro in meno del Chiaravalle.
Giunta in quel di Chiaravalle con la chiara intenzione di mantenere la propria imbattibilità nella poule, la Pallamano Altamura parte con il freno a mano tirato e, infatti, dopo pochi minuti di gioco, cede il passo alla squadra guidata da Cocilova che riesce ad operare un primo break che le consente di chiudere la prima fazione in vantaggio per 14 a 11.
Tutt'altra musica nella ripresa. La squadra murgiana sembra più cattiva e determinata e nella prima parte della frazione costruisce un break di 7 a 2 a suo favore che le consente di passare in vantaggio. I padroni di casa, però, non mollano e quando manca meno di un minuto alla fine opera il controsorpasso, portandosi sul 24 a 23. La Pallamano Altamura, però, non demorde e grazie ad una veloce ripresa di gioco riesce a pareggiare con Colamonaco, rimandando l'esito finale della partita ai rigori.
La lotteria parte male per la Pallamano Altamura che sbaglia il primo tiro dai sette metri con Pepe, errore che sarà decisivo ai fini del risultato perché il Chiaravale riesce a spuntarla per 28 a 27.
Chiaramente deluso il tecnico altamurano, Nicola Loviglio: "Non c'è niente da fare: per noi i rigori restano un tabù. Negli ultimi anni siamo arrivati per quattro volte a giocarci la vittoria tramite la lotteria e per quattro volte abbiamo perso. Purtroppo, anche questa volta siamo stati più imprecisi dei nostri avversari e l'errore iniziale ci è costato la vittoria. Fa niente, comunque. Cercheremo di rifarci sabato prossimo in casa contro il Pescara".
Infatti, sabato inizia il girone di ritorno della poule retrocessione, con la sfida tra la prima, Pallamano Altamura, che comanda la classifica con 11 punti, e l'ultima, il Pescara che chiude la graduatoria con quattro, uno in meno dell'Atellana, e quattro in meno del Chiaravalle.