Basket
Nicolò Basile, un talento altamurano nel basket che conta
Già capitano della nazionale Under 16, il giocatore altamurano quest’anno veste la casacca di Forlì
Altamura - venerdì 16 dicembre 2011
19.46
In una città come Altamura nella quale, per chi fa sport, è sempre difficile emergere ad alto livello, sembra che negli ultimi tempi questa tendenza sia un po' cambiata. Sia ben chiaro, si tratta sempre di talenti nati nella città del pane ma cresciuti sportivamente lontano dalle nostre mura come Francesco Caputo, calciatore attualmente in forza al Bari e che, dopo le giovanili, ha dovuto emigrare nella vicina Noicattaro per cercare di tentare la scalata alla serie A, tentativo conclusosi positivamente un paio di stagioni fa con alcune presenze nel massimo campionato italiano. O come Michele Franco, approdato quest'anno al Padova, in serie B, dopo una lunga esperienza in serie C, ma sempre lontano da casa.
Comunque, si tratta sempre di calcio, forse lo sport più seguito nella nostra città e che ha dato maggiori soddisfazioni ai tifosi locali, soprattutto in passato. In questi ultimi tempi, però, qualcosa è cambiato perché anche negli altri sport sembra muoversi qualcosa. Ci sono alcuni talenti nell'atletica leggera che, se manterranno quanto di buono fatto negli ultimi anni, potranno dire la loro anche a livello nazionale e c'è un talento che, addirittura, il salto verso la maglia azzurra lo ha già fatto, pur trattandosi della rappresentativa Under 16. Il suo nome è Nicolò Basile e la nazionale è quella di pallacanestro.
Il giovane giocatore altamurano, dopo alcuni anni passati a Matera, dove il basket è molto più seguito, nel 2008 è passato tra le fila della Fortitudo Bologna, una delle più gloriose società italiane mentre quest'anno indossa la casacca della Fulgor Libertas Forlì, squadra che partecipa al campionato di LegaDue, secondo per importanza dopo quello di A. Per trovare un altro talento nato nel nostro comune, bisogna andare indietro alla fine degli anni settanta con Romeo Sacchetti, medaglia d'argento con la nazionale della palla a spacchi a Mosca '80. Si tratta, però, di un caso particolare, in quanto Sacchetti si trasferì giovanissimo a Varese dove inizio la sua carriera cestistica. Basile, invece, nonostante sia lontano da casa da qualche anno, è altamurano a tutti gli effetti e torna regolarmente nella nostra città non appena può e, quindi, è da considerarsi a tutti gli effetti un talento della nostra terra. Per questo e per farlo conoscere ai nostri lettori, gli abbiamo rivolto alcune domande.
Basile, un cognome che per molti non dice niente ma che nella pallacanestro è molto conosciuto. Ma chi è veramente Nicolò Basile? Quando e perché ha iniziato a giocare a basket?
"Sono un semplicissimo ragazzo di 16 anni con il sogno, sin da piccolo, di calcare i parquet del basket professionistico, un sogno nato da una casualità ad appena sette anni quando mi ritrovai in una palestra con degli amici e un pallone arancione in mano dopo una giornata di scuola. Questa mia passione mi ha portato ad andare via di casa all'età di 13 anni e ciò ha comportato alcuni aspetti negativi, soprattutto la nostalgia per la famiglia e il dispiacere del distacco dagli amicizie più care. Mi piace, però, vedere il bicchiere mezzo pieno perché nonostante queste difficoltà, ho trovato tanti nuovi amici e ho avuto la possibilità di crescere sia a livello sportivo sia a livello umano, esperienze che mi hanno aiutato a superare i momenti negativi".
La sua prima squadra importante è stata la Fortitudo Bologna, società dal passato glorioso, vincitrice di alcuni scudetti. Poi in estate è arrivata addirittura la convocazione in nazionale per gli europei Under 16. Infine, questa estate si è trasferito alla Fulgor Libertas Forlì. È soddisfatto del suo percorso?
"Sinceramente ho sempre seguito la Fortitudo che ha avuto, per tanti anni, Gianluca Basile come capitano, modello a cui mi sono sempre ispirato e quindi approdare in una società così gloriosa e, in un certo senso, avere la possibilità di ripercorrere la strada di uno dei miei idoli è ciò che volevo e desideravo. Per quel che riguarda la nazionale, devo dire che rappresentare il nostro pese indossando la maglia azzurra è un sogno che si realizza, un'emozione indescrivibile per lo più da capitano, figura fondamentale per la squadra. Sul campo, purtroppo, non è andata bene anche se ora pensare al passato serve a poco, meglio concentrarsi sul presente e sul futuro, soprattutto alla mia nuova squadra. Questa, avendo la possibilità di allenarmi e giocare con i professionisti, gente con talento e esperienza, mi sono prefisso come obiettivo quello di migliorare e crescere il più possibile seguendo il loro esempio. In definitiva sono abbastanza soddisfatto per quello che ho fatto fino ad ora".
Rientrato dall'esperienza in nazionale, è tornato, per alcune settimane, qui ad Altamura. Che città ha trovato in generale? E a livello sportivo?
"Una città sempre in grande crescita, anche se in aspetti già definiti. Dal punto di vista sportivo ho notato che il calcio, nonostante gli scarsi risultati degli ultimi anno, rimane lo sport più seguito. Devo dire, però, che ho intravisto anche dei segni di crescita per quanto riguarda il basket".
Grazie per la disponibilità e "in bocca al lupo" per il prosieguo della sua carriera.
"Grazie a voi e crepi il lupo".
Nonostante la giovane età Nicolò Basile ha le idee molto chiare, idee supportate da un talento cristallino che è stato notato addirittura da Carlton Myers, altro mito della pallacanestro nostrana, diventato suo procuratore e figura fondamentale nella trattiva per trasferimento del talento altamurano a Forlì, trasferimento bloccato per lungo tempo a causa di alcuni problemi della sua precedente società. Per sbloccare la situazione, inoltre, è intervenuto, in prima persona, il presidente della LegaDue, Marco Bonamico che ha commentato: "E' un ragazzo di sicuro talento che deve giocare".
Basile, in questi mesi, ha avuto la possibilità di debuttare in prima squadra, dando prova, se ancora ce ne fosse bisogno, della sua bravura tanto da meritarsi la convocazione per la tappa romana del torneo "Nike International Junior Tournament" dell'Euroleague in programma a fine dicembre, evento internazionale di basket giovanile tra i più importanti a livello europeo.
Comunque, si tratta sempre di calcio, forse lo sport più seguito nella nostra città e che ha dato maggiori soddisfazioni ai tifosi locali, soprattutto in passato. In questi ultimi tempi, però, qualcosa è cambiato perché anche negli altri sport sembra muoversi qualcosa. Ci sono alcuni talenti nell'atletica leggera che, se manterranno quanto di buono fatto negli ultimi anni, potranno dire la loro anche a livello nazionale e c'è un talento che, addirittura, il salto verso la maglia azzurra lo ha già fatto, pur trattandosi della rappresentativa Under 16. Il suo nome è Nicolò Basile e la nazionale è quella di pallacanestro.
Il giovane giocatore altamurano, dopo alcuni anni passati a Matera, dove il basket è molto più seguito, nel 2008 è passato tra le fila della Fortitudo Bologna, una delle più gloriose società italiane mentre quest'anno indossa la casacca della Fulgor Libertas Forlì, squadra che partecipa al campionato di LegaDue, secondo per importanza dopo quello di A. Per trovare un altro talento nato nel nostro comune, bisogna andare indietro alla fine degli anni settanta con Romeo Sacchetti, medaglia d'argento con la nazionale della palla a spacchi a Mosca '80. Si tratta, però, di un caso particolare, in quanto Sacchetti si trasferì giovanissimo a Varese dove inizio la sua carriera cestistica. Basile, invece, nonostante sia lontano da casa da qualche anno, è altamurano a tutti gli effetti e torna regolarmente nella nostra città non appena può e, quindi, è da considerarsi a tutti gli effetti un talento della nostra terra. Per questo e per farlo conoscere ai nostri lettori, gli abbiamo rivolto alcune domande.
Basile, un cognome che per molti non dice niente ma che nella pallacanestro è molto conosciuto. Ma chi è veramente Nicolò Basile? Quando e perché ha iniziato a giocare a basket?
"Sono un semplicissimo ragazzo di 16 anni con il sogno, sin da piccolo, di calcare i parquet del basket professionistico, un sogno nato da una casualità ad appena sette anni quando mi ritrovai in una palestra con degli amici e un pallone arancione in mano dopo una giornata di scuola. Questa mia passione mi ha portato ad andare via di casa all'età di 13 anni e ciò ha comportato alcuni aspetti negativi, soprattutto la nostalgia per la famiglia e il dispiacere del distacco dagli amicizie più care. Mi piace, però, vedere il bicchiere mezzo pieno perché nonostante queste difficoltà, ho trovato tanti nuovi amici e ho avuto la possibilità di crescere sia a livello sportivo sia a livello umano, esperienze che mi hanno aiutato a superare i momenti negativi".
La sua prima squadra importante è stata la Fortitudo Bologna, società dal passato glorioso, vincitrice di alcuni scudetti. Poi in estate è arrivata addirittura la convocazione in nazionale per gli europei Under 16. Infine, questa estate si è trasferito alla Fulgor Libertas Forlì. È soddisfatto del suo percorso?
"Sinceramente ho sempre seguito la Fortitudo che ha avuto, per tanti anni, Gianluca Basile come capitano, modello a cui mi sono sempre ispirato e quindi approdare in una società così gloriosa e, in un certo senso, avere la possibilità di ripercorrere la strada di uno dei miei idoli è ciò che volevo e desideravo. Per quel che riguarda la nazionale, devo dire che rappresentare il nostro pese indossando la maglia azzurra è un sogno che si realizza, un'emozione indescrivibile per lo più da capitano, figura fondamentale per la squadra. Sul campo, purtroppo, non è andata bene anche se ora pensare al passato serve a poco, meglio concentrarsi sul presente e sul futuro, soprattutto alla mia nuova squadra. Questa, avendo la possibilità di allenarmi e giocare con i professionisti, gente con talento e esperienza, mi sono prefisso come obiettivo quello di migliorare e crescere il più possibile seguendo il loro esempio. In definitiva sono abbastanza soddisfatto per quello che ho fatto fino ad ora".
Rientrato dall'esperienza in nazionale, è tornato, per alcune settimane, qui ad Altamura. Che città ha trovato in generale? E a livello sportivo?
"Una città sempre in grande crescita, anche se in aspetti già definiti. Dal punto di vista sportivo ho notato che il calcio, nonostante gli scarsi risultati degli ultimi anno, rimane lo sport più seguito. Devo dire, però, che ho intravisto anche dei segni di crescita per quanto riguarda il basket".
Grazie per la disponibilità e "in bocca al lupo" per il prosieguo della sua carriera.
"Grazie a voi e crepi il lupo".
Nonostante la giovane età Nicolò Basile ha le idee molto chiare, idee supportate da un talento cristallino che è stato notato addirittura da Carlton Myers, altro mito della pallacanestro nostrana, diventato suo procuratore e figura fondamentale nella trattiva per trasferimento del talento altamurano a Forlì, trasferimento bloccato per lungo tempo a causa di alcuni problemi della sua precedente società. Per sbloccare la situazione, inoltre, è intervenuto, in prima persona, il presidente della LegaDue, Marco Bonamico che ha commentato: "E' un ragazzo di sicuro talento che deve giocare".
Basile, in questi mesi, ha avuto la possibilità di debuttare in prima squadra, dando prova, se ancora ce ne fosse bisogno, della sua bravura tanto da meritarsi la convocazione per la tappa romana del torneo "Nike International Junior Tournament" dell'Euroleague in programma a fine dicembre, evento internazionale di basket giovanile tra i più importanti a livello europeo.