Volley
Murgia sport Altamura - Aurispa Alessano 3-2
Troppi avversari per la Murgia sport
Altamura - lunedì 29 marzo 2010
13.31
La Murgia sport Altamura vince 3-2 lo scontro contro l'Aurispa Alessano e perde il primato in co-abitazione col Matera che ora è a +1. E' terminato 3-2 il big match della 21ma giornata di campionato che vedeva opposte l'Aurispa Alessano e la Murgia sport Altamura.
Una partita composta in realtà da tre partite: una sul campo che vedeva opposti i due teams, una tra i due arbitri che hanno fischiato a senso unico contro il team di Danilo Paglialunga ed una all'interno dello stesso team biancorosso tra i giocatori, la più brutta!. Ma andiamo per gradi.
Defezioni importanti per entrambi i club Maiullari e Cataldi per gli altamurani e De Carlo per i leccesi. I sesetetti in campo sono dunque così composti: per i padroni di casa la diagonale Mastropasqua Zonno, i centrali Del Brocco e Cornacchia i laterali Disabato e Sette ed il libero Giove; per l'Alessano Mazza, Romano, Valli, De Pascalis, De Giovanni, Carrozzo ed il libero D'Urso.
Si mette subito bene per gli ospiti che, con Mazza sugli scudi, scavano immediatamente un mini-break e si portano al primo tempo tecnico in vantaggio 8-4. L'inerzia della partita cambia sul 7-12 quando una serie di battute mettono in seria crisi il libero ospite, unico neo di una squadra davvero quadrata, e permettono ai LEONI di rifarsi sotto (11-12). L' equilibrio rimane tale fino al 16-15. A questo punto gli arbitri, forse non contenti dello spettacolo a cui stanno assistendo, decidono di scendere in campo contro i padroni di casa, ad insaputa degli stessi giocatori alessanesi; fischiano due doppie inesistenti ed un fallo di posizione agli altamurani che assistono attoniti a questo terribile show. L'Alessano, che pure non aveva affatto demeritato, si porta in vantaggio e mantiene un giusto margine per poter concludere sul 25-19 il primo set. Gli animi in campo e sugli spalti si surriscaldano.
Al rientro i biancorossi sembrano ancora scossi dal comportamento arbitrale e l'Alessano sembra andare in scioltezza: 1-5 e time-out di Paglialunga. Il margine diminuisce lentamente ed i LEONI si portano in parità(10-10) ma patiscono un black-out ed è 12-16. L'altalena si sussegue, ma , ancora una volta, gli arbitri vogliono rendersi protagonisti dell'incontro e, in piena rimonta, fischiano un' accompagnata, un fallo di posizione e, mentre il secondo allenatore Cappiello chiede scusa per le proteste, viene ammonito. Siamo sul 18-20 e succede l'irreparabile: a questa chiamata il pubblico contesta animatamente la decisione e gli arbitri, temendo per la propria incolumità, pur non essendo in presenza di reali pericoli ma di una dura contestazione, decidono di sospendere la partita (per farsi un caffè??). Dopo una ventina di minuti decidono che si può ricominciare e i LEONI hanno un altro sguardo. Sono carichi, vogliono vendicare i torti subiti e ribaltano la situazione con Cornacchia in battuta. 1-1.
Il terzo set vede un iniziale equilibrio che porta le due squadre al primo time-out tecnico sul 8-7. Da questo momento in poi i LEONI, che sembrano aver messo da parte la paura iniziale (anche e soprattutto grazie ad un pubblico più caloroso che mai) la fanno da padrone portandosi sul 14-11 e poi sul 16-11. Il divario aumenta col passare del set vinto dai biancorossi per 25-17. Rimonta compiuta ed effetto arbitro azzerato, sembra di dover assistere ad un quarto set in discesa.
Non è così perché Mazza, Carrozzo & co. non vogliono assolutamente mollare e nel quarto set si riportano in vantaggio per 10-5. La Murgia sport sembra scoraggiata ma migliorando la battuta rimonta fino al pareggio 12-12. Purtroppo però un calo in ricezione, verso la fine del set, permette ai leccesi di portarsi nuovamente avanti.
A questo punto entra in scena il terzo rivale di giornata della Murgia sport, quello LETALE: i litigi. Una serie di scontri tra i ragazzi, infatti, porta ad un nervosismo eccessivo che finisce per coinvolgere anche il pubblico locale che si sente tradito del supporto dato ed esorta i ragazzi a stringersi verso un obiettivo comune. Qualsiasi sia stato il movente che ha generato tali comportamenti, chi vi scrive, ma credo un po' tutti, pensa che non è possibile che in uno sport di squadra debbano prevalere sentimenti personali. I consigli, costruttivi, devono essere sempre ben accetti, le parole pesanti invece non possono essere tollerate, né giustificate dalla trance agonistica e dalla delicatezza del momento e questo è fuori di dubbio. L'Alessano dimostra uno spirito di squadra maggiore e conclude il set 25-22 si va al tie-break.
I biancoazzurri inizialmente in vantaggio subiscono la rimonta altamurana che porta a casa due punti preziosi per continuare a sperare, con molti rimpianti per il punto perso. I meriti vanno principalmente al team leccese che ha dimostrato di essere avversario ostico e matricola terribile di questo campionato. Molti demeriti vanno invece ai nostri per non aver saputo approfittare del fatto di aver annientato il "fattore arbitro". Il campionato resta lungo ed un piccolo passo falso non deve demoralizzarci: possiamo ancora farcela.
Non ci sentiamo, per questa volta, di analizzare le prestazioni singole per rimarcare che la pallavolo è uno sport di squadra e bisogna combattere sempre per un obiettivo comune.
Una partita composta in realtà da tre partite: una sul campo che vedeva opposti i due teams, una tra i due arbitri che hanno fischiato a senso unico contro il team di Danilo Paglialunga ed una all'interno dello stesso team biancorosso tra i giocatori, la più brutta!. Ma andiamo per gradi.
Defezioni importanti per entrambi i club Maiullari e Cataldi per gli altamurani e De Carlo per i leccesi. I sesetetti in campo sono dunque così composti: per i padroni di casa la diagonale Mastropasqua Zonno, i centrali Del Brocco e Cornacchia i laterali Disabato e Sette ed il libero Giove; per l'Alessano Mazza, Romano, Valli, De Pascalis, De Giovanni, Carrozzo ed il libero D'Urso.
Si mette subito bene per gli ospiti che, con Mazza sugli scudi, scavano immediatamente un mini-break e si portano al primo tempo tecnico in vantaggio 8-4. L'inerzia della partita cambia sul 7-12 quando una serie di battute mettono in seria crisi il libero ospite, unico neo di una squadra davvero quadrata, e permettono ai LEONI di rifarsi sotto (11-12). L' equilibrio rimane tale fino al 16-15. A questo punto gli arbitri, forse non contenti dello spettacolo a cui stanno assistendo, decidono di scendere in campo contro i padroni di casa, ad insaputa degli stessi giocatori alessanesi; fischiano due doppie inesistenti ed un fallo di posizione agli altamurani che assistono attoniti a questo terribile show. L'Alessano, che pure non aveva affatto demeritato, si porta in vantaggio e mantiene un giusto margine per poter concludere sul 25-19 il primo set. Gli animi in campo e sugli spalti si surriscaldano.
Al rientro i biancorossi sembrano ancora scossi dal comportamento arbitrale e l'Alessano sembra andare in scioltezza: 1-5 e time-out di Paglialunga. Il margine diminuisce lentamente ed i LEONI si portano in parità(10-10) ma patiscono un black-out ed è 12-16. L'altalena si sussegue, ma , ancora una volta, gli arbitri vogliono rendersi protagonisti dell'incontro e, in piena rimonta, fischiano un' accompagnata, un fallo di posizione e, mentre il secondo allenatore Cappiello chiede scusa per le proteste, viene ammonito. Siamo sul 18-20 e succede l'irreparabile: a questa chiamata il pubblico contesta animatamente la decisione e gli arbitri, temendo per la propria incolumità, pur non essendo in presenza di reali pericoli ma di una dura contestazione, decidono di sospendere la partita (per farsi un caffè??). Dopo una ventina di minuti decidono che si può ricominciare e i LEONI hanno un altro sguardo. Sono carichi, vogliono vendicare i torti subiti e ribaltano la situazione con Cornacchia in battuta. 1-1.
Il terzo set vede un iniziale equilibrio che porta le due squadre al primo time-out tecnico sul 8-7. Da questo momento in poi i LEONI, che sembrano aver messo da parte la paura iniziale (anche e soprattutto grazie ad un pubblico più caloroso che mai) la fanno da padrone portandosi sul 14-11 e poi sul 16-11. Il divario aumenta col passare del set vinto dai biancorossi per 25-17. Rimonta compiuta ed effetto arbitro azzerato, sembra di dover assistere ad un quarto set in discesa.
Non è così perché Mazza, Carrozzo & co. non vogliono assolutamente mollare e nel quarto set si riportano in vantaggio per 10-5. La Murgia sport sembra scoraggiata ma migliorando la battuta rimonta fino al pareggio 12-12. Purtroppo però un calo in ricezione, verso la fine del set, permette ai leccesi di portarsi nuovamente avanti.
A questo punto entra in scena il terzo rivale di giornata della Murgia sport, quello LETALE: i litigi. Una serie di scontri tra i ragazzi, infatti, porta ad un nervosismo eccessivo che finisce per coinvolgere anche il pubblico locale che si sente tradito del supporto dato ed esorta i ragazzi a stringersi verso un obiettivo comune. Qualsiasi sia stato il movente che ha generato tali comportamenti, chi vi scrive, ma credo un po' tutti, pensa che non è possibile che in uno sport di squadra debbano prevalere sentimenti personali. I consigli, costruttivi, devono essere sempre ben accetti, le parole pesanti invece non possono essere tollerate, né giustificate dalla trance agonistica e dalla delicatezza del momento e questo è fuori di dubbio. L'Alessano dimostra uno spirito di squadra maggiore e conclude il set 25-22 si va al tie-break.
I biancoazzurri inizialmente in vantaggio subiscono la rimonta altamurana che porta a casa due punti preziosi per continuare a sperare, con molti rimpianti per il punto perso. I meriti vanno principalmente al team leccese che ha dimostrato di essere avversario ostico e matricola terribile di questo campionato. Molti demeriti vanno invece ai nostri per non aver saputo approfittare del fatto di aver annientato il "fattore arbitro". Il campionato resta lungo ed un piccolo passo falso non deve demoralizzarci: possiamo ancora farcela.
Non ci sentiamo, per questa volta, di analizzare le prestazioni singole per rimarcare che la pallavolo è uno sport di squadra e bisogna combattere sempre per un obiettivo comune.
Al rientro ci sarà l'ultimo impegno delicato del campionato in casa del Casarano e bisogna ricompattarsi e crederci fino in fondo perché l'obiettivo del primo posto è ancora vivo.
Ilario Ninivaggi