Libertas Basket Altamura
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È il Mesagne la bestia nera della Libertas

Seconda sconfitta stagionale per l’Altamura che sbatte contro il muro mensanino

Finisce l'imbattibilità dell'Altamura così come era iniziata: con una sconfitta contro la Mens Sana Mesagne, di mezzo 13 vittorie. Ha vinto chi ha meritato di più, nonostante i giocatori scesi in campo, di entrambe le squadre, abbiano dato l'anima, ma i mesagnesi hanno avuto più fame. Dalla loro, ad onor di cronaca, un numeroso pubblico (circa 400 persone), rumorosissimo ma molto corretto, che è stato il vero traino della squadra nel momento più caldo della gara.

Un match, che si sapeva fosse difficile per gli uomini di Laterza. Perso Fui, per infortunio, l'Altamura è corsa a rinforzarsi tesserando il veterano Favia (grazie sia al sacrificio della società e soprattutto al sacrificio e alla voglia del giocatore di tornare a calcare i parquet pugliesi). Sono stati solo tre gli allenamenti con il gruppo del ragazzo, pochi a dir la verità per un miglior inserimento in squadra, ma proprio lui è sembrato essere il più lucido nei momenti finali del match, avvezzo a tali situazioni, facendo vedere un'ottima difesa nel secondo quarto su Lescot, praticamente annullato, e mettendo a referto 13 punti di buona fattura. Purtroppo la panchina corta della Libertas non ha permesso di far rifiatare i senior che hanno risentito della stanchezza con l'andare della gara (Laterza, infatti, a parte i pochi secondi in cui è stato in campo Di Marzio, ha di fatto utilizzato solo 6 uomini e per giunta con Manicone gravato di 3 falli già dal primo quarto). Nella parte finale della partita, la poca lucidità degli uomini ha fatto si che si sbagliassero diversi contropiedi importantissimi e si lasciasse più spazio alle bocche da fuoco avversarie. La gara si è chiusa con un 38,3% da 2 e un 10% da 3.

Dal canto loro i mensanini erano privi di 2 validi atleti: Spagnolo e Calia, ma con un roster invidiabile, viste le tante soluzioni alternative. Gualano, Calò, Murra, Iaia e Dipietrangelo, tutti under validi e utilizzabili anche contro grandi team. Questo a confermare l'egregio lavoro con i giovani di questa società, considerata un vero vivaio per la zona brindisina. Tornando alla gara, i locali hanno subito nel primo quarto la zona avversaria e sono andati in affanno contro la box-and-one degli altamurani, i quali hanno piazzato a uomo Favia su Lescot. Dopo l'ovvia strigliata a fine primo tempo, coach Capodieci ha preso le relative contromisure. Un altro passo, altra freschezza, altra convinzione: tutto questo ha fatto la differenza a favore di Mesagne, che nel secondo quarto domina Altamura, anche dal punto di vista numerico oltre che del gioco. Il Mesagne ha fatto vedere di che pasta sia fatta la miglior difesa del campionato e in attacco una pioggia di triple (10 su 26 tentativi) ha permesso i vari recuperi e poi allunghi.

Coach Capodieci manda in campo Errico, Calò, Ruggiero, Passante e Lescot (NDR contro il francese la Libertas non ha mai vinto, vedi le sfide di due anni fa nei play-off contro il Ceglie); mentre Laterza risponde con lo starting five della precedente giornata: Manicone, Radovic, De Bartolo, Calia e Barozzi. Si parte con le due squadre a darsi subito battaglia sia nel pitturato che da fuori l'arco. Già nelle fasi di riscaldamento alcuni dirigenti della Libertas sono rimasti impressionati dalla precisione al tiro da 3 dei locali, i quali non hanno tradito le aspettative. Con due bombe è Calò ad inaugurare una serie di triple con le quali i locali metteranno la freccia. Ma un canestro da sotto di Calia e uno di Manicone, valido nonostante la stoppata di Lescot, riportano i viaggianti in scia. Allora fa il suo esordio in partita Favia, dopo che a Manicone gli viene fischiato il suo terzo fallo. In seguito ad una stoppata di Errico su Calia e la prima bomba di Lescot, che porta il punteggio sul 14-9, Laterza chiama il primo time-out. Al rientro Radovic e De Bartolo ingranano, Barozzi mette a referto i primi punti della gara e la Libertas grazie alla difesa a zona subisce solo una tripla del francese. Il primo quarto si conclude con gli ospiti avanti di 1 punto, 17-18.

Alla ripresa Laterza utilizza la box-and-one su Lescot che viene annullato, sotto il punto di vista delle realizzazioni, da un attento Favia, il quale va a depositare a canestro un contropiede. Dall'altra parte con il francese fuori per dar spazio a Gualano, Ruggiero firma il pari 20. È allora che la Libertas piazza il parziale di 6-0 che costringe coach Capodieci a chiamare un time-out per invitare i suoi a stringere le maglie in difesa. Al rientro Barozzi fa tutto lui: conquista palla, parte in contropiede, sbaglia il primo tentativo e dopo aver recuperato il rimbalzo, la deposita a canestro. La partita per i murgiani sembra incanalarsi sui giusti binari, quando dopo l'ennesima buona difesa, Favia scarica a canestro un tiro da due, tradito, però, dal suo piede che pesta la linea dell'arco. Nonostante il +10 di vantaggio, all'Altamura non entra neanche una bomba e pian piano Radovic viene irretito dalla difesa a uomo di Passante. La fortuna vuole che i padroni di casa sbagliano qualche tripla di troppo e il primo tempo si chiude con il risultato di 26-38.

Nel secondo tempo, dopo qualche errore di troppo da parte di entrambe le squadre, Passante aggiusta la mira e scarica la sua prima tripla. Laterza, a quel punto, è costretto a chiamare time-out. Al rientro De Bartolo con un gioco da tre, canestro più fallo, annulla ciò che di buono aveva precedentemente fatto il suo avversario. Ma la Mens Sana inizia ad imporre la propria fisicità, rallentando il ritmo di una Libertas che si accontenta troppo del tiro da fuori sia perché fa più fatica nell'uno contro uno, sia perché non trova adeguate soluzioni nel gioco interno. A quel punto, infatti, si sveglia il gigante Errico, che mette a referto 4 punti consecutivi, nonostante la stretta marcatura di Calia e Barozzi. La Libertas perde la testa. A Radovic viene fischiato un antisportivo, che frutta 3 punti agli avversari, a seguire Manicone perde palla e Passante in contropiede conquista canestro e fallo. La gara ora è sul pari 41. È Favia a provare di spezzare la verve avversaria con una bomba, ma sul ribaltamento di fronte Lescot gli fa eco. Laterza, allora, prova a far riposare Radovic tenendo in campo Manicone e De Bartolo, ma i locali sono in trans agonistica sospinti dal pubblico. Lescot si carica la squadra sulle spalle e prima scarica da tre, poi fa 2 su 2, dopo che i viaggianti hanno esaurito il bonus. Favia è l'unico lucido a prendersi un fallo mentre caricava da tre. Il barese sbaglia solo l'ultimo tentativo, ma l'Altamura è brava a recuperare il rimbalzo. L'azione che segue viene sciupata da un impreciso Manicone che da sotto prende il ferro. Il penultimo mini tempo viene concluso con il solito Lescot a metter dentro una tripla (49-47), dopo che gli arbitri sorvolano su un presunto fallo su Barozzi che aveva conquistato un rimbalzo.

L'ultima frazione si apre con Lescot a schiacciare in faccia alla difesa avversaria. Poi due soluzioni da tre errate di De Bartolo permettono ai locali di allungare, 54-47. All'ennesimo canestro di Favia, il Mesagne costruisce un'azione magistrale, tutta in velocità, che libera al tirò da tre Calò, il quale si gira verso il pubblico che esplode in un boato. La Libertas, però, ha un ultimo sussulto d'orgoglio con De Bartolo che nella parte finale del match, assieme a Favia, sono gli unici che ci provano a tener in scia i suoi, ma con l'andare dei minuti anche loro perdono smalto. Prima con una bomba, poi con un 2 su 2 dalla linea della carità, il numero 10 biancorosso riporta i suoi sotto di uno, 57-56. Il pubblico rabbrividisce e si silenzia, quando Favia recupera palla e lancia in contropiede De Bartolo. L'Altamura torna avanti. Il time-out di coach Capodieci è inevitabile. Al rientro Lescot per due volte sbaglia da tre, ma prima De Bartolo e poi Favia fanno lo stesso e Calò dalla lunetta firma il controsorpasso. A 1'39'' De Bartolo recupera un pallone importantissimo e scatta in contropiede, ma clamorosamente sbaglia. È l'azione che firma la seconda sconfitta consecutiva per la capolista. Sono vani gli ultimi tentativi di Laterza di dettare gli ultimi schemi ai suoi dopo un time-out. Il Mesagne con l'inesauribile Lescot mette dentro la bomba che spezza le tenui speranze avversarie. Finisce 65-61 sotto il meritato applauso dei tifosi mensanini ai loro ragazzi, dopo una gara spettacolare.

Onore e merito al Mesagne che con questa vittoria riduce il distacco con la capolista, ora a 4 punti, ma con una partita da recuperare e gli scontri diretti con la Libertas a suo favore. Una sconfitta, invece, che serva all'Altamura per tornar ad allenarsi con maggior dedizione, per tornar con i piedi per terra ed per affrontare il proseguo con un maggior spirito di sacrificio. Che ben venga questo bagno di umiltà. Martedì in palestra si rifletterà sui vari errori e si cercherà di darsi la carica per il proseguo.

La prossima giornata vedrà la Libertas affrontare il Calimera e contemporaneamente il Mesagne andrà a far visita al Vieste per un altro match-clou.
MENS SANA CIAURRI MESAGNE - LIBERTAS BASKET ALTAMURA 65-61
Parziali: 17-18, 26-38, 49-47, 65-61 (17-18, 9-20, 23-9, 16-14)

MENS SANA CIAURRI MESAGNE: Calia n.e., Gualano, Errico 8, Ruggiero 2, Passante 12, Lescot 25, Murra, Iaia, Calò 13, Dipietrangelo 5. Allenatore: Angelo Capodieci.
LIBERTAS BASKET ALTAMURA: Radovic 9, Manicone 2, De Bartolo 21, Tamborra n.e., Di Marzio, Ciaccia n.e., Picerno n.e., Favia 13, Calia 2, Barozzi 14. Allenatore: G. Laterza, Vice All. De Bartolo
ARBITRI: Perrone e Farina di Taranto
NOTE: Antisportivo fischiato a Radovic
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