Volley
Domar Volley, la maledizione del quinto set
Ancora una volta la squadra altamurana si arrende per un’inezia al tie-break, dopo l’ennesima rimonta
Altamura - giovedì 14 novembre 2013
17.46
Due ore e trentadue minuti, tanto è servito per stabilire la vincente del match al cardiopalma tra Tya Marigliano e Domar Volley
Cappiello schiera Chierico in diagonale con il contromano Shelepayuk, Maiullari e Francesco Incampo in banda, De Tellis e Cutecchia al centro e Giove libero, confermando, in sostanza, la formazione che si era sbarazzata agevolmente del Castellana ed aveva sfiorato l'impresa a Potenza, coach Ianuale risponde mandando Cavaccini in cabina di regia, Solimene opposto, Picariello ed Esposito in posto 4, Rumiano e Pecoraro al centro ed il libero Conforti: la squadra, dunque, che, fino ad oggi, aveva centrato due successi su due.
Dopo una fase "di studio" iniziale, che porta entrambi i team al tempo tecnico col minimo scarto (7-8), accelera la Domar, grazie anche alle battute di De Tellis, costringendo all'errore il Marigliano, squadra che solitamente sbaglia poco, e riesce così a doppiare i padroni di casa sul 9-18, ma, proprio nel momento migliore, subisce una veemente rimonta dei campani che pareggiano i conti sul 22 pari; sarà infine solo un ace a risolvere il set, 23-25, in favore dell'Altamura.
Nel secondo set la situazione s'inverte ed è la Tya ad andare immediatamente avanti 5-1, imponendo a coach Cappiello di interrompere il gioco. Sembra giovare ai suoi il time-out e la Domar si rifà sotto cercando di ricucire, per tre volte, gli allunghi dei padroni di casa, ma commette troppi errori che le impediscono il sorpasso. Marigliano, al quarto allungo, non permette più a Maiullari & co. di rientrare e conquista il secondo set 25-21.
Il terzo parziale resta in equilibrio solo fino al primo tempo tecnico al quale le due squadre arrivano ancora con il minimo scarto, stavolta 8-7 per i padroni di casa, ma poi, arrivato a condurre 20-11, Marigliano si dimostra più cinico, non concede alcuna possibilità di rientro alla Domar e chiude in fretta il set 25-13.
Come accaduto nelle altre due occasioni, è quando viene messa alle corde che la squadra di mister Cappiello tira fuori gli artigli e dà il meglio di sé. La Domar, anche stavolta, parte molto bene nel quarto set, portandosi avanti sull'11-6, ma la squadra di Ianuale, trascinata dal sostegno del proprio pubblico, torna a mettere il fiato sul collo ai biancorossi, prima pareggiando 16-16 e riprendendo la Domar sul 18-19 poi, ma i biancorossi, con un De Tellis sugli scudi, 20 i punti per lui a fine gara, accelerano, nel finale, in maniera decisiva vincendo il set per 25-21 e mandano in estasi i tifosi altamurani presenti.
Ancora un tie-break, dunque, attende la Domar e la buona partenza dei ragazzi altamurani fa ben sperare, il 2-5 illude, ma Marigliano rientra; un ace di Incampo viene giudicato fuori dalla coppia arbitrale, che oggi si dimostra non all'altezza di una gara di tale intensità, sbagliando da entrambe le parti, manda i campani al cambio di campo avanti 8-7, poi Marigliano allunga fino al 13-11, ma la Domar rimonta ed annulla ben 5 palle match ai padroni di casa, prima di arrendersi alla maledizione del quinto set per 20-18, tornando a casa con un solo punto.
La squadra di coach Ianuale si è dimostrata davvero coriacea, confermando che le due vittorie nelle prime due gare non erano una coincidenza. Solimene e Pecoraro sono stati i giocatori che hanno messo maggiormente in difficoltà i biancorossi, score alla mano. La Domar però torna a casa con un altro punto che non era affatto scontato. Su un campo complicato com'era la trasferta di Marigliano, da cancellare è solo il terzo set, perso troppo pesantemente, oltre ai tanti, forse troppi errori commessi in battuta ed in attacco, ma a bilanciare ciò è da sottolineare una prova ancora una volta di grande carattere, con una rimonta spezzata solo all'ultimo respiro, in cui le battute e gli attacchi di De Tellis, le difese di Giove e la prestazione complessiva di Incampo si sono messe in evidenza.
Sin da lunedì la squadra è in palestra a preparare la delicatissima sfida contro il Lagonegro, squadra costruita per il salto di categoria, ma come nostra consuetudine, di ciò ci occuperemo più avanti.
Leoni, un punto guadagnato, ora proviamo a spezzare la maledizione.
Cappiello schiera Chierico in diagonale con il contromano Shelepayuk, Maiullari e Francesco Incampo in banda, De Tellis e Cutecchia al centro e Giove libero, confermando, in sostanza, la formazione che si era sbarazzata agevolmente del Castellana ed aveva sfiorato l'impresa a Potenza, coach Ianuale risponde mandando Cavaccini in cabina di regia, Solimene opposto, Picariello ed Esposito in posto 4, Rumiano e Pecoraro al centro ed il libero Conforti: la squadra, dunque, che, fino ad oggi, aveva centrato due successi su due.
Dopo una fase "di studio" iniziale, che porta entrambi i team al tempo tecnico col minimo scarto (7-8), accelera la Domar, grazie anche alle battute di De Tellis, costringendo all'errore il Marigliano, squadra che solitamente sbaglia poco, e riesce così a doppiare i padroni di casa sul 9-18, ma, proprio nel momento migliore, subisce una veemente rimonta dei campani che pareggiano i conti sul 22 pari; sarà infine solo un ace a risolvere il set, 23-25, in favore dell'Altamura.
Nel secondo set la situazione s'inverte ed è la Tya ad andare immediatamente avanti 5-1, imponendo a coach Cappiello di interrompere il gioco. Sembra giovare ai suoi il time-out e la Domar si rifà sotto cercando di ricucire, per tre volte, gli allunghi dei padroni di casa, ma commette troppi errori che le impediscono il sorpasso. Marigliano, al quarto allungo, non permette più a Maiullari & co. di rientrare e conquista il secondo set 25-21.
Il terzo parziale resta in equilibrio solo fino al primo tempo tecnico al quale le due squadre arrivano ancora con il minimo scarto, stavolta 8-7 per i padroni di casa, ma poi, arrivato a condurre 20-11, Marigliano si dimostra più cinico, non concede alcuna possibilità di rientro alla Domar e chiude in fretta il set 25-13.
Come accaduto nelle altre due occasioni, è quando viene messa alle corde che la squadra di mister Cappiello tira fuori gli artigli e dà il meglio di sé. La Domar, anche stavolta, parte molto bene nel quarto set, portandosi avanti sull'11-6, ma la squadra di Ianuale, trascinata dal sostegno del proprio pubblico, torna a mettere il fiato sul collo ai biancorossi, prima pareggiando 16-16 e riprendendo la Domar sul 18-19 poi, ma i biancorossi, con un De Tellis sugli scudi, 20 i punti per lui a fine gara, accelerano, nel finale, in maniera decisiva vincendo il set per 25-21 e mandano in estasi i tifosi altamurani presenti.
Ancora un tie-break, dunque, attende la Domar e la buona partenza dei ragazzi altamurani fa ben sperare, il 2-5 illude, ma Marigliano rientra; un ace di Incampo viene giudicato fuori dalla coppia arbitrale, che oggi si dimostra non all'altezza di una gara di tale intensità, sbagliando da entrambe le parti, manda i campani al cambio di campo avanti 8-7, poi Marigliano allunga fino al 13-11, ma la Domar rimonta ed annulla ben 5 palle match ai padroni di casa, prima di arrendersi alla maledizione del quinto set per 20-18, tornando a casa con un solo punto.
La squadra di coach Ianuale si è dimostrata davvero coriacea, confermando che le due vittorie nelle prime due gare non erano una coincidenza. Solimene e Pecoraro sono stati i giocatori che hanno messo maggiormente in difficoltà i biancorossi, score alla mano. La Domar però torna a casa con un altro punto che non era affatto scontato. Su un campo complicato com'era la trasferta di Marigliano, da cancellare è solo il terzo set, perso troppo pesantemente, oltre ai tanti, forse troppi errori commessi in battuta ed in attacco, ma a bilanciare ciò è da sottolineare una prova ancora una volta di grande carattere, con una rimonta spezzata solo all'ultimo respiro, in cui le battute e gli attacchi di De Tellis, le difese di Giove e la prestazione complessiva di Incampo si sono messe in evidenza.
Sin da lunedì la squadra è in palestra a preparare la delicatissima sfida contro il Lagonegro, squadra costruita per il salto di categoria, ma come nostra consuetudine, di ciò ci occuperemo più avanti.
Leoni, un punto guadagnato, ora proviamo a spezzare la maledizione.