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Gli indignados di Altamura parteciperanno alla mobilitazione del 15 ottobre

Intervista a Felice Dileo, tra i fondatori del gruppo Facebook

A maggio scorso un folto gruppo di cittadini spagnoli ha protestato contro il Governo a causa della grave situazione economica in cui versa il paese. La mobilitazione, organizzata in occasione delle elezioni amministrative, aveva come slogan la frase "Noi non siamo marionette nelle mani di politici e banchieri". L'iniziativa, partita dal basso, si è estesa a macchia d'olio a livello internazionale, facendo nascere dovunque gruppi di Indignados (Indignati) per l'attuale «panorama politico, economico e sociale». In Spagna gli Indignados sono noti anche come Movimento 15-M. È stata fissata per il 15 ottobre la giornata europea ed internazionale di mobilitazione. Sono previste manifestazioni in tutto il mondo. In Italia gli Indignados si riuniranno a Roma. Anche gli indignati altamurani hanno costituito un gruppo Facebook e parteciperanno alla manifestazione del 15 ottobre. Il circolo PRC "Murgia libera" ed il circolo SEL stanno organizzando dei pullman. Segue l'intervista a Felice Dileo, fondatore del gruppo altamurano insieme a Marialisa Moramarco.

Quando è nato il gruppo Facebook Indignados Altamura verso il 15 ottobre?
Il gruppo è nato qualche settimana fa, quando è apparso chiaro che gli ideali di quei ragazzi di Madrid, che appunto hanno dato vita agli Indignados, erano ampiamente condivisi anche oltre la Spagna. Quindi, considerando che quel movimento si va estendendo a macchia d'olio, abbiamo pensato di non essere da meno anche ad Altamura.

Quali sono le finalità del gruppo?
Intanto cercare di far prendere atto a tutti che un mondo migliore è possibile e questa non è una banalità, visto che l'assuefazione all'ingiustizia è abbastanza radicata, dopo di che battersi concretamente per cambiare lo stato di cose presente.

Si tratta solo di un gruppo Facebook? Quanti membri conta attualmente?
La rete ormai è uno strumento di comunicazione molto importante, forse per questo Berlusconi e company stanno attivandosi per metterle la mordacchia. Tuttavia, oltre alla comunicazione virtuale, c'è stato già un primo incontro ospitato dal locale circolo di Rifondazione comunista. Naturalmente ha partecipato solo una parte dei circa 190 iscritti Facebook, ma è stato molto costruttivo.

Da che cosa è provocata la vostra indignazione?
Dall'attuale sistema economico-finanziario, che sembra una specie di Robin Hood al contrario, ruba ai poveri per dare ai ricchi. Dal crescente peso politico che vanno assumendo multinazionali, banche, etc… le quali, senza godere di nessun mandato popolare, stanno diventando i veri governatori del mondo. Mi fermo qui perché la lista delle questioni per cui indignarsi è molto lunga.

Quali sono le iniziative di protesta che attuerete?

Innanzitutto siamo impegnati affinché la manifestazione a Roma del 15 ottobre sia la più partecipata possibile. Da Altamura faremo la nostra parte, stiamo raccogliendo le adesioni per il pullman che noleggeremo e mi auguro che ci sia bisogno di noleggiarne un secondo. Dopo di che, dovremmo attivarci affinché la giornata del 15 non sia soltanto una bella manifestazione, ma abbia un seguito.

A livello locale, indignati per cosa in particolare?

Ad Altamura notiamo con molto piacere che l'indignazione incomincia ad attecchire nei cittadini, la raccolta di firme lanciata dalle associazioni Spiragli e Lab, a cui va il plauso degli Indignados Altamura verso il 15 ottobre, affinché si proceda subito all'esproprio della cava dei dinosauri sta dando ottimi risultati, è il segno che finalmente i cittadini incominciano a prendere coscienza dei propri beni comuni. Peccato non l'abbiano fatto già dodici anni fa! Inoltre, io personalmente ritengo che il gruppo dovrebbe iniziare a chiedere conto dei costi della politica altamurana, ad esempio so che si tengono un numero non indifferente di commissioni consiliari ogni settimana. Queste hanno i loro costi, dato che ai consiglieri è riconosciuto, oltre al gettone di presenza, il rimborso delle ore di lavoro perse. Dunque penso sia ora di verificare se queste riunioni di commissione poi producono risultati concreti o è solo un modo per assentarsi dal lavoro guadagnandosi il gettone di presenza.

E a livello nazionale?
Beh, su questo versante forse faremmo prima a menzionare le cose per cui non indignarsi. Comunque, per citare solo un episodio molto emblematico… il 6 ottobre scorso si sono svolti a Barletta i funerali di cinque lavoratrici morte mentre lavoravano in nero per meno di 4 euro all'ora in un edificio fatiscente. Il nostro Presidente del Consiglio non era ad assistere alla cerimonia funebre, come sarebbe stato opportuno, bensì era impegnato ad annunciare ai giornalisti la sua volontà di fondare il partito della gnocca.

Mentre a livello internazionale?
C'è bisogno che la gente inizi a chiamare le cose con il loro vero nome. I cosiddetti speculatori finanziari… tutti sanno che esistono, ma nessuno sa bene chi siano. Non sono altro che usurai. La Grecia, ad esempio, è nelle mani di questi, visto che paga loro un tasso altissimo di interesse sui propri titoli di Stato. Gli usurai, ovviamente, fanno di tutto affinché la situazione persista. In questo modo il paese ellenico continuerà a pagare elevati tassi d'interesse. Impongono alla Grecia ricette economiche sbagliate in cambio di aiuti, e non c'è niente di più ipocrita che definirli aiuti. Sta di fatto che ogni volta che li riceve sta peggio di prima. L'Italia potrebbe essere la prossima preda degli usurai. La lettera segreta della BCE al nostro Governo e l'ulteriore declassamento, questa volta giunto dall'agenzia di rating Fitch, lo dimostrano.

Siete in contatto con altri gruppi di Indignados?

La manifestazione romana del 15 sarà una buona occasione per ampliare i contatti con Indignados di altre città.

Cosa succederà a Roma il 15 ottobre?

Il 15 ottobre è una giornata di mobilitazione internazionale. In contemporanea tantissime città europee e americane, e probabilmente anche del Magreb e Medio Oriente, urleranno insieme la propria indignazione contro l'attuale sistema, che rende i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Un sistema famelico verso lo stato sociale e le retribuzioni dei lavoratori, ma che si inchina dinanzi ai signori della guerra e agli evasori fiscali.

Ci saranno altre manifestazioni?
Non è da escludere che la manifestazione del 15 non si concluda la stessa sera, ma dia vita ad un presidio permanente in piazza San Giovanni, come hanno fatto in Plaza Puerta del Sol a Madrid. Inoltre è già stata annunciata un'altra iniziativa, sempre a Roma, dal titolo "No debito".

Segue un servizio di RaiNews24 sulla protesta degli Indignados in Spagna a maggio scorso.
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