NUTRI_MENTI
Pensiamo a ciò che mangiamo
E anche il cervello sarà sempre in forma
giovedì 5 settembre 2013
11.54
L'estate è quasi terminata e tra pochi giorni, per molti ragazzi, ricomincerà la scuola e con essa anche lunghi e faticosi periodi di studi. Delle leggende metropolitane, che a volte affascinano alcuni studenti, narrano di cibi e di farmaci capaci di farci assimilare interi libri senza fatica ed, addirittura, di aumentare le capacità intellettive. Ma esiste un nesso tra alimentazione e attività del cervello?
Il cervello è un organo sempre in attività: elabora ed analizza le informazioni che provengono dall'esterno e dall'interno del corpo trasformandole in sensazioni ed immagazzinandole in ricordi; elabora pensieri, decisioni, reazioni motorie ed endocrine. Questo organo, pur pesando circa 1,2 Kg, consuma molte delle calorie che introduciamo quotidianamente con l'alimentazione.
Seguire poche regole alimentari potrebbe sicuramente aiutare il nostro cervello a funzionare meglio. Importante è un'alimentazione bilanciata ricca di carboidrati, grassi buoni, vitamine e sali minerali.
Per favorire un'ottima attività cerebrale, si consiglia di consumare frutta, verdura e cereali (riso, pasta, pane,..) alimenti che rilasciano zuccheri nel sangue, un indispensabile nutrimento per il cervello. Alcune aree cerebrali sono infatti particolarmente sensibili all`abbassamento del livello di glucosio, che si può manifestare con stanchezza e difficoltà a concentrarsi. Attenzione, però, anche ai livelli di glucosio troppo elevati: possono infatti risultare nocivi in quanto, a lungo andare, danneggiano le cellule cerebrali. Un consiglio quindi è di fare cinque pasti al giorno e non dimenticare gli spuntini di metà mattina e di metà pomeriggio, per ottimizzare le capacità cerebrali, consumando soprattutto frutta e verdura di stagione, per un totale di tre-cinque porzioni al giorno. Ricordiamo che mirtilli, lamponi, fragole, spinaci, broccoli, peperoni, kiwi, pomodori sono particolarmente ricchi di antiossidanti che proteggono le cellule del cervello dall'attacco dei radicali liberi, indispensabile per cellule cerebrali che, una volta danneggiate, non sono più capaci di autorigenerarsi. Inoltre questi alimenti sono molto ricchi di vitamina C, anche più di una stessa quantità di succo di limone. Questa vitamina rinforza i vasi sanguigni (compresi quelli del cervello) e, secondo recenti studi, consentirebbe al cervello di utilizzare al meglio l'energia messa a disposizione dagli alimenti. Un apporto adeguato di vitamine, che si trovano sia negli alimenti vegetali che in quelli animali, è dunque indispensabile per facilitare il lavoro intellettuale. Le vitamine di tipo B agiscono sui cosiddetti neurotrasmettitori (sostanze che rendono possibile la trasmissione degli impulsi nervosi tra le cellule del cervello), migliorando la capacità di attenzione. Nei periodi di studio intenso, l'alimentazione deve essere ricca oltre che di vitamine anche di minerali che agiscono sulla memoria e sulla capacità di concentrazione. Nella dieta dello studente non dovrebbero quindi mancare alimenti ricchi di ferro come la carne, il tuorlo d'uovo ed i legumi e di potassio, presente ad esempio nei molluschi, nelle banane e albicocche.
Non vanno trascurati neanche i grassi introdotti con l'alimentazione. Si prediligano gli acidi grassi essenziali come gli omega-3, presenti soprattutto nel pesce azzurro e si limiti il consumo di acidi grassi saturi di cui sono ricchi formaggi stagionati e salumi. Le persone che seguono diete ad alto contenuto di grassi saturi hanno più probabilità di sviluppare deficit cognitivi o di incorrere negli ictus. Gli acidi grassi gli omega-3 si stanno invece rivelando preziosi per il trattamento della depressione e di disturbi psichiatrici come la schizofrenia, oltre ad essere utili per lo sviluppo del sistema nervoso centrale del neonato e le sue capacità intellettive. Scegliamo fonti naturali da cui trarre i grassi: pesce come sgombro, merluzzo, sardina, alice, aringa, salmone da consumare almeno 2 volte a settimana. Anche le noci hanno buone quantità di omega 3, oltre che di vitamina E
Non dimentichiamo l'acqua. Alcune ore di disidratazione possono far calare le capacità del cervello, comprese quelle di apprendimento. Un litro e mezzo al giorno è il minimo indispensabile.
Molti, durante periodi di studio intenso, traggono sostegno e concentrazione, bevendo caffè. In effetti la caffeina contenuta nel caffè, che varia a seconda dei tipi di miscela o della preparazione, ma anche nel te, nel cioccolato ed in alcune bevande energetiche, può aiutare realmente il sistema nervoso. Tuttavia si raccomanda un consumo giornaliero di caffè non superiore alle tre tazzine e magari in alternativa si consiglia il tè verde, che si è visto essere un ottimo antiossidante. Infatti, grazie alla sua azione protettiva sui neurotrasmettitori, aiuta a migliorare la memoria.
Studio Associato Biologi Nutrizionisti
Dott.ssa Mina Casanova
Dott.ssa Teresa Colonna
Dott.ssa Anna Pepe
Il cervello è un organo sempre in attività: elabora ed analizza le informazioni che provengono dall'esterno e dall'interno del corpo trasformandole in sensazioni ed immagazzinandole in ricordi; elabora pensieri, decisioni, reazioni motorie ed endocrine. Questo organo, pur pesando circa 1,2 Kg, consuma molte delle calorie che introduciamo quotidianamente con l'alimentazione.
Seguire poche regole alimentari potrebbe sicuramente aiutare il nostro cervello a funzionare meglio. Importante è un'alimentazione bilanciata ricca di carboidrati, grassi buoni, vitamine e sali minerali.
Per favorire un'ottima attività cerebrale, si consiglia di consumare frutta, verdura e cereali (riso, pasta, pane,..) alimenti che rilasciano zuccheri nel sangue, un indispensabile nutrimento per il cervello. Alcune aree cerebrali sono infatti particolarmente sensibili all`abbassamento del livello di glucosio, che si può manifestare con stanchezza e difficoltà a concentrarsi. Attenzione, però, anche ai livelli di glucosio troppo elevati: possono infatti risultare nocivi in quanto, a lungo andare, danneggiano le cellule cerebrali. Un consiglio quindi è di fare cinque pasti al giorno e non dimenticare gli spuntini di metà mattina e di metà pomeriggio, per ottimizzare le capacità cerebrali, consumando soprattutto frutta e verdura di stagione, per un totale di tre-cinque porzioni al giorno. Ricordiamo che mirtilli, lamponi, fragole, spinaci, broccoli, peperoni, kiwi, pomodori sono particolarmente ricchi di antiossidanti che proteggono le cellule del cervello dall'attacco dei radicali liberi, indispensabile per cellule cerebrali che, una volta danneggiate, non sono più capaci di autorigenerarsi. Inoltre questi alimenti sono molto ricchi di vitamina C, anche più di una stessa quantità di succo di limone. Questa vitamina rinforza i vasi sanguigni (compresi quelli del cervello) e, secondo recenti studi, consentirebbe al cervello di utilizzare al meglio l'energia messa a disposizione dagli alimenti. Un apporto adeguato di vitamine, che si trovano sia negli alimenti vegetali che in quelli animali, è dunque indispensabile per facilitare il lavoro intellettuale. Le vitamine di tipo B agiscono sui cosiddetti neurotrasmettitori (sostanze che rendono possibile la trasmissione degli impulsi nervosi tra le cellule del cervello), migliorando la capacità di attenzione. Nei periodi di studio intenso, l'alimentazione deve essere ricca oltre che di vitamine anche di minerali che agiscono sulla memoria e sulla capacità di concentrazione. Nella dieta dello studente non dovrebbero quindi mancare alimenti ricchi di ferro come la carne, il tuorlo d'uovo ed i legumi e di potassio, presente ad esempio nei molluschi, nelle banane e albicocche.
Non vanno trascurati neanche i grassi introdotti con l'alimentazione. Si prediligano gli acidi grassi essenziali come gli omega-3, presenti soprattutto nel pesce azzurro e si limiti il consumo di acidi grassi saturi di cui sono ricchi formaggi stagionati e salumi. Le persone che seguono diete ad alto contenuto di grassi saturi hanno più probabilità di sviluppare deficit cognitivi o di incorrere negli ictus. Gli acidi grassi gli omega-3 si stanno invece rivelando preziosi per il trattamento della depressione e di disturbi psichiatrici come la schizofrenia, oltre ad essere utili per lo sviluppo del sistema nervoso centrale del neonato e le sue capacità intellettive. Scegliamo fonti naturali da cui trarre i grassi: pesce come sgombro, merluzzo, sardina, alice, aringa, salmone da consumare almeno 2 volte a settimana. Anche le noci hanno buone quantità di omega 3, oltre che di vitamina E
Non dimentichiamo l'acqua. Alcune ore di disidratazione possono far calare le capacità del cervello, comprese quelle di apprendimento. Un litro e mezzo al giorno è il minimo indispensabile.
Molti, durante periodi di studio intenso, traggono sostegno e concentrazione, bevendo caffè. In effetti la caffeina contenuta nel caffè, che varia a seconda dei tipi di miscela o della preparazione, ma anche nel te, nel cioccolato ed in alcune bevande energetiche, può aiutare realmente il sistema nervoso. Tuttavia si raccomanda un consumo giornaliero di caffè non superiore alle tre tazzine e magari in alternativa si consiglia il tè verde, che si è visto essere un ottimo antiossidante. Infatti, grazie alla sua azione protettiva sui neurotrasmettitori, aiuta a migliorare la memoria.
Studio Associato Biologi Nutrizionisti
Dott.ssa Mina Casanova
Dott.ssa Teresa Colonna
Dott.ssa Anna Pepe