Natura Murgiana
Gru in transito nei cieli murgiani
Spettacolo di primavera nei campi allagati
lunedì 21 marzo 2011
Primavera, tempo di viaggi. Non solo per noi uomini, che approfittiamo dell'allungarsi delle giornate per le prime gite domenicali fuori porta, ma in particolare per il popolo degli uccelli migratori, che, in questa stagione, lascia i siti di svernamento dei luoghi caldi per andare a passare l'estate migliaia di chilometri più a nord.
Proprio il territorio murgiano è attraversato da una rotta migratoria importantissima che, passando per lo stretto di Messina ed attraverso la nostra penisola, unisce l'Africa al nord-Europa attraverso i Balcani.
Oltre a grillai e rondini che proprio in questi giorni stanno facendo ritorno alle nostre latitudini e ci terranno chiassosa compagnia durante tutta la primavera-estate, può capitare di avvistare altre specie in transito, alcune delle quali difficilmente passano inosservate all'osservatore attento. Uno di questi uccelli è sicuramente la gru europea, caratterizzato da grandi dimensioni e dal carattere gregario, che porta stormi numerosi – anche diverse decine di individui- a solcare i cieli in perfette e chiassose formazioni a V. Considerando che questi splendidi volatili compiono un lunghissimo viaggio dall'Africa sino alle aree umide del nord Europa e della Russia, può capitare che, stanche ed affamate, optino per una breve pausa ristoratrice dalle nostre parti, per poi riprendere il volo entro un paio di giorni. Quando ciò accade, esse sostano solitamente al centro di aree aperte e coltivate, meglio se "umide" e "pascolando" in gruppo paiono quasi formare delle greggi di bipedi alati.
Nei primi dieci giorni del mese corrente, grazie alle piogge torrenziali delle settimane precedenti, un piccolo stormo di gru ha trovato rifugio nei campi allagati intorno Altamura, concedendo a qualche fortunato l'emozione di poterle osservare da vicino. Uno spettacolo ancor più grandioso si è rinnovato pochi giorni dopo nei campi di cereali tra Altamura e Ruvo di Puglia, dove sostava un gruppo di quasi 70 individui.
Ormai le gru avvistate dovrebbero essere giunte alla meta, ma non così per molte altre specie, da anatre quali le marzaiole a rapaci come le albanelle, che transiteranno nei nostri cieli sino a tutto maggio. L'invito è ad alzare gli occhi al cielo per ammirare il fenomeno ancestrale ed affascinante della migrazione, ma soprattutto occorre sempre essere rispettosi di questi animali, nel momento in cui si ha la fortuna di poterli ammirare a poche centinaia di metri da casa propria.
Proprio il territorio murgiano è attraversato da una rotta migratoria importantissima che, passando per lo stretto di Messina ed attraverso la nostra penisola, unisce l'Africa al nord-Europa attraverso i Balcani.
Oltre a grillai e rondini che proprio in questi giorni stanno facendo ritorno alle nostre latitudini e ci terranno chiassosa compagnia durante tutta la primavera-estate, può capitare di avvistare altre specie in transito, alcune delle quali difficilmente passano inosservate all'osservatore attento. Uno di questi uccelli è sicuramente la gru europea, caratterizzato da grandi dimensioni e dal carattere gregario, che porta stormi numerosi – anche diverse decine di individui- a solcare i cieli in perfette e chiassose formazioni a V. Considerando che questi splendidi volatili compiono un lunghissimo viaggio dall'Africa sino alle aree umide del nord Europa e della Russia, può capitare che, stanche ed affamate, optino per una breve pausa ristoratrice dalle nostre parti, per poi riprendere il volo entro un paio di giorni. Quando ciò accade, esse sostano solitamente al centro di aree aperte e coltivate, meglio se "umide" e "pascolando" in gruppo paiono quasi formare delle greggi di bipedi alati.
Nei primi dieci giorni del mese corrente, grazie alle piogge torrenziali delle settimane precedenti, un piccolo stormo di gru ha trovato rifugio nei campi allagati intorno Altamura, concedendo a qualche fortunato l'emozione di poterle osservare da vicino. Uno spettacolo ancor più grandioso si è rinnovato pochi giorni dopo nei campi di cereali tra Altamura e Ruvo di Puglia, dove sostava un gruppo di quasi 70 individui.
Ormai le gru avvistate dovrebbero essere giunte alla meta, ma non così per molte altre specie, da anatre quali le marzaiole a rapaci come le albanelle, che transiteranno nei nostri cieli sino a tutto maggio. L'invito è ad alzare gli occhi al cielo per ammirare il fenomeno ancestrale ed affascinante della migrazione, ma soprattutto occorre sempre essere rispettosi di questi animali, nel momento in cui si ha la fortuna di poterli ammirare a poche centinaia di metri da casa propria.