Bartolomeo Smaldone
La noce fresca
Il mio pranzo quel giorno
mercoledì 9 gennaio 2013
8.42
Il mio pranzo di quel giorno era una noce fresca
Profumava di erbe selvatiche
Me l'avevi data tu perché mi portasse fortuna
ma mi portò la fame, e l'addentai
Avrei potuto continuare a guardarla
certo
ma l'addentai
Perché mentre io romanticamente pensavo
la persona che mi stava accanto
trangugiava chiassosa
e non tolleravo che il medesimo spazio
fosse occupato da due attività:
una del pensiero, l'altra della bocca
A ripensarci, nel conforto della sazietà
ero in presenza di una metafora amorosa
di un ponticello tra la mente e il corpo
Non trovi prodigioso che tante cose
tutte insieme
possano stare in una sola noce?
Profumava di erbe selvatiche
Me l'avevi data tu perché mi portasse fortuna
ma mi portò la fame, e l'addentai
Avrei potuto continuare a guardarla
certo
ma l'addentai
Perché mentre io romanticamente pensavo
la persona che mi stava accanto
trangugiava chiassosa
e non tolleravo che il medesimo spazio
fosse occupato da due attività:
una del pensiero, l'altra della bocca
A ripensarci, nel conforto della sazietà
ero in presenza di una metafora amorosa
di un ponticello tra la mente e il corpo
Non trovi prodigioso che tante cose
tutte insieme
possano stare in una sola noce?