Bartolomeo Smaldone
Il guardiano nel buio
Ci stavo dentro quell'involucro di parole...
giovedì 8 aprile 2010
Ci stavo dentro quell'involucro di parole
senza nessuna legittima provenienza
chiuso in un senso che era oltre ogni forma
Solo ci stavo, nella solitudine che mi riconosco
quella che mi fa diverso in mezzo agli altri
Mi incontravi non per avere risposte
e le domande le avevi perse tutte
Mi incontravi per stare con me in quel silenzio
ostaggio di voci sovrapposte
Non sentivo il tuo disagio di essere interprete
di quell'involucro di tonfi chiasmi
di quel linguaggio che mi somigliava
nell'istante in cui si faceva me oltre il linguaggio stesso
Mi incontravi per stare dentro quel buco
che nessuno, eccetto noi, udiva
Potevamo parlarci perché eravamo sostanza
centro di tutte le comprensioni
Eravamo belli nel nostro silenzio
di una bellezza che suscitava invidia
per la sua inspiegabile perfezione
Se soffrivi, io sapevo
perché soffrivi senza dire
e l'involucro di quelle parole ero io
io il custode, il guardiano del buio
Bartolomeo Smaldone
All rights reserved 2010
senza nessuna legittima provenienza
chiuso in un senso che era oltre ogni forma
Solo ci stavo, nella solitudine che mi riconosco
quella che mi fa diverso in mezzo agli altri
Mi incontravi non per avere risposte
e le domande le avevi perse tutte
Mi incontravi per stare con me in quel silenzio
ostaggio di voci sovrapposte
Non sentivo il tuo disagio di essere interprete
di quell'involucro di tonfi chiasmi
di quel linguaggio che mi somigliava
nell'istante in cui si faceva me oltre il linguaggio stesso
Mi incontravi per stare dentro quel buco
che nessuno, eccetto noi, udiva
Potevamo parlarci perché eravamo sostanza
centro di tutte le comprensioni
Eravamo belli nel nostro silenzio
di una bellezza che suscitava invidia
per la sua inspiegabile perfezione
Se soffrivi, io sapevo
perché soffrivi senza dire
e l'involucro di quelle parole ero io
io il custode, il guardiano del buio
Bartolomeo Smaldone
All rights reserved 2010