
Scuola e Lavoro
Vertenza Natuzzi, discussione in Regione
Posizioni lontane tra istituzioni, azienda e sindacati
Altamura - martedì 16 febbraio 2016
12.31
"Per la Regione l'attenzione alla vertenza Natuzzi significa prioritariamente interesse nei confronti dei lavoratori". Così l'assessore al lavoro Sebastiano Leo, a conclusione delle audizioni tenutesi nella VI Commissione del presidente Alfonso Pisicchio.
L'incontro in Commissione con i sindacati ed i rappresentanti dell'azienda è stato sollecitato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti, Mario Conca, Grazia Di Bari e Marco Galante.
I consiglieri pentastellati hanno sottolineato che "considerano la tutela della occupazione prioritaria" ed hanno richiesto l'incontro istituzionale allo scopo di conoscere "gli investimenti dell'azienda e le misure concrete che il Gruppo Natuzzi intende mettere in atto per la salvaguardia dell'occupazione, per evitare il ricorso agli esuberi e procedere al riassorbimento di tutto il personale; inoltre Bozzetti ha sottolineato l'importanza di conoscere "quanta produzione industriale è tornata in Italia dalla Romania, alla luce dell'impegno preso dall'Azienda nell'accordo del 10 ottobre 2013 e ad oggi ancora vincolante non essendo stato oggetto di successive intese modificative".
Il direttore del personale dell'azienda ha specificato che ogni attività svolta dall'azienda risulta compresa e conforme agli accordi di programma sottoscritti con la Regione, il Governo nazionale ed i sindacati. "Un piano che ha come obiettivo azioni di ristrutturazione e di crescita".
Secondo l'esponente dell'Usb (Unione sindacale di base) la Natuzzi è "ossessionata dalla riduzione del costo del lavoro, essendo passata da 3466 dipendenti a 1918".
Per Cgil, Cils e Uil la crisi dell'azienda va contestualizzata nella crisi più ampia generalizzata che ha messo in difficoltà tutto il settore. I sindacati confederali convergono con le intenzioni dell'azienda di diversificare la produzione aprendo ad altre fasce di mercato con una particolare attenzione che tenda ad "evitare eventuali sciacallaggi".
Su questo tema l'assessore ha spiegato che il tavolo permanente deve assolutamente porre attenzione alle manifestazioni di interesse delle altre aziende perché la diversificazione sia fatta con criteri che tengano conto degli interessi dell'azienda nella salvaguardia dei posti di lavoro: "perché la diversificazione diventi un'occasione di sviluppo anche per tutto il territorio".
Il presidente Pisicchio in chiusura dei lavori ha ribadito la disponibilità della Commissione a tenere alta l'attenzione su questa vertenza. "La Commissione – ha detto Pisicchio – è il luogo deputato all'informativa ed al confronto sereno sulle tematiche del lavoro in riferimento alla vertenza Natuzzi, come di ogni altra problematica occupazionale".
L'incontro in Commissione con i sindacati ed i rappresentanti dell'azienda è stato sollecitato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti, Mario Conca, Grazia Di Bari e Marco Galante.
I consiglieri pentastellati hanno sottolineato che "considerano la tutela della occupazione prioritaria" ed hanno richiesto l'incontro istituzionale allo scopo di conoscere "gli investimenti dell'azienda e le misure concrete che il Gruppo Natuzzi intende mettere in atto per la salvaguardia dell'occupazione, per evitare il ricorso agli esuberi e procedere al riassorbimento di tutto il personale; inoltre Bozzetti ha sottolineato l'importanza di conoscere "quanta produzione industriale è tornata in Italia dalla Romania, alla luce dell'impegno preso dall'Azienda nell'accordo del 10 ottobre 2013 e ad oggi ancora vincolante non essendo stato oggetto di successive intese modificative".
Il direttore del personale dell'azienda ha specificato che ogni attività svolta dall'azienda risulta compresa e conforme agli accordi di programma sottoscritti con la Regione, il Governo nazionale ed i sindacati. "Un piano che ha come obiettivo azioni di ristrutturazione e di crescita".
Secondo l'esponente dell'Usb (Unione sindacale di base) la Natuzzi è "ossessionata dalla riduzione del costo del lavoro, essendo passata da 3466 dipendenti a 1918".
Per Cgil, Cils e Uil la crisi dell'azienda va contestualizzata nella crisi più ampia generalizzata che ha messo in difficoltà tutto il settore. I sindacati confederali convergono con le intenzioni dell'azienda di diversificare la produzione aprendo ad altre fasce di mercato con una particolare attenzione che tenda ad "evitare eventuali sciacallaggi".
Su questo tema l'assessore ha spiegato che il tavolo permanente deve assolutamente porre attenzione alle manifestazioni di interesse delle altre aziende perché la diversificazione sia fatta con criteri che tengano conto degli interessi dell'azienda nella salvaguardia dei posti di lavoro: "perché la diversificazione diventi un'occasione di sviluppo anche per tutto il territorio".
Il presidente Pisicchio in chiusura dei lavori ha ribadito la disponibilità della Commissione a tenere alta l'attenzione su questa vertenza. "La Commissione – ha detto Pisicchio – è il luogo deputato all'informativa ed al confronto sereno sulle tematiche del lavoro in riferimento alla vertenza Natuzzi, come di ogni altra problematica occupazionale".