Politica
Ventricelli scrive al Sindaco Stacca e all'assessore Sasso
Si chiedono chiarimanti sulla chiusura del CSERC ad Altamura. Non sarebbe "equa la distribuzione dell'offerta sul territorio"
Altamura - martedì 1 giugno 2010
12.07
Con una nota, inviataci come comunicato stampa, all'assessore regionale al diritto allo studio Alba Sasso e al sindaco di Altamura dott. Stacca, il consigliere regionale Michele Ventricelli ha chiesto chiarimenti sulla chiusura del CSERC ad Altamura, come previsto dalla legge regionale, e sul protocollo d'intesa stipulato da questo con l'ente ABMC della stessa città.
"La cosa che ci preoccupa maggiormente - spiega Ventricelli - è capire come evitare che quel quartiere già sprovvisto di centri culturali o di aggregazione sia ulteriormente impoverito. Questo perché il protocollo d'intesa del CSERC prevede che l'intero patrimonio libraio venga spostato altrove concentrando l'intero materiale in un unico centro bibliotecario a copertura di tutto il territorio cittadino. Questa soluzione - continua Ventricelli - pur formalmente corretta non è equa nel processo di integrazione e distribuzione dell'offerta sul territorio. Ora la mia proposte è che quell'importante patrimonio che deve essere necessariamente spostato dai locali del CSERC resti comunque in quella zona, magari spostato in altri locali del quartiere, quali ad esempio quelli del laboratorio urbano realizzati grazie al progetto regionale di Bollenti Spiriti".
"La cosa che ci preoccupa maggiormente - spiega Ventricelli - è capire come evitare che quel quartiere già sprovvisto di centri culturali o di aggregazione sia ulteriormente impoverito. Questo perché il protocollo d'intesa del CSERC prevede che l'intero patrimonio libraio venga spostato altrove concentrando l'intero materiale in un unico centro bibliotecario a copertura di tutto il territorio cittadino. Questa soluzione - continua Ventricelli - pur formalmente corretta non è equa nel processo di integrazione e distribuzione dell'offerta sul territorio. Ora la mia proposte è che quell'importante patrimonio che deve essere necessariamente spostato dai locali del CSERC resti comunque in quella zona, magari spostato in altri locali del quartiere, quali ad esempio quelli del laboratorio urbano realizzati grazie al progetto regionale di Bollenti Spiriti".