Associazioni
Vent'anni di impegno e solidarietà
Il Rotary Club festeggia ad Altamura il suo anniversario di fondazione. "Servire al di sopra di ogni interesse personale"
Altamura - sabato 22 maggio 2010
12.14
Ieri l'Hotel San Nicola, in una gremita sala convegni, ha ospitato l'incontro del Rotary Club di Altamura e Gravina per celebrare il ventesimo anniversario della sua fondazione nel nostro territorio. Il Rotary International è la prima organizzazione di servizio del mondo. È composta da oltre 1,2 milioni di soci che prestano volontariamente il proprio tempo e talento per seguire il motto del Rotary "Servire al di sopra di ogni interesse personale".
Ai microfoni di Altamuralife hanno lasciato le proprie dichiarazioni il Presidente del Rotary, Soccorso Maffei e il Prof. Antonio Iervolino uno dei soci fondatori dell'associazione nel distretto 2120 di Altamura e Gravina.
Presidente, se potesse riassumere in una solo parola, cos'è per lei, in base anche alla Sua esperienza, il Rotary Club?
Il Rotary è qualcosa da vivere. È servizio, perché è un club di service, è amicizia e solidarietà.
Vuole illustrarci i prossimi impegni del Club?
La prossima iniziativa è quella di un concerto nella Chiesa di S. Domenico sabato 29 maggio, organizzato per la raccolta di fondi a favore dell'eradicazione della poliomielite. Dal 1985 il Rotary Club International si è preso l'impegno di debellare questa malattia e ha raggiunto il risultato che ad oggi il 99% della popolazione è immune dalla poliomielite. Inoltre stiamo operando affinchè possa essere costruita una scuola a Medjugorje. In ambito locale la nostra attenzione si sofferma su orfanotrofi, mense della Caritas, una delle quali è nata a Gravina,… Si tratta di iniziative a respiro più corto, ma comunque indirizzate a categorie deboli come minori e poveri.
Prof. Iervolino, vuole illustrarci cos'è e quando è nato il Rotary Club nel nostro territorio?
Il Rotary Club oggi festeggia il ventesimo anno dalla sua fondazione. È un Club formato da persone esponenti di varie categorie professionali e culturali che si propongono di realizzare dei service per la comunità: aiutare i più deboli e gli ultimi. I service non hanno solo carattere locale ma anche internazionale. Basti pensare alla lotta contro la poliomelite.
Lei ha parlato di impegni, vuole presentarci quelli più significativi assunti nel passato?
Quello che ci ha impegnati maggiormente nel passato è stata l'alfabetizzazione infantile nei paesi sottosviluppati e, non meno importante, quello di assicurare l'acqua, elemento vitale, alle popolazioni più povere. Le nostre iniziative hanno anche "respiro" locale: ogni anno vengono effettuati dei service o sul territorio di Gravina o su quello di Altamura. Ad esempio grazie a dei finanziamenti è stato possibile dotare di arredi l'Istituto Antoniano di Altamura, la sala riunioni della ASL della nostra città, la casa famiglia presente in piazza S. Lorenzo. È stato possibile curare anche il restauro del coro ligneo nella chiesa di S. Chiara. A Gravina sono stati donati degli armadi in cui custodire le armi nella fondazione Ettore Pomarici Santomasi. Tutto questo è stato realizzato di anno in anno con un lavoro silente, in quanto la vera solidarietà è quella discreta, che non appare. Il nostro scopo è quello di esserci e non di apparire. Cooperiamo per diffondere l'amicizia e il rispetto della persona.
Cos'è per Lei il Rotary?
In una parola: per me è vita.
Ai microfoni di Altamuralife hanno lasciato le proprie dichiarazioni il Presidente del Rotary, Soccorso Maffei e il Prof. Antonio Iervolino uno dei soci fondatori dell'associazione nel distretto 2120 di Altamura e Gravina.
Presidente, se potesse riassumere in una solo parola, cos'è per lei, in base anche alla Sua esperienza, il Rotary Club?
Il Rotary è qualcosa da vivere. È servizio, perché è un club di service, è amicizia e solidarietà.
Vuole illustrarci i prossimi impegni del Club?
La prossima iniziativa è quella di un concerto nella Chiesa di S. Domenico sabato 29 maggio, organizzato per la raccolta di fondi a favore dell'eradicazione della poliomielite. Dal 1985 il Rotary Club International si è preso l'impegno di debellare questa malattia e ha raggiunto il risultato che ad oggi il 99% della popolazione è immune dalla poliomielite. Inoltre stiamo operando affinchè possa essere costruita una scuola a Medjugorje. In ambito locale la nostra attenzione si sofferma su orfanotrofi, mense della Caritas, una delle quali è nata a Gravina,… Si tratta di iniziative a respiro più corto, ma comunque indirizzate a categorie deboli come minori e poveri.
Prof. Iervolino, vuole illustrarci cos'è e quando è nato il Rotary Club nel nostro territorio?
Il Rotary Club oggi festeggia il ventesimo anno dalla sua fondazione. È un Club formato da persone esponenti di varie categorie professionali e culturali che si propongono di realizzare dei service per la comunità: aiutare i più deboli e gli ultimi. I service non hanno solo carattere locale ma anche internazionale. Basti pensare alla lotta contro la poliomelite.
Lei ha parlato di impegni, vuole presentarci quelli più significativi assunti nel passato?
Quello che ci ha impegnati maggiormente nel passato è stata l'alfabetizzazione infantile nei paesi sottosviluppati e, non meno importante, quello di assicurare l'acqua, elemento vitale, alle popolazioni più povere. Le nostre iniziative hanno anche "respiro" locale: ogni anno vengono effettuati dei service o sul territorio di Gravina o su quello di Altamura. Ad esempio grazie a dei finanziamenti è stato possibile dotare di arredi l'Istituto Antoniano di Altamura, la sala riunioni della ASL della nostra città, la casa famiglia presente in piazza S. Lorenzo. È stato possibile curare anche il restauro del coro ligneo nella chiesa di S. Chiara. A Gravina sono stati donati degli armadi in cui custodire le armi nella fondazione Ettore Pomarici Santomasi. Tutto questo è stato realizzato di anno in anno con un lavoro silente, in quanto la vera solidarietà è quella discreta, che non appare. Il nostro scopo è quello di esserci e non di apparire. Cooperiamo per diffondere l'amicizia e il rispetto della persona.
Cos'è per Lei il Rotary?
In una parola: per me è vita.