Politica
Uomo di Altamura, fondi regionali in bilico
Tutta da definire la gestione del Polo museale. Oggi discussione in Consiglio comunale.
Altamura - venerdì 16 dicembre 2016
Il rischio di perdere i finanziamenti regionali destinati alla musealizzazione dell'Uomo di Altamura è tutt'altro che scongiurato.
Ne è convinto il consigliere regionale Enzo Colonna che in perenne polemica con il primo cittadino torna sulla vicenda per spiegare che il milione e 466 mila euro, destinati all'intervento di completamento di Palazzo Baldassarre e alla fruizione virtuale in tre siti, ovvero palazzo Baldassarre, Lamalunga e il Museo Archeologico Nazionale, potrebbe tornare al mittente.
Il rischio sarebbe racchiuso nel verbale di incontro dello scorso 23 novembre tra Comune e Regione nel quale si da atto che il finanziamneto regionale sarà erogato solo, e solo se, il Comune portare a compimento tutte le opere entro il 31 dicembre 2016.
"Come ho più volte ricordato – scrive Colonna - e come viene sottolineato nel verbale dell'incontro dello scorso 23 novembre tra Regione e Comune, entro il 31 dicembre di quest'anno devono essere terminati e collaudati i lavori, con i relativi pagamenti e rendicontazioni e, soprattutto, deve essere prodotto un atto di omologazione che attesti che tutti gli interventi programmati e finanziati siano stati realizzati (anche per la parte relativa alle iniziative promozionali, come l'inaugurazione della Rete museale). Atto, quest'ultimo, che il Comune deve ancora produrre. Quella del 31 dicembre è una scadenza che l'amministrazione municipale si è impegnata a rispettare (e deve rispettare), pena la revoca del finanziamento. Sempre entro il 2016 il Comune deve avviare le procedure di evidenza pubblica per l'affidamento della gestione e, comunque, deve garantire, al massimo entro il 31 marzo dell'anno prossimo, l'apertura al pubblico delle rete museale".
Ed è proprio sulla gestione futura che sorgono i dubbi maggiori. La questione arriverà in serata in aula consiliare dove sarà posto all'attenzione dei consiglieri una proposta di delibera nella quale viene avanzata l'ipotesi di gestione "con riferimento alla sezione del Museo archeologico statale, parte dell'intervento finanziato dalla Regione" mentre "non risulta ancora risolto il nodo delle aperture del fine settimana, vista la carenza di personale del Museo stesso. Come pure non vengono affrontati altri importanti aspetti, ad esempio l'uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine, le attività di marketing e non viene delineata la prospettiva gestionale per i 15 anni indicati nel Piano di Gestione, quindi ben oltre i 2 anni previsti dalla proposta deliberativa".
"In altri termini – incalza il consigliere regionale - la preoccupazione riguarda il fatto che il Comune sta procedendo a definire i termini della gestione senza aver chiarito e disciplinato i suoi rapporti con la Soprintendenza Archeologica e con il Polo Museale pugliese. A tal fine, non a caso il Piano di Gestione impegna il Comune, prima di avviare le procedure di affidamento, a sottoscrivere con Soprintendenza e Polo Museale un Protocollo di Intesa e a questo assegna la funzione di definire il coordinamento scientifico, l'uso delle immagini, il marketing e la gestione dei tre siti".
Di qui la richiesta a sindaco e amministrazione a "chiarire preliminarmente questi aspetti, magari attendendo gli esiti della riunione già fissata il 19 dicembre per la definizione del Protocollo, prima di avventurarsi in soluzioni che rischiano di compromettere la chiusura delle procedure nel termine fissato del 31 dicembre".
Ne è convinto il consigliere regionale Enzo Colonna che in perenne polemica con il primo cittadino torna sulla vicenda per spiegare che il milione e 466 mila euro, destinati all'intervento di completamento di Palazzo Baldassarre e alla fruizione virtuale in tre siti, ovvero palazzo Baldassarre, Lamalunga e il Museo Archeologico Nazionale, potrebbe tornare al mittente.
Il rischio sarebbe racchiuso nel verbale di incontro dello scorso 23 novembre tra Comune e Regione nel quale si da atto che il finanziamneto regionale sarà erogato solo, e solo se, il Comune portare a compimento tutte le opere entro il 31 dicembre 2016.
"Come ho più volte ricordato – scrive Colonna - e come viene sottolineato nel verbale dell'incontro dello scorso 23 novembre tra Regione e Comune, entro il 31 dicembre di quest'anno devono essere terminati e collaudati i lavori, con i relativi pagamenti e rendicontazioni e, soprattutto, deve essere prodotto un atto di omologazione che attesti che tutti gli interventi programmati e finanziati siano stati realizzati (anche per la parte relativa alle iniziative promozionali, come l'inaugurazione della Rete museale). Atto, quest'ultimo, che il Comune deve ancora produrre. Quella del 31 dicembre è una scadenza che l'amministrazione municipale si è impegnata a rispettare (e deve rispettare), pena la revoca del finanziamento. Sempre entro il 2016 il Comune deve avviare le procedure di evidenza pubblica per l'affidamento della gestione e, comunque, deve garantire, al massimo entro il 31 marzo dell'anno prossimo, l'apertura al pubblico delle rete museale".
Ed è proprio sulla gestione futura che sorgono i dubbi maggiori. La questione arriverà in serata in aula consiliare dove sarà posto all'attenzione dei consiglieri una proposta di delibera nella quale viene avanzata l'ipotesi di gestione "con riferimento alla sezione del Museo archeologico statale, parte dell'intervento finanziato dalla Regione" mentre "non risulta ancora risolto il nodo delle aperture del fine settimana, vista la carenza di personale del Museo stesso. Come pure non vengono affrontati altri importanti aspetti, ad esempio l'uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine, le attività di marketing e non viene delineata la prospettiva gestionale per i 15 anni indicati nel Piano di Gestione, quindi ben oltre i 2 anni previsti dalla proposta deliberativa".
"In altri termini – incalza il consigliere regionale - la preoccupazione riguarda il fatto che il Comune sta procedendo a definire i termini della gestione senza aver chiarito e disciplinato i suoi rapporti con la Soprintendenza Archeologica e con il Polo Museale pugliese. A tal fine, non a caso il Piano di Gestione impegna il Comune, prima di avviare le procedure di affidamento, a sottoscrivere con Soprintendenza e Polo Museale un Protocollo di Intesa e a questo assegna la funzione di definire il coordinamento scientifico, l'uso delle immagini, il marketing e la gestione dei tre siti".
Di qui la richiesta a sindaco e amministrazione a "chiarire preliminarmente questi aspetti, magari attendendo gli esiti della riunione già fissata il 19 dicembre per la definizione del Protocollo, prima di avventurarsi in soluzioni che rischiano di compromettere la chiusura delle procedure nel termine fissato del 31 dicembre".