La città
Una storia da raccontare
La forza e il coraggio di Tommaso. L'U.I.V.N., una sua creazione
Altamura - mercoledì 6 febbraio 2013
10.29
Tommaso Puzziferri ha 39 anni, tre figli e una vita fatta di coraggio e tenacia. Dodici anni fa un incidente stradale gli ha strappato la vista. Da allora è iniziata per lui una sfida. Ed è lui il vincente. La sua lotta non conosce i confini della sua casa o dei suoi vicini. Tommaso vuole essere ed è un esempio per tutti.
Da un anno ha attivato una associazione, "U.I.V.N." ( Unione italiana vedenti e non vedenti), raccogliendo le adesioni di quanti quotidianamente devono misurarsi con le difficoltà che una disabilità comporta. Non si tratta di semplice associazionismo, ma di un gruppo di persone (al momento una quindicina) che si impegna ogni giorno in attività di formazione per migliorare non solo le proprie capacità, ma se stessi. Una formazione intesa non come un insieme di nozioni apprese, ma come la risultante di un processo formativo organico mirato alla strutturazione, solidificazione e integrazione nella vita sociale. Con l'aiuto di volontari, Dino Gaggiano e Giovanni Casanova, Tommaso porta avanti il suo progetto.
Al momento presso la sede dell'U.I.V.N., in via Ariosto 110, è attivo un corso di informatica. Simpatici corsisti, seguiti da un docente di informatica, Pasquale Viscanti, si cimentano con le prime nozioni sull'uso del computer. Seguiranno poi alcune lezioni di diritto tenute dall'avvocato Giuseppe Difonzo. L'intero progetto che consta di 250 ore complessive di lezioni è stato in parte finanziato dal Comune perché vincitore di un bando del 2012, ma "le spese sono tante", riferisce Tommaso. E accade che le varie attività siano autofinanziate. "C'è il fitto della sede da pagare, i costi fissi di gestione e l'organizzazione dei progetti che mettiamo in atto. Alcuni computer sono frutto di donazioni, altri delle mie spese. Stiamo pianificando anche dei campi estivi per la prossima stagione e contiamo sulle nostre tasche".
Tommaso da sette anni lavora come centralinista presso l'ospedale "Umberto I" di Altamura. Dopo l'incidente ha convogliato tutte le sue forze per dimostrare a se stesso e all'intera comunità di farcela, respirando appieno le sorprese che la vita riserba indistintamente per ogni persona.
Da un anno ha attivato una associazione, "U.I.V.N." ( Unione italiana vedenti e non vedenti), raccogliendo le adesioni di quanti quotidianamente devono misurarsi con le difficoltà che una disabilità comporta. Non si tratta di semplice associazionismo, ma di un gruppo di persone (al momento una quindicina) che si impegna ogni giorno in attività di formazione per migliorare non solo le proprie capacità, ma se stessi. Una formazione intesa non come un insieme di nozioni apprese, ma come la risultante di un processo formativo organico mirato alla strutturazione, solidificazione e integrazione nella vita sociale. Con l'aiuto di volontari, Dino Gaggiano e Giovanni Casanova, Tommaso porta avanti il suo progetto.
Al momento presso la sede dell'U.I.V.N., in via Ariosto 110, è attivo un corso di informatica. Simpatici corsisti, seguiti da un docente di informatica, Pasquale Viscanti, si cimentano con le prime nozioni sull'uso del computer. Seguiranno poi alcune lezioni di diritto tenute dall'avvocato Giuseppe Difonzo. L'intero progetto che consta di 250 ore complessive di lezioni è stato in parte finanziato dal Comune perché vincitore di un bando del 2012, ma "le spese sono tante", riferisce Tommaso. E accade che le varie attività siano autofinanziate. "C'è il fitto della sede da pagare, i costi fissi di gestione e l'organizzazione dei progetti che mettiamo in atto. Alcuni computer sono frutto di donazioni, altri delle mie spese. Stiamo pianificando anche dei campi estivi per la prossima stagione e contiamo sulle nostre tasche".
Tommaso da sette anni lavora come centralinista presso l'ospedale "Umberto I" di Altamura. Dopo l'incidente ha convogliato tutte le sue forze per dimostrare a se stesso e all'intera comunità di farcela, respirando appieno le sorprese che la vita riserba indistintamente per ogni persona.