"Una luce nella notte"... Bianca dei Claustri

"Una luce nella notte"… bianca. Mentre la gente passeggiava per le vie del Centro storico, attratta dalla musica, dagli spettacoli, dai prodotti tipici offerti per l'occasione, qualcuno ha dedicato la serata alla preghiera e al silenzio. Strano che ciò accada proprio durante una delle notti più rumorose dell'anno. Fra gli eventi previsti dal cartellone della "Notte Bianca dei Claustri 2010", svoltasi ad Altamura lo scorso 4 settembre, anche una Celebrazione eucaristica, seguita dall'Adorazione, dal Sacramento della Riconciliazione e dalla Benedizione eucaristica comunitaria. La parrocchia Santa Maria della Consolazione, sita in piazza Zanardelli, è rimasta aperta fino alle 5.

«Una novità. Un'idea originale e stravagante, che ha creato anche un po' di disagio». Don Alessandro Amapani, parroco della Consolazione, così commenta la decisione di aderire ad una manifestazione ritenuta, in un certo senso, laica. Una partecipazione che ha destato parecchia curiosità. Richiamandosi alle parole di Giovanni Paolo II, il Parroco continua: «Occorre entrare nei ritmi quotidiani dell'uomo. È importante stare nella storia della gente, senza allontanarsene. Abbiamo vissuto una domenica alternativa. Nei tempi e negli spazi notturni, che sono quelli maggiormente vissuti dalle persone, il Signore non può essere assente. In queste occasioni intercetti i tempi che spesso, in chiesa, non riusciamo ad intercettare. La gente esce alle 20, noi chiudiamo alle 19.30».

Don Alessandro spiega da dove proviene la proposta di spalancare le porte delle parrocchie di notte: «L'idea è nata quando ero vice responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della Cei. Le Diocesi italiane hanno cominciato a mettersi a disposizione, durante gli eventi notturni, per accogliere concerti, mostre. Poi qualcuna si è resa disponibile per ciò che è, per la spiritualità. Sono nate queste piccole esperienze, chiamate Una luce nella notte, nome che abbiamo dato anche alla nostra partecipazione alla Notte Bianca. In quelle ore siamo stati noi stessi, cioè una comunità che si mette davanti al Signore in adorazione perché è domenica».

Don Alessandro racconta della celebrazione eucaristica svoltasi alle 23 e parla di una chiesa pienissima: «Abbiamo confessato file e file di giovani e adulti ininterrottamente fino alle 5. Inizialmente mi avevano demotivato, dicendomi che a Messa non sarebbe venuto nessuno, che sarebbe stato, probabilmente, un fiasco. Si avverte sempre un certo disagio davanti alle novità. Anche l'Assessorato alla Cultura era un po' scettico circa questa scelta di partecipare con ciò che siamo, cioè con la spiritualità».

Don Alessandro si sofferma su un'altra esperienza. Una testimonianza preziosa, soprattutto in quest'ultimo periodo, che sta vedendo Altamura e la Murgia al centro di polemiche e di eventi estremamente negativi: «Sabato 4 settembre abbiamo accolto quindici scout provenienti da Ancona, il gruppo Ancona 4. Hanno compiuto un percorso in bicicletta attraversando alcuni sentieri murgiani. Il tragitto, tracciato dal gruppo Torre di Nebbia, e che ho compiuto anch'io insieme agli scout, partiva da Gravina, toccava il Pulo, Casal Sabini, Santeramo. Gli scout hanno trovato una Murgia davvero bella. La gente incontrata lungo il percorso è stata molto accogliente e disponibile». Il Parroco della Consolazione racconta dell'esperienza di dormire all'aperto, emblema dell'essenzialità: «Siamo stati accolti da alcune masserie del territorio e abbiamo pernottato sotto le stelle». Per qualche giorno, gli scout sono stati ospitati presso la casa parrocchiale, prestando servizio in varie comunità locali. Sono ripartiti da Altamura sabato 11 settembre. Sette giorni. Il percorso compiuto dal gruppo ha avuto come punto di riferimento, infatti, i sette Sacramenti.