La città
Una delegazione di giapponesi in visita al Sindaco
Presente il maestro Eimei Kawakami. "Altamura è la città dalla più alta spiritualità"
Altamura - giovedì 29 settembre 2011
23.02
È stata ospitata in Altamura una delegazione di giapponesi seguaci della disciplina Koyasan Shingon Mikkyo. Presente il maestro Eimei Kawakami, una persona che si è rivelata nell'immediatezza piena di carisma per un evidente fondo sorgivo di spiritualità. Dopo una conferenza tenutasi la scorsa domenica, 25 settembre, presso la Sala "Tommaso Fiore", la delegazione ha incontrato, nella mattinata di martedì 27, il sindaco Mario Stacca nelle stanze del Palazzo di Città. L'incontro ha visto un confronto tra due tradizioni differenti, ma poste sul piano comune della condivisione di principi di vita.
Gli interpreti Vanda Ragone, altamurana, e Alessandro Preattoni, milanese, affiancavano, in qualità di referenti italiani, il maestro Kawakami nella esposizione della dottrina. Un umanesimo cosmico, quello giapponese, che è superamento del dualismo uomo-natura che affonda le sue radici in una antica tradizione lontana dalla speculazione teoretica. La natura si traduce nei concetti di libertà e verità passando attraverso l'essenza di essa che trasuda di spiritualità. La disciplina Shingon Mikkyo, di estrazione buddista, si basa sul rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi, senza distinzione alcuna.
È una filosofia tramandata da 1200 anni solo oralmente, che trova la sua esplicazione nel pellegrinaggio. Milano, Bologna, Firenze e Roma sono le città che il gruppo giapponese ha visitato prima di arrivare in Altamura. Sorprendenti le considerazioni del maestro a riguardo della nostra città. "Altamura è un paese dalla forte energia positiva – ha rivelato al Sindaco – lo si deduce dagli abitanti che ne portano dentro i segni e dal luogo". Noi fondamentalmente siamo il posto in cui nasciamo, ne calamitiamo le energie, scevri da elaborazioni intellettuali o finalistiche. Un insegnamento che, tuttavia, ritroviamo anche nella filosofia occidentale, evidenziato nella "Critica del Giudizio" di Immanuel Kant che esclude la finalità esterna delle cose e la considerazione di essa come fondamento dell'esistenza secondo il principio delle cause finali.
Umanesimo occidentale, dunque, e umanesimo giapponese, in un incontro volto a tracciare le linee di un comune progetto: la pace nel mondo. Non bastano i pensieri o le parole. Il dialogo deve coinvolgere tutti i canali della comunicazione. Per questo ogni conferenza tenuta dalla delegazione giapponese si apre con la danza, intesa come espressione del corpo.
Il sindaco Mario Stacca, dopo aver prestato attenzione al discorso del maestro, si è detto incuriosito dalla dottrina e felice di ospitare il gruppo "perché contribuisce alla crescita culturale e sociale del nostro paese". Soddisfatto di fronte alle parole del maestro Kawakami circa la lettura interpretativa della carica politica, " il Sindaco è tale per la scelta dei cittadini, conserva in sé una elevata spiritualità che lo rende eletto". "Altamura stessa- ha continuato- consente il respiro delle energie positive in posti unici come il Pulo. Tutto però deve trovare il suo più naturale presupposto nella componente della gratitudine e compassione amorevole che inizia con il riconoscimento di gratitudine verso i propri genitori", autentico sentiero degli esseri umani.
L'incontro si è concluso con il dono di una dedica alla città di Altamura ricordata come "città dalla più alta spiritualità".
Gli interpreti Vanda Ragone, altamurana, e Alessandro Preattoni, milanese, affiancavano, in qualità di referenti italiani, il maestro Kawakami nella esposizione della dottrina. Un umanesimo cosmico, quello giapponese, che è superamento del dualismo uomo-natura che affonda le sue radici in una antica tradizione lontana dalla speculazione teoretica. La natura si traduce nei concetti di libertà e verità passando attraverso l'essenza di essa che trasuda di spiritualità. La disciplina Shingon Mikkyo, di estrazione buddista, si basa sul rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi, senza distinzione alcuna.
È una filosofia tramandata da 1200 anni solo oralmente, che trova la sua esplicazione nel pellegrinaggio. Milano, Bologna, Firenze e Roma sono le città che il gruppo giapponese ha visitato prima di arrivare in Altamura. Sorprendenti le considerazioni del maestro a riguardo della nostra città. "Altamura è un paese dalla forte energia positiva – ha rivelato al Sindaco – lo si deduce dagli abitanti che ne portano dentro i segni e dal luogo". Noi fondamentalmente siamo il posto in cui nasciamo, ne calamitiamo le energie, scevri da elaborazioni intellettuali o finalistiche. Un insegnamento che, tuttavia, ritroviamo anche nella filosofia occidentale, evidenziato nella "Critica del Giudizio" di Immanuel Kant che esclude la finalità esterna delle cose e la considerazione di essa come fondamento dell'esistenza secondo il principio delle cause finali.
Umanesimo occidentale, dunque, e umanesimo giapponese, in un incontro volto a tracciare le linee di un comune progetto: la pace nel mondo. Non bastano i pensieri o le parole. Il dialogo deve coinvolgere tutti i canali della comunicazione. Per questo ogni conferenza tenuta dalla delegazione giapponese si apre con la danza, intesa come espressione del corpo.
Il sindaco Mario Stacca, dopo aver prestato attenzione al discorso del maestro, si è detto incuriosito dalla dottrina e felice di ospitare il gruppo "perché contribuisce alla crescita culturale e sociale del nostro paese". Soddisfatto di fronte alle parole del maestro Kawakami circa la lettura interpretativa della carica politica, " il Sindaco è tale per la scelta dei cittadini, conserva in sé una elevata spiritualità che lo rende eletto". "Altamura stessa- ha continuato- consente il respiro delle energie positive in posti unici come il Pulo. Tutto però deve trovare il suo più naturale presupposto nella componente della gratitudine e compassione amorevole che inizia con il riconoscimento di gratitudine verso i propri genitori", autentico sentiero degli esseri umani.
L'incontro si è concluso con il dono di una dedica alla città di Altamura ricordata come "città dalla più alta spiritualità".