Politica
Una classe politica da bocciare da destra a sinistra
Dal centro destra l'invito alle dimissioni dei consiglieri comunali
Altamura - giovedì 3 agosto 2017
10.33
"Consiglieri tanto innamorati della poltrona da non dimettersi nonostante tutto".
Sono parole durissime quelle riassunte in un comunicato a firma dei partiti Noi con Salvini, Udc, Popolo idea e Libertà, Idea sud e Primavera Italia commentando le ultime disposizioni del Tribunale del riesame che ha confermato gli arresti domiciliari a carico di Giacinto Forte.
"Un triste epilogo, che la magistratura sta scrivendo, di una fase politica che, sotto ogni altro punto di vista, già era vergognosa" si legge nella nota.
Commenti che non risparmiano nessuno, da destra a sinistra, tutti artefici del fallimento politico di un'intera classe amministrativa consumato sotto gli occhi dei cittadini altamurani.
"Ne sono testimoni le centinaia di candidati ed elettori delle liste formate ad hoc da giacinto forte, che con esse si è presentato come oppositore dei partiti. Giacinto Forte ha tradito quei candidati e quegli elettori, accompagnando gli eletti nella occupazione di quegli stessi vituperati partiti. Ne sono testimoni i militanti di quegli stessi partiti, i quali hanno dovuto assistere alla chiusura delle segreterie, allo spegnimento di ogni iniziativa politica, all'accoglienza riservata a trasformisti di ogni sorta. E che dire di costoro, passati in pochi mesi da un versante all'altro e viceversa, alla ricerca di una più comoda sistemazione? Ne sono testimoni gli altamurani tutti, i quali hanno creduto in un personaggio praticamente sconosciuto, che intorno a sé aveva costruito l'aura del Robin Hood, del difensore degli ultimi, del valorizzatore dei giovani e dell'ambiente, e che , al contrario, si è dimostrato più attento alle velleità dei potenti, ai capricci dei vecchi volponi, alla prepotenza del cemento".
Fallimento a cui ha contribuito anche una minoranza "nata e invecchiata nelle divisioni, tra il narcisismo dei parlatori inconcludenti e il silenzio malizioso di coloro che, trepidanti, attendevano la congrua offerta per cambiare casacca".
Per tutti la richiesta è di "Liberare la città" auspicando che "le coscienze pulite presenti in consiglio, in un sussulto di orgoglio, si distinguano dalla massa che galleggia in questa vergogna e stacchino la spina, restituendo al Popolo la possibilità di scegliere più degni rappresentanti".
Sono parole durissime quelle riassunte in un comunicato a firma dei partiti Noi con Salvini, Udc, Popolo idea e Libertà, Idea sud e Primavera Italia commentando le ultime disposizioni del Tribunale del riesame che ha confermato gli arresti domiciliari a carico di Giacinto Forte.
"Un triste epilogo, che la magistratura sta scrivendo, di una fase politica che, sotto ogni altro punto di vista, già era vergognosa" si legge nella nota.
Commenti che non risparmiano nessuno, da destra a sinistra, tutti artefici del fallimento politico di un'intera classe amministrativa consumato sotto gli occhi dei cittadini altamurani.
"Ne sono testimoni le centinaia di candidati ed elettori delle liste formate ad hoc da giacinto forte, che con esse si è presentato come oppositore dei partiti. Giacinto Forte ha tradito quei candidati e quegli elettori, accompagnando gli eletti nella occupazione di quegli stessi vituperati partiti. Ne sono testimoni i militanti di quegli stessi partiti, i quali hanno dovuto assistere alla chiusura delle segreterie, allo spegnimento di ogni iniziativa politica, all'accoglienza riservata a trasformisti di ogni sorta. E che dire di costoro, passati in pochi mesi da un versante all'altro e viceversa, alla ricerca di una più comoda sistemazione? Ne sono testimoni gli altamurani tutti, i quali hanno creduto in un personaggio praticamente sconosciuto, che intorno a sé aveva costruito l'aura del Robin Hood, del difensore degli ultimi, del valorizzatore dei giovani e dell'ambiente, e che , al contrario, si è dimostrato più attento alle velleità dei potenti, ai capricci dei vecchi volponi, alla prepotenza del cemento".
Fallimento a cui ha contribuito anche una minoranza "nata e invecchiata nelle divisioni, tra il narcisismo dei parlatori inconcludenti e il silenzio malizioso di coloro che, trepidanti, attendevano la congrua offerta per cambiare casacca".
Per tutti la richiesta è di "Liberare la città" auspicando che "le coscienze pulite presenti in consiglio, in un sussulto di orgoglio, si distinguano dalla massa che galleggia in questa vergogna e stacchino la spina, restituendo al Popolo la possibilità di scegliere più degni rappresentanti".