Territorio
Un Parco per api e farfalle
Progetto nell’Alta Murgia per la tutela degli insetti impollinatori
Murgia - venerdì 27 novembre 2020
18.03
Interventi di miglioramento ambientale, webinar, bioblitz, pillole YouTube e costruzione della Carta della Vocazione Apistica per sensibilizzare i cittadini sull'importanza di proteggere api e farfalle: questo in sintesi quanto previsto dal progetto "Alta Murgia: un Parco per api e farfalle".
"L'obiettivo è contrastare la progressiva scomparsa di api e farfalle"- spiega il presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Francesco Tarantini, che poi sottolinea come "cambiamenti climatici, uso massiccio di pesticidi e agricoltura intensiva hanno alterato il delicato equilibrio degli ecosistemi, con una riduzione in crescendo degli impollinatori. Serve ricordare che dipendiamo dalle api e alla loro scomparsa, in breve tempo e con molte probabilità, seguirebbe la nostra. Se poi si fa un cenno ai risvolti economici, va detto che api domestiche e impollinatori selvatici permettono l'impollinazione di oltre l'85% delle piante selvatiche e più del 70% delle colture agrarie, per un valore in Italia di 2 miliardi di euro l'anno. Il Parco sta incrementando le azioni per tutelare questi preziosi insetti, sia su un piano scientifico, sia attraverso attività di citizen science, sensibilizzando i cittadini sulla necessità di proteggerli".
Una iniziativa che, dunque, ha come scopo la tutelare degli insetti impollinatori, dando il via ad un percorso di conoscenza sul loro prezioso ruolo, "indispensabile per il mantenimento della biodiversità, la produzione diversificata di colture agricole e la funzione di indicatori della qualità ambientale"- specificano dal Parco dell'Alta Murgia.
Finalità che l'ente Parco, in collaborazione con Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, intende realizzare nei prossimi mesi per la salvaguardia di api e farfalle nel territorio dell'area protetta murgiana.
Obiettivi che- spiegano dall'ente Parco- si intendono perseguire attraverso "l'individuazione di interventi di miglioramento ambientale e di pratiche di gestione delle aree forestali e agricole, per favorire una migliore condizione degli impollinatori selvatici presenti nel Parco. Step che seguirà alle attività di campo volte a conoscere le specie di flora più attrattive per gli insetti e localizzare il tipo di vegetazione di maggiore interesse". Il progetto rientra nell'ambito delle "Azioni per la protezione degli impollinatori e diffusione dell'entomofauna" del Ministero dell'Ambiente.
"L'obiettivo è contrastare la progressiva scomparsa di api e farfalle"- spiega il presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Francesco Tarantini, che poi sottolinea come "cambiamenti climatici, uso massiccio di pesticidi e agricoltura intensiva hanno alterato il delicato equilibrio degli ecosistemi, con una riduzione in crescendo degli impollinatori. Serve ricordare che dipendiamo dalle api e alla loro scomparsa, in breve tempo e con molte probabilità, seguirebbe la nostra. Se poi si fa un cenno ai risvolti economici, va detto che api domestiche e impollinatori selvatici permettono l'impollinazione di oltre l'85% delle piante selvatiche e più del 70% delle colture agrarie, per un valore in Italia di 2 miliardi di euro l'anno. Il Parco sta incrementando le azioni per tutelare questi preziosi insetti, sia su un piano scientifico, sia attraverso attività di citizen science, sensibilizzando i cittadini sulla necessità di proteggerli".
Una iniziativa che, dunque, ha come scopo la tutelare degli insetti impollinatori, dando il via ad un percorso di conoscenza sul loro prezioso ruolo, "indispensabile per il mantenimento della biodiversità, la produzione diversificata di colture agricole e la funzione di indicatori della qualità ambientale"- specificano dal Parco dell'Alta Murgia.
Finalità che l'ente Parco, in collaborazione con Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, intende realizzare nei prossimi mesi per la salvaguardia di api e farfalle nel territorio dell'area protetta murgiana.
Obiettivi che- spiegano dall'ente Parco- si intendono perseguire attraverso "l'individuazione di interventi di miglioramento ambientale e di pratiche di gestione delle aree forestali e agricole, per favorire una migliore condizione degli impollinatori selvatici presenti nel Parco. Step che seguirà alle attività di campo volte a conoscere le specie di flora più attrattive per gli insetti e localizzare il tipo di vegetazione di maggiore interesse". Il progetto rientra nell'ambito delle "Azioni per la protezione degli impollinatori e diffusione dell'entomofauna" del Ministero dell'Ambiente.