Eventi e cultura
Un'opera di Antonio Gramegna a Expo 2015
"Istanti" è la scultura del giovane designer altamurano
Altamura - venerdì 12 settembre 2014
16.31
Un talento artistico altamurano conquista il palcoscenico di Expo 2015.
Sarà infatti il grande evento fieristico milanese ad ospitare "Istanti", l'opera pubblica permanente del giovanissimo desiner Antonio Gramegna che verrà collocata all' interno della stazione della metropolitana di Rho, il nuovo polo fieristico di Milano sede della fiera internazionale che si terrà il prossimo anno.
Milano non è una realtà nuova per l'artista altamurano: è proprio nel capoluogo lombardo, infatti, che Gramegna ha frequentato l'Accademia di belle arti di Brera dove si forma professionalmente. Nonostante la sua giovane età, appena 24 anni, è già riuscito, attraverso le sue creazioni, a suscitare grande interesse e riconoscimenti tra gli "addetti ai lavori": dalla lampada "368LAMP" che cambia aspetto attraverso una progettazione partecipata che coinvolge attivamente l' utente, ai "Paesaggini", opera di grande valenza didattica ed educativa finalizzata ad avvicinare i bambini ad una corretta alimentazione attraverso il divertimento attraverso sagome dei cibi disegnati sui piatti.
"Ho sempre creduto – scrive l'artista a proposito di "Istanti" - che una scultura da contemplare non potesse trovare spazio in un luogo come la metropolitana. La sua forza espressiva non basterebbe, infatti, ad arrestare i flussi frenetici dei viaggiatori. Al contrario diventerebbe un ostacolo al raggiungimento dell'unico obiettivo, lo spostamento veloce. Alla staticità della scultura pubblica ho voluto sostituire un'opera che risponde all' essenza del luogo e alla necessità di dare un'identità a quel costante movimento umano che in alcun modo riesce a lasciare traccia di sé nelle metropolitane".
Una scultura, quella di Gramegna, che "si muove e cambia continuamente con i flussi di gente che le passano accanto e la toccano. Questo permette non solo di registrare le presenze umane nella metropolitana, ma concede al tempo, scandito dai continui flussi di persone, la possibilità di lasciare un segno in uno spazio che sembra non subire gli effetti degli eventi di cui è partecipe".