La città
Un nuovo volto per il Teatro Mercadante
Conclusi i lavori delle facciate esterne, via le impalcature. Ma per l'interno... si deve ancora attendere
Altamura - sabato 5 giugno 2010
12.16
Proprio in questi giorni, cittadini e visitatori potranno ammirare il "nuovo volto" del Teatro Mercadante. Finalmente le impalcature sono state tutte smontate. Ma per l'interno si deve ancora attendere. Nel frattempo proponiamo le immagini del rinnovato Teatro, in modo che, attraverso il web, anche i potenziali visitatori - e non solo i cittadini - possano "assaggiare" almeno la parte esterna di questo prezioso gioiello della nostra città.
Il Teatro Mercadante si definisce consorzile perché costruito grazie alle sottoscrizioni di privati cittadini. A promuoverne l'edificazione fu un Comitato - inizialmente provvisorio (1894), poi definitivo (1895) - formato da un gruppo di notabili altamurani. Del Comitato definitivo facevano parte il dott. Filippo Baldassarra (presidente), il dott. Michele Tangari (vicepresidente), Giuseppe Castelli (segretario), il farmacista Massimo Franco, il dott. Carlo Manfredi (consigliere), il fotografo Antonio Cornacchia, il dott. Lorenzo Chierico, il dott. Giacinto Moramarco e l'ingegner Vincenzo Striccoli (direttore dei lavori). Risale al 10 gennaio 1895 lo Statuto fondamentale (26 articoli più uno aggiuntivo) redatto dall'ancora provvisorio Comitato. Nell'articolo 1 si legge che obiettivo del Comitato provvisorio è "formare con pubblica sottoscrizione un Consorzio fra tutti i cittadini allo scopo di edificare il detto Teatro Consorzile". Ogni singolo cittadino, in base alle proprie possibilità, avrebbe potuto versare una certa somma. Fra i soci del Consorzio, figurava anche il Comune di Altamura, che aveva concesso gratuitamente il suolo (valutato, all'epoca, 800 lire). Dopo soli due mesi furono raccolte 40mila lire, una cifra ingente all'epoca. Secondo la quota versata, si acquisiva il diritto di proprietà per palchi, poltrone e sedie. La quota più consistente fu di 1000 lire (1050 lire nel caso dell'altamurano Francesco Casiello).
Il 25 marzo 1895 fu collocata la prima pietra del Teatro, innalzato per "onorare la memoria dell'illustre concittadino Francesco Saverio Mercadante, nel decimo centenario della sua nascita, e per alleviare col lavoro la miseria degli operai, disoccupati per l'ostinata crisi economica dominante. Nel porre le basi di questo edificio arrise agli Altamurani la speranza che, col volgere degli anni, i posteri avrebbero sacro rispetto e gelosa cura di questo monumento, il quale, con la sua muta ma significante eloquenza, varrà ad ispirare nell'animo loro gli alti ideali da cui esso ebbe origine: il culto dell'Arte e la Carità cittadina". Parole riportate sulla pergamena collocata nel cavo dove fu posta la prima pietra. Nel 1895 era stato bandito il concorso per la progettazione del nuovo Teatro. Furono scelti i progetti di tre ingegneri altamurani, De Nora, Miglionico e Striccolti. Fu approvato il progetto di Striccoli, che non mancò di suscitare perplessità a causa della scelta dell'ubicazione, Largo Panettieri, "decentrata rispetto al nucleo storico della città". Striccoli, in una relazione letta in Consiglio comunale il 15 gennaio 1895, sosteneva che la centralità "deve essere considerata non in modo assoluto, limitato all'oggi, ma in relazione allo sviluppo, che una piccola città come la nostra, topograficamente tende a prendere (...). Si pensi inoltre che un sito diventa centrale appunto col contenere degli edifizii pubblici, ove tutti sono costretti ad accorrere per necessità o per diletto; la centralità, se non esiste, si crea e, se non si crea, non esisterà giammai". Il progetto di Striccoli, per il quale l'ingegnere non accettò nessun compenso, fu approvato e, con verbale del 17 marzo 1895, l'appalto dei lavori andò al costruttore Nicola Natale, coadiuvato da Michele Bolognese. Il teatro, sebbene incompleto nella facciata esterna, fu inaugurato il 17 settembre 1895, esattamente sei mesi dopo il posizionamento della prima pietra, nel giorno dell'anniversario di nascita di Mercadante. In quell'occasione fu eseguita la Vestale dello stesso Saverio Mercadante. L'esterno del Teatro era ad un solo piano (rispetto ai due attuali) e tale rimase fino alla ristrutturazione del 1956 ad opera dell'ingegner Francesco Berloco.
Nel 1892, fra via dei Mille e via Giacomo Tritto, longitudinalmente rispetto alla sala del Teatro, fu avviata l'attività di una pizzeria dalla quale, tramite la cucina, si può accedere alla platea, in prossimità della ribalta (parte anteriore del palcoscenico). Il Teatro Mercadante è chiuso dal 1990. Nel 2005, il Tribunale di Altamura aveva dato ragione al Comune di Altamura in un contenzioso con il Consorzio Teatro Mercadante. Con sentenza n. 53 del 2005 del giudice monocratico Emma Manzionna, in sede civile, era stato accolto il ricorso presentato nel marzo 2001 dall'amministrazione comunale che chiedeva di annullare le modifiche apportate nel 1993 allo Statuto del Consorzio Teatro Mercadante. Il Comune aveva presentato l'istanza in qualità di componente dello stesso Consorzio. Con la modifica apportata nel 1993, i componenti del Consorzio si attribuirono la proprietà esclusiva del Teatro Mercadante. Originariamente, invece, avevano solo un diritto di palco o di poltrona.
A giugno 2009, inoltre, il Tribunale di Altamura ha dato ragione alla Pizzeria Mercadante (adiacente, appunto al Teatro) nella causa aperta tra Consorzio e pizzeria, a cui è stato riconosciuto il diritto, per contratto di locazione, a restare fino al 31 dicembre 2012. Questo perché, nel 2000, Consorzio e pizzeria firmarono un atto sottoposto, poi, ad interpretazioni diverse. Secondo il Consorzio, la pizzeria avrebbe dovuto lasciare l'area già alla fine del 2004. Per la ditta, invece, il contratto di affitto sarebbe scaduto nel 2006, ma, nel frattempo, è stato rinnovato per altri sei anni. Ecco il motivo per cui i lavori interni vanno a rilento.
Il Teatro Mercadante si definisce consorzile perché costruito grazie alle sottoscrizioni di privati cittadini. A promuoverne l'edificazione fu un Comitato - inizialmente provvisorio (1894), poi definitivo (1895) - formato da un gruppo di notabili altamurani. Del Comitato definitivo facevano parte il dott. Filippo Baldassarra (presidente), il dott. Michele Tangari (vicepresidente), Giuseppe Castelli (segretario), il farmacista Massimo Franco, il dott. Carlo Manfredi (consigliere), il fotografo Antonio Cornacchia, il dott. Lorenzo Chierico, il dott. Giacinto Moramarco e l'ingegner Vincenzo Striccoli (direttore dei lavori). Risale al 10 gennaio 1895 lo Statuto fondamentale (26 articoli più uno aggiuntivo) redatto dall'ancora provvisorio Comitato. Nell'articolo 1 si legge che obiettivo del Comitato provvisorio è "formare con pubblica sottoscrizione un Consorzio fra tutti i cittadini allo scopo di edificare il detto Teatro Consorzile". Ogni singolo cittadino, in base alle proprie possibilità, avrebbe potuto versare una certa somma. Fra i soci del Consorzio, figurava anche il Comune di Altamura, che aveva concesso gratuitamente il suolo (valutato, all'epoca, 800 lire). Dopo soli due mesi furono raccolte 40mila lire, una cifra ingente all'epoca. Secondo la quota versata, si acquisiva il diritto di proprietà per palchi, poltrone e sedie. La quota più consistente fu di 1000 lire (1050 lire nel caso dell'altamurano Francesco Casiello).
Il 25 marzo 1895 fu collocata la prima pietra del Teatro, innalzato per "onorare la memoria dell'illustre concittadino Francesco Saverio Mercadante, nel decimo centenario della sua nascita, e per alleviare col lavoro la miseria degli operai, disoccupati per l'ostinata crisi economica dominante. Nel porre le basi di questo edificio arrise agli Altamurani la speranza che, col volgere degli anni, i posteri avrebbero sacro rispetto e gelosa cura di questo monumento, il quale, con la sua muta ma significante eloquenza, varrà ad ispirare nell'animo loro gli alti ideali da cui esso ebbe origine: il culto dell'Arte e la Carità cittadina". Parole riportate sulla pergamena collocata nel cavo dove fu posta la prima pietra. Nel 1895 era stato bandito il concorso per la progettazione del nuovo Teatro. Furono scelti i progetti di tre ingegneri altamurani, De Nora, Miglionico e Striccolti. Fu approvato il progetto di Striccoli, che non mancò di suscitare perplessità a causa della scelta dell'ubicazione, Largo Panettieri, "decentrata rispetto al nucleo storico della città". Striccoli, in una relazione letta in Consiglio comunale il 15 gennaio 1895, sosteneva che la centralità "deve essere considerata non in modo assoluto, limitato all'oggi, ma in relazione allo sviluppo, che una piccola città come la nostra, topograficamente tende a prendere (...). Si pensi inoltre che un sito diventa centrale appunto col contenere degli edifizii pubblici, ove tutti sono costretti ad accorrere per necessità o per diletto; la centralità, se non esiste, si crea e, se non si crea, non esisterà giammai". Il progetto di Striccoli, per il quale l'ingegnere non accettò nessun compenso, fu approvato e, con verbale del 17 marzo 1895, l'appalto dei lavori andò al costruttore Nicola Natale, coadiuvato da Michele Bolognese. Il teatro, sebbene incompleto nella facciata esterna, fu inaugurato il 17 settembre 1895, esattamente sei mesi dopo il posizionamento della prima pietra, nel giorno dell'anniversario di nascita di Mercadante. In quell'occasione fu eseguita la Vestale dello stesso Saverio Mercadante. L'esterno del Teatro era ad un solo piano (rispetto ai due attuali) e tale rimase fino alla ristrutturazione del 1956 ad opera dell'ingegner Francesco Berloco.
Nel 1892, fra via dei Mille e via Giacomo Tritto, longitudinalmente rispetto alla sala del Teatro, fu avviata l'attività di una pizzeria dalla quale, tramite la cucina, si può accedere alla platea, in prossimità della ribalta (parte anteriore del palcoscenico). Il Teatro Mercadante è chiuso dal 1990. Nel 2005, il Tribunale di Altamura aveva dato ragione al Comune di Altamura in un contenzioso con il Consorzio Teatro Mercadante. Con sentenza n. 53 del 2005 del giudice monocratico Emma Manzionna, in sede civile, era stato accolto il ricorso presentato nel marzo 2001 dall'amministrazione comunale che chiedeva di annullare le modifiche apportate nel 1993 allo Statuto del Consorzio Teatro Mercadante. Il Comune aveva presentato l'istanza in qualità di componente dello stesso Consorzio. Con la modifica apportata nel 1993, i componenti del Consorzio si attribuirono la proprietà esclusiva del Teatro Mercadante. Originariamente, invece, avevano solo un diritto di palco o di poltrona.
A giugno 2009, inoltre, il Tribunale di Altamura ha dato ragione alla Pizzeria Mercadante (adiacente, appunto al Teatro) nella causa aperta tra Consorzio e pizzeria, a cui è stato riconosciuto il diritto, per contratto di locazione, a restare fino al 31 dicembre 2012. Questo perché, nel 2000, Consorzio e pizzeria firmarono un atto sottoposto, poi, ad interpretazioni diverse. Secondo il Consorzio, la pizzeria avrebbe dovuto lasciare l'area già alla fine del 2004. Per la ditta, invece, il contratto di affitto sarebbe scaduto nel 2006, ma, nel frattempo, è stato rinnovato per altri sei anni. Ecco il motivo per cui i lavori interni vanno a rilento.