Ospedale e sanità
Un'altra donazione di organi all'Ospedale della Murgia
Grazie al sì dei familiari di una donna saranno salvate altre vite
Altamura - venerdì 15 novembre 2024
16.07
Una giornata importante per la sanità murgiana. Grazie alla donazione di organi espressa dalla famiglia di una donna anziana che è deceduta per un male improvviso, all'ospedale della Murgia nella notte è stato effettuato un prelievo multiorgano.
Sono stati donati fegato, reni e cornee. Questa è la seconda donazione che riguarda l'Ospedale della Murgia: a novembre era stato prelevato un fegato mentre quella di oggi è la prima che riguarda più organi.
Dopo il dramma della morte della donna, i familiari hanno voluto fare un forte gesto di generosità consentendo la donazione di organi che serviranno a salvare altre vite. Il "sì" ha dato il via alla lunga e complessa procedura, che ogni volta può arrivare a coinvolgere sino a 200 operatori sanitari, prima con la constatazione di morte cerebrale e poi con le attività di prelievo e valutazione di compatibilità degli organi ai fini del trapianto.
Dalla donazione al trapianto sono davvero tante le professionalità impegnate sul campo, in sala operatoria e fuori, a partire dall'unità operativa di Anestesia e Rianimazione del "Perinei" diretta da Sante Popolizio e dal team di Rianimazione guidato da Domenico Gaudio che è anche coordinatore di presidio per la donazione e i trapianti. Una "macchina" della solidarietà che in una intensa giornata ha visto la partecipazione, a diverso titolo, della Direzione medica di presidio, del Laboratorio analisi, del Coordinamento aziendale della donazione e del Coordinamento Regionale Trapianti (guidato da Loreto Gesualdo), così come delle diverse équipe chirurgiche che hanno prelevato il fegato (Napoli), i reni (Policlinico di Bari) e, per le cornee, l'équipe di Oculistica dell'Ospedale della Murgia diretta da Vito Primavera.
Sono stati donati fegato, reni e cornee. Questa è la seconda donazione che riguarda l'Ospedale della Murgia: a novembre era stato prelevato un fegato mentre quella di oggi è la prima che riguarda più organi.
Dopo il dramma della morte della donna, i familiari hanno voluto fare un forte gesto di generosità consentendo la donazione di organi che serviranno a salvare altre vite. Il "sì" ha dato il via alla lunga e complessa procedura, che ogni volta può arrivare a coinvolgere sino a 200 operatori sanitari, prima con la constatazione di morte cerebrale e poi con le attività di prelievo e valutazione di compatibilità degli organi ai fini del trapianto.
Dalla donazione al trapianto sono davvero tante le professionalità impegnate sul campo, in sala operatoria e fuori, a partire dall'unità operativa di Anestesia e Rianimazione del "Perinei" diretta da Sante Popolizio e dal team di Rianimazione guidato da Domenico Gaudio che è anche coordinatore di presidio per la donazione e i trapianti. Una "macchina" della solidarietà che in una intensa giornata ha visto la partecipazione, a diverso titolo, della Direzione medica di presidio, del Laboratorio analisi, del Coordinamento aziendale della donazione e del Coordinamento Regionale Trapianti (guidato da Loreto Gesualdo), così come delle diverse équipe chirurgiche che hanno prelevato il fegato (Napoli), i reni (Policlinico di Bari) e, per le cornee, l'équipe di Oculistica dell'Ospedale della Murgia diretta da Vito Primavera.