La città
Tutto pronto per l'inaugurazione della Rete Museale
Al Museo Archeologico un'intera sezione dedicata al Paleolitico e all'Uomo di Altamura
Altamura - martedì 28 marzo 2017
11.57
Il 30 marzo 2017 alle ore 18:00 presso il Teatro Mercadante di Altamura si inaugura la Rete museale "Uomo di Altamura", finanziata con fondi del Programma operativo FESR 2007-2013 della Regione Puglia, a cura del Comune di Altamura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Bari e Polo museale della Puglia - MIBACT.
La Rete museale ruota intorno alla scoperta nel 1993, nella Grotta di Lamalunga, di uno scheletro umano, che per caratteristiche morfologiche e paleogenetiche è risultato appartenere alla specie Homo Neanderthalensis. La datazione ottenuta con il metodo Uranio Thorio colloca l'Uomo di Altamura in una fascia cronologica prossima ai 150.000 anni.
La Rete museale è articolata su tre sedi, Centro visite di Lamalunga, nei pressi della grotta omonima, Palazzo Baldassarre, nel centro cittadino, e Museo Nazionale Archeologico di Altamura- Polo museale della Puglia, con la nuova sezione dedicata al Paleolitico della Puglia, con un focus sui risultati delle ultime ricerche sull'Uomo di Altamura.
Il Museo Nazionale Archeologico di Altamura si arricchisce ora della nuova esposizione al secondo piano, dedicata al Paleolitico della Puglia, regione chiave per la comprensione delle dinamiche di sviluppo del Paleolitico in Italia, data la quantità di siti archeologici con serie stratigrafiche complete, avvalorata da ricerche importanti e sistematiche.
L'esposizione è stata curata da Francesca Radina per la Soprintendenza e da Anna Maria Ronchitelli del Dipartimento di Scienze fisiche, ambientali e della Terra dell'Università di Siena, ricercatrici da anni impegnate sul territorio pugliese, che hanno coordinato un gruppo di ricercatori e collaboratori a vario titolo.
Nell'ambito della Rete museale risalire ai tempi che videro la presenza nell'odierno territorio dell'Alta Murgia del genere Homo neanderthalensis, con gli aspetti culturali propri del Paleolitico Medio, è uno degli obiettivi della nuova esposizione.
Unica nel panorama regionale, attraverso un viaggio nel tempo, la sezione dedicata al Paleolitico della Puglia propone al visitatore con taglio agevole e didattico, integrato da video e filmati, una panoramica sintetica delle trasformazioni ambientali, culturali e tecnologiche a partire da oltre un milione di anni fino allo sviluppo delle prime forme complesse di espressione simbolica e artistica del Paleolitico Superiore (20.000 anni fa).
Filmati e rilievi della grotta, anche 3D, uno spazio che ne ricostruisce le suggestioni interne, il rilievo 3D del cranio dell'Uomo e la ricostruzione del modello che ne è derivata, e, non ultimo il modello iperrealistico completo dell'Uomo di Altamura dei paleoartisti Kennis & Kennis, costituiscono alcuni dei maggiori motivi di attrazione del Museo.
Non resta che attendere il prossimo giovedì per conoscere questo immenso tesoro.
La Rete museale ruota intorno alla scoperta nel 1993, nella Grotta di Lamalunga, di uno scheletro umano, che per caratteristiche morfologiche e paleogenetiche è risultato appartenere alla specie Homo Neanderthalensis. La datazione ottenuta con il metodo Uranio Thorio colloca l'Uomo di Altamura in una fascia cronologica prossima ai 150.000 anni.
La Rete museale è articolata su tre sedi, Centro visite di Lamalunga, nei pressi della grotta omonima, Palazzo Baldassarre, nel centro cittadino, e Museo Nazionale Archeologico di Altamura- Polo museale della Puglia, con la nuova sezione dedicata al Paleolitico della Puglia, con un focus sui risultati delle ultime ricerche sull'Uomo di Altamura.
Il Museo Nazionale Archeologico di Altamura si arricchisce ora della nuova esposizione al secondo piano, dedicata al Paleolitico della Puglia, regione chiave per la comprensione delle dinamiche di sviluppo del Paleolitico in Italia, data la quantità di siti archeologici con serie stratigrafiche complete, avvalorata da ricerche importanti e sistematiche.
L'esposizione è stata curata da Francesca Radina per la Soprintendenza e da Anna Maria Ronchitelli del Dipartimento di Scienze fisiche, ambientali e della Terra dell'Università di Siena, ricercatrici da anni impegnate sul territorio pugliese, che hanno coordinato un gruppo di ricercatori e collaboratori a vario titolo.
Nell'ambito della Rete museale risalire ai tempi che videro la presenza nell'odierno territorio dell'Alta Murgia del genere Homo neanderthalensis, con gli aspetti culturali propri del Paleolitico Medio, è uno degli obiettivi della nuova esposizione.
Unica nel panorama regionale, attraverso un viaggio nel tempo, la sezione dedicata al Paleolitico della Puglia propone al visitatore con taglio agevole e didattico, integrato da video e filmati, una panoramica sintetica delle trasformazioni ambientali, culturali e tecnologiche a partire da oltre un milione di anni fino allo sviluppo delle prime forme complesse di espressione simbolica e artistica del Paleolitico Superiore (20.000 anni fa).
Filmati e rilievi della grotta, anche 3D, uno spazio che ne ricostruisce le suggestioni interne, il rilievo 3D del cranio dell'Uomo e la ricostruzione del modello che ne è derivata, e, non ultimo il modello iperrealistico completo dell'Uomo di Altamura dei paleoartisti Kennis & Kennis, costituiscono alcuni dei maggiori motivi di attrazione del Museo.
Non resta che attendere il prossimo giovedì per conoscere questo immenso tesoro.