Territorio
Tumori, Puglia ultima in Italia per mortalità
I dati forniti da un'inchiesta Arpa e Ares. La Regione prepara una legge per la tutele della salute
Altamura - sabato 7 aprile 2012
A tranquillizzare i pugliesi arriva un documento diffuso da Arpa e Ares secondo cui la Puglia è la regione con il tasso di mortalità per tumori più basso d'Italia.
Secondo alcuni indicatori provenienti dal database sul sistema sanitario dell'Istat «Health for all», nell'ambito del lavoro scientifico condotto dalle due agenzie della Regione e dal Registro Tumori Puglia (in collaborazione con l'Istituto Nazionale Tumori di Milano) sulle stime del carico di malattia neoplastica in Puglia fino al 2015, emerge come la Puglia sia la regione italiana con il tasso di mortalità grezzo più basso del Paese, con un valore di 83,7 per 1000 abitanti rispetto alla media nazionale di 94,6 (dati 2008). La regione mostra anche dati relativi all'aspettativa di vita alla nascita migliori rispetto alla media, in particolare per il sesso maschile. È importante considerare - riporta la nota regionale- che nel 2004 la Puglia si collocava al nono posto, mentre nel 2009 si collocava al secondo posto, dopo il Trentino Alto-Adige. Mentre i dati grezzi sono influenzati dalla diversa distribuzione d'età delle popolazioni delle varie regioni, i tassi standardizzati, che consentono confronti omogenei, indicano che nel 2008, per quanto riguarda i maschi, la Puglia si collocava al settimo posto. Va inoltre rilevato che i tassi di mortalità per classi di età dal 2004 al 2009 evidenziano una discesa particolarmente sensibile nei maschi, a partire dalla quarta decade d'età.
Il tasso di persone che ha riportato di avere un tumore nel periodo 2004-2005 è inferiore al dato italiano, così come la percentuale di soggetti che consuma droghe. Sono invece più elevate le percentuali di fumatori di sesso maschile (ma non di sesso femminile) e di persone in sovrappeso in entrambi i sessi. I dati forniscono importanti informazioni per la valutazione comparativa dello stato di salute della popolazione pugliese rispetto ai valori nazionali e indicazioni per la definizione delle priorità di intervento delle strategie di prevenzione a livello individuale e collettivo.
Questi dati, insieme ai risultati del lavoro del Registro Tumori Puglia, ormai attivo in tutte le Asl pugliesi, e ai dati epidemiologici prodotti dalle istituzioni del sistema sanitario regionale, potranno contribuire - continua la nota - all'elaborazione delle direttrici di una programmazione sanitaria che sia pienamente rispondente ai bisogni di salute della popolazione. Intanto, il consiglio regionale ha dato il primo via libera dalla commissione Ambiente (quello definitivo ci sarà il 18) sulla proposta di legge «Norme a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate ad elevato rischio ambientale». Una norma con cui si determinerebbe la riduzione dei carichi inquinanti, con un conseguente miglioramento delle patologie riscontrate dall'inchiesta.
Secondo alcuni indicatori provenienti dal database sul sistema sanitario dell'Istat «Health for all», nell'ambito del lavoro scientifico condotto dalle due agenzie della Regione e dal Registro Tumori Puglia (in collaborazione con l'Istituto Nazionale Tumori di Milano) sulle stime del carico di malattia neoplastica in Puglia fino al 2015, emerge come la Puglia sia la regione italiana con il tasso di mortalità grezzo più basso del Paese, con un valore di 83,7 per 1000 abitanti rispetto alla media nazionale di 94,6 (dati 2008). La regione mostra anche dati relativi all'aspettativa di vita alla nascita migliori rispetto alla media, in particolare per il sesso maschile. È importante considerare - riporta la nota regionale- che nel 2004 la Puglia si collocava al nono posto, mentre nel 2009 si collocava al secondo posto, dopo il Trentino Alto-Adige. Mentre i dati grezzi sono influenzati dalla diversa distribuzione d'età delle popolazioni delle varie regioni, i tassi standardizzati, che consentono confronti omogenei, indicano che nel 2008, per quanto riguarda i maschi, la Puglia si collocava al settimo posto. Va inoltre rilevato che i tassi di mortalità per classi di età dal 2004 al 2009 evidenziano una discesa particolarmente sensibile nei maschi, a partire dalla quarta decade d'età.
Il tasso di persone che ha riportato di avere un tumore nel periodo 2004-2005 è inferiore al dato italiano, così come la percentuale di soggetti che consuma droghe. Sono invece più elevate le percentuali di fumatori di sesso maschile (ma non di sesso femminile) e di persone in sovrappeso in entrambi i sessi. I dati forniscono importanti informazioni per la valutazione comparativa dello stato di salute della popolazione pugliese rispetto ai valori nazionali e indicazioni per la definizione delle priorità di intervento delle strategie di prevenzione a livello individuale e collettivo.
Questi dati, insieme ai risultati del lavoro del Registro Tumori Puglia, ormai attivo in tutte le Asl pugliesi, e ai dati epidemiologici prodotti dalle istituzioni del sistema sanitario regionale, potranno contribuire - continua la nota - all'elaborazione delle direttrici di una programmazione sanitaria che sia pienamente rispondente ai bisogni di salute della popolazione. Intanto, il consiglio regionale ha dato il primo via libera dalla commissione Ambiente (quello definitivo ci sarà il 18) sulla proposta di legge «Norme a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate ad elevato rischio ambientale». Una norma con cui si determinerebbe la riduzione dei carichi inquinanti, con un conseguente miglioramento delle patologie riscontrate dall'inchiesta.