Associazioni
Tumore, una parola che racchiude una galassia di cose
Le nuove frontiere dei farmaci. La difficoltà nello stabilire un legame diretto tra inquinamento e malattia
Altamura - giovedì 25 novembre 2010
08.45
Si è tenuto nella serata di lunedì 22 novembre, presso la sala 'Tommaso Fiore' dell'ex Monastero del Soccorso, l'incontro di informazione 'Attualità in oncologia: prevenzione ambientale, terapie e prospettive della ricerca in Puglia', organizzato dall'AIRC. Sono intervenuti: il prof. Giorgio Assennato, direttore generale dell'ARPA Puglia; la dott.ssa Rita Calabrese, oncologa presso l'ospedale Umberto I di Altamura; Mariella Carrieri, vicepresidente AIRC; Antonio Iervolino, responsabile AIRC per Altamura; il prof. Mariano Rocchi del dipartimento di genetica dell'Università di Bari, ricercatore AIRC. Ad introdurre gli ospiti Vinicio Coppola, giornalista de «La Gazzetta del Mezzogiorno». Presente in sala anche il sindaco di Altamura, Mario Stacca, che ha sottolineato con rammarico la scarsità dei partecipanti nonostante l'importanza dell'argomento.
Nel suo intervento prof. Giorgio Assennato ha voluto soprattutto dare un idea di quanto sia complicato stabilire un legame diretto tra una fonte di inquinamento e il numero di casi di tumore in un territorio. Molteplici sono le variabili da tenere presente, per esempio la direzione del vento, come dimostrano le misurazioni di agenti inquinanti effettuate a Taranto nell'atmosfera. La concentrazione di benzopirene nel quartiere Tamburi è pari a 1,3 nanogrammi per metrocubo d'aria. Si è calcolato che una tale concentrazione causa ogni anno due casi di tumore ai polmoni in più su un campione di 17.000 abitanti. Certamente un dato che necessita un intervento da parte delle istituzioni. Il prof. Assennato si è dilungato molto sul caso di Taranto mostrando una grande quantità di grafici, giunto ai grafici riguardanti Altamura è andato avanti velocemente affermando che gli altamurani possono stare tranquilli, cosa che ha generato un certo brusio in sala.
Mirella Carrieri ha sottolineato l'importanza delle donazioni per la ricerca ricordando il concerto organizzato dall'AIRC che si terrà lunedì 29 nella cattedrale di Altamura 'Una grande orchestra per un grande obiettivo' (per maggiori informazioni consultare l'agenda del portale). La dott.ssa Rita Calabrese nel suo intervento ha illustrato i passi avanti fatti dalla ricerca nel sintetizzare medicine sempre più tollerabili da parte dei malati, anticipando in conclusione l'argomento dell'intervento del prof. Mariano Rocchi: la nuova frontiera delle cure contro il cancro sono le terapie genetiche. Il prof Rocchi ha spiegato che gli agenti esterni e quindi gli inquinanti hanno la capacità di alterare la sequenza del DNA di una cellula, l'organismo ha molteplici meccanismi di riparo del DNA, ma vi sono malattie per le quali manca un enzima di riparo.
"L'inquinante più grosso che si è avuto nella storia della terra è l'ossigeno, l'ossigeno non è un componente normale dell'atmosfera, ma è stato accumulato pian piano dai batteri, col tempo è diventato indispensabile" ha affermato il dott. Rocchi. Dunque l'organismo ha la capacità di adattarsi alle sollecitazioni provenienti dall'esterno, naturalmente questa non può essere una speranza a breve termine per quanto riguarda il benzopirene o altri inquinanti attuali. La ricerca si sta concentrando sul raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sul DNA umano in modo tale da poter creare farmaci che intervengano sulla specifica alterazione genetica che è alla base di ogni malattia in quanto, come ha affermato il prof. Rocchi "tumore è una parola che racchiude una galassia di cose".
Nel suo intervento prof. Giorgio Assennato ha voluto soprattutto dare un idea di quanto sia complicato stabilire un legame diretto tra una fonte di inquinamento e il numero di casi di tumore in un territorio. Molteplici sono le variabili da tenere presente, per esempio la direzione del vento, come dimostrano le misurazioni di agenti inquinanti effettuate a Taranto nell'atmosfera. La concentrazione di benzopirene nel quartiere Tamburi è pari a 1,3 nanogrammi per metrocubo d'aria. Si è calcolato che una tale concentrazione causa ogni anno due casi di tumore ai polmoni in più su un campione di 17.000 abitanti. Certamente un dato che necessita un intervento da parte delle istituzioni. Il prof. Assennato si è dilungato molto sul caso di Taranto mostrando una grande quantità di grafici, giunto ai grafici riguardanti Altamura è andato avanti velocemente affermando che gli altamurani possono stare tranquilli, cosa che ha generato un certo brusio in sala.
Mirella Carrieri ha sottolineato l'importanza delle donazioni per la ricerca ricordando il concerto organizzato dall'AIRC che si terrà lunedì 29 nella cattedrale di Altamura 'Una grande orchestra per un grande obiettivo' (per maggiori informazioni consultare l'agenda del portale). La dott.ssa Rita Calabrese nel suo intervento ha illustrato i passi avanti fatti dalla ricerca nel sintetizzare medicine sempre più tollerabili da parte dei malati, anticipando in conclusione l'argomento dell'intervento del prof. Mariano Rocchi: la nuova frontiera delle cure contro il cancro sono le terapie genetiche. Il prof Rocchi ha spiegato che gli agenti esterni e quindi gli inquinanti hanno la capacità di alterare la sequenza del DNA di una cellula, l'organismo ha molteplici meccanismi di riparo del DNA, ma vi sono malattie per le quali manca un enzima di riparo.
"L'inquinante più grosso che si è avuto nella storia della terra è l'ossigeno, l'ossigeno non è un componente normale dell'atmosfera, ma è stato accumulato pian piano dai batteri, col tempo è diventato indispensabile" ha affermato il dott. Rocchi. Dunque l'organismo ha la capacità di adattarsi alle sollecitazioni provenienti dall'esterno, naturalmente questa non può essere una speranza a breve termine per quanto riguarda il benzopirene o altri inquinanti attuali. La ricerca si sta concentrando sul raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sul DNA umano in modo tale da poter creare farmaci che intervengano sulla specifica alterazione genetica che è alla base di ogni malattia in quanto, come ha affermato il prof. Rocchi "tumore è una parola che racchiude una galassia di cose".