Territorio
Trasporto pubblico locale, le Province pugliesi protestano
Strappo con la Regione Puglia sui finanziamenti al settore. Saranno garantiti i soli servizi minimi ai cittadini
Puglia - domenica 14 novembre 2010
12.30
Le sei Province pugliesi garantiranno ai cittadini i soli servizi minimi del trasporto pubblico locale, ma si dicono pronte ad inscenare una manifestazione rimettendo la delega nelle mani della Regione Puglia. E' quanto emerso nei giorni scorsi al termine della riunione dell'Upi Puglia con l'assessore ai Trasporti della Regione Puglia Guglielmo Minervini, alla quale hanno partecipato le sei Province pugliesi rappresentate dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e dall'assessore alla Viabilità e Trasporti della Provincia di Bari Lillino Labianca.
Nel corso dell'incontro è stato affrontato il tema della competenza programmatica e finanziaria dei servizi minimi del trasporto pubblico locale, attribuita dalla normativa statale in capo alla Regione, con la conseguenza che - a parere delle Province - gli oneri annualmente derivanti dalla rivalutazione dei servizi minimi non possono essere posti a carico del bilancio dell'Ente provinciale.
L'assessore Minervini ha rappresentato l'impossibilità di destinare alle Province le somme concernenti la rivalutazione dei servizi minimi, determinate in base agli indici ISTAT. A fronte di questa posizione della Regione Puglia, l'Unione delle Province Pugliesi ha invitato tutte le sei Province a garantire ai cittadini i soli servizi minimi. Le Province pugliesi, inoltre, seguiranno la via giudiziaria al fine di ottenere il riconoscimento delle spettanze determinate dalla legge e di proporre una riformulazione legislativa della legge regionale n. 18 del 2002.
Nel corso dell'incontro è stato affrontato il tema della competenza programmatica e finanziaria dei servizi minimi del trasporto pubblico locale, attribuita dalla normativa statale in capo alla Regione, con la conseguenza che - a parere delle Province - gli oneri annualmente derivanti dalla rivalutazione dei servizi minimi non possono essere posti a carico del bilancio dell'Ente provinciale.
L'assessore Minervini ha rappresentato l'impossibilità di destinare alle Province le somme concernenti la rivalutazione dei servizi minimi, determinate in base agli indici ISTAT. A fronte di questa posizione della Regione Puglia, l'Unione delle Province Pugliesi ha invitato tutte le sei Province a garantire ai cittadini i soli servizi minimi. Le Province pugliesi, inoltre, seguiranno la via giudiziaria al fine di ottenere il riconoscimento delle spettanze determinate dalla legge e di proporre una riformulazione legislativa della legge regionale n. 18 del 2002.