Cronaca
Tragedia a San Colombano al Lambro: muore 33enne altamurano
In corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di San Donato
Altamura - sabato 9 dicembre 2017
12.44
Si trovavano a San Colombano al Lambro per lavoro e alloggiavano presso un bed & breakfast in cima alla Collada, strada che conduce alla cosiddetta "collina dei milanesi", i due colleghi e amanti Marcella Ninni, 42enne di Santeramo, e Giuseppe Spinelli, 33enne di Altamura, trovato morto alle prime luci dell'alba di giovedì dai sanitari del 118, con la gola squarciata da un coccio di vetro, secondo quanto riportato da milano.corriere.it.
Secondo quanto riferito dalla donna ai carabinieri della Compagnia di San Donato, i due si trovavano nel Piacentino per questioni lavorative essendo entrambi dipendenti di un'azienda di telecomunicazioni. Nel B&B, dopo aver fatto uso di cocaina nella notte, pare sia scoppiata una burrascosa lite finita in una pozza di sangue e disperazione: Giuseppe, colto da un raptus, prende un coccio di vetro e decide di farla finita, recidendo la giugulare dopo essersi precipitato all'esterno della stanza, trascinandosi poi per decine di metri fino al giardino dove muore agonizzante al gelo. Invani per l'uomo i soccorsi del 118, deceduto pochi istanti dopo l'arrivo dei sanitari. Ciò che resta è l'appartamento a soqquadro, i mobili a pezzi e il sangue di Spinelli sparso ovunque, persino sugli abiti di Marcella Ninni, che continua a professarsi innocente.
Una versione che gli inquirenti, guidati dalla PM di Lodi Emma Vittorio, stanno verificando scrupolosamente, dal momento che di anomalie nel racconto della santermana ce ne sono diverse. Infatti non si esclude l'ipotesi di omicidio. Per chiarire la dinamica della tragedia, consumatasi nella fredda notte tra il 6 e il 7 dicembre, la Procura di Lodi ha deciso di avvalersi anche della consulenza di Yao Chen, nota anatomopatologa dell'Istituto di Medicina legale di Pavia.
Secondo quanto riferito dalla donna ai carabinieri della Compagnia di San Donato, i due si trovavano nel Piacentino per questioni lavorative essendo entrambi dipendenti di un'azienda di telecomunicazioni. Nel B&B, dopo aver fatto uso di cocaina nella notte, pare sia scoppiata una burrascosa lite finita in una pozza di sangue e disperazione: Giuseppe, colto da un raptus, prende un coccio di vetro e decide di farla finita, recidendo la giugulare dopo essersi precipitato all'esterno della stanza, trascinandosi poi per decine di metri fino al giardino dove muore agonizzante al gelo. Invani per l'uomo i soccorsi del 118, deceduto pochi istanti dopo l'arrivo dei sanitari. Ciò che resta è l'appartamento a soqquadro, i mobili a pezzi e il sangue di Spinelli sparso ovunque, persino sugli abiti di Marcella Ninni, che continua a professarsi innocente.
Una versione che gli inquirenti, guidati dalla PM di Lodi Emma Vittorio, stanno verificando scrupolosamente, dal momento che di anomalie nel racconto della santermana ce ne sono diverse. Infatti non si esclude l'ipotesi di omicidio. Per chiarire la dinamica della tragedia, consumatasi nella fredda notte tra il 6 e il 7 dicembre, la Procura di Lodi ha deciso di avvalersi anche della consulenza di Yao Chen, nota anatomopatologa dell'Istituto di Medicina legale di Pavia.