Ospedale e sanità
Lotta ai tumori, test Hpv presto anche in Puglia
Enzo Colonna interroga il presidente Michele Emiliano
Puglia - giovedì 13 settembre 2018
"Quali sono le procedure in corso e i relativi tempi previsti al fine di dare puntuale e rapida attuazione alle strategie e agli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Prevenzione, con particolare riguardo all'introduzione del modello basato sul test primario HPV-DNA per lo screening dei tumori del collo dell'utero".
Questa una delle ultime interrogazioni depositate dal consigliere regionale Enzo Colonna e rivolte al governatore Michele Emiliano in qualità di assessore alla sanità.
Dopo oltre 70 anni, l'utilizzo del Pap Test come primo screening per individuare lesioni precancerose al collo dell'utero sta lasciando il posto al Test Hpv, un esame ancora poco noto e in grado di individuare in modo molto precoce la presenza del Papilloma Virus Humano. Già realtà in 6 regioni italiane del Centro Nord, l'utilizzo del Test Hpv dovrebbe andare a regime entro il 2020 a livello nazionale, mentre il Pap Test resta consigliato in seconda battuta, per approfondire eventuali casi di positività. L'Hpv o papilloma virus è molto diffuso nella popolazione, si trasmette per via sessuale e la maggior parte delle persone ne è portatrice senza saperlo. Alcuni tipi di HPV possono portare all'insorgenza del tumore del collo dell'utero e il nuovo test è in grado di individuarne la presenza prima ancora che si presentino modificazioni visibili al Pap test. Ma si effettua nello stesso modo di quest'ultimo, ovvero tramite prelievo di un campione di cellule dalla cervice uterina.
Secondo il Piano Nazionale Prevenzione 2014-18 del Ministero della Salute, entro il 2018 tutte le regioni avrebbero dovuto prevedere il Test Hpv come screening primario per donne tra 30 e 64 anni ma ad oogi solo sei regioni hanno dato piena attuazione al Piano.
"Negli ultimi mesi – aggiunge il consigliere Colonna - si è avuto notizia di alcune iniziative in corso, da parte delle strutture competenti della Regione Puglia, finalizzate a dar seguito, nel territorio regionale, alle previsioni del Piano nazionale relative all'introduzione test HPV".
Ora però il consigliere vuole vederci chiaro per capire secondo qauli tempi e modalità il nuovo esame di screening sarà messo a regime nel sistema sanitario regionale.
Questa una delle ultime interrogazioni depositate dal consigliere regionale Enzo Colonna e rivolte al governatore Michele Emiliano in qualità di assessore alla sanità.
Dopo oltre 70 anni, l'utilizzo del Pap Test come primo screening per individuare lesioni precancerose al collo dell'utero sta lasciando il posto al Test Hpv, un esame ancora poco noto e in grado di individuare in modo molto precoce la presenza del Papilloma Virus Humano. Già realtà in 6 regioni italiane del Centro Nord, l'utilizzo del Test Hpv dovrebbe andare a regime entro il 2020 a livello nazionale, mentre il Pap Test resta consigliato in seconda battuta, per approfondire eventuali casi di positività. L'Hpv o papilloma virus è molto diffuso nella popolazione, si trasmette per via sessuale e la maggior parte delle persone ne è portatrice senza saperlo. Alcuni tipi di HPV possono portare all'insorgenza del tumore del collo dell'utero e il nuovo test è in grado di individuarne la presenza prima ancora che si presentino modificazioni visibili al Pap test. Ma si effettua nello stesso modo di quest'ultimo, ovvero tramite prelievo di un campione di cellule dalla cervice uterina.
Secondo il Piano Nazionale Prevenzione 2014-18 del Ministero della Salute, entro il 2018 tutte le regioni avrebbero dovuto prevedere il Test Hpv come screening primario per donne tra 30 e 64 anni ma ad oogi solo sei regioni hanno dato piena attuazione al Piano.
"Negli ultimi mesi – aggiunge il consigliere Colonna - si è avuto notizia di alcune iniziative in corso, da parte delle strutture competenti della Regione Puglia, finalizzate a dar seguito, nel territorio regionale, alle previsioni del Piano nazionale relative all'introduzione test HPV".
Ora però il consigliere vuole vederci chiaro per capire secondo qauli tempi e modalità il nuovo esame di screening sarà messo a regime nel sistema sanitario regionale.