Territorio
Terza settimana dell'intelligenza artificiale
Un progetto "made in Altamura"
Altamura - giovedì 28 aprile 2022
8.43
Fa tris il progetto "made in Altamura" di divulgazione sull'intelligenza artificiale. Materia ancora poco conosciuta ai più, vista come qualcosa di lontano e immateriale eppure già presente nei processi produttivi e negli oggetti che sempre di più popolano le case e gli uffici. Dal 9 al 13 maggio si terrà la "AI Week - settimana italiana dell'intelligenza artificiale", organizzata da Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti.
Le prime due edizioni hanno raccolto il favore di più di 10.000 partecipanti e 75 relatori ed esperti. L'evento si terrà esclusivamente online. Appuntamenti specializzati che sono dedicati ad aziende, manager, imprenditori, liberi professionisti, senza confini tra regioni, che vogliono approfondire e studiare possibilità di sviluppo.
I due organizzatori hanno creato un appuntamento diventato annuale che mette direttamente a confronto gli esperti e divulga i casi di successo o di utilizzo dell'intelligenza artificiale. L'edizione 2022 conta presenze di rilievo: Luciano Floridi, ordinario di filosofia ed etica dell'informazione presso l'Oxford Internet Institute dell'Università di Oxford, dove è direttore del Digital Ethics Lab, nonché professore di Sociologia della comunicazione presso l'Università di Bologna; Federico Faggin, inventore e imprenditore italiano naturalizzato statunitense, capo progetto dell'Intel 4004 e responsabile dello sviluppo dei microprocessori 8008, 4040 e 8080 e delle relative architetture; Massimo Chiriatti, chief technical & innovation officer di Lenovo; Barbara Cominelli, amministratore delegato di Jll Italy; Alessio Lorusso, amministratore e fondatore della barese Roboze.
<>, è stata l'intuizione iniziale da cui è nato il progetto <> (iaspiegatasemplice.it). Intorno ad esso si è creata una comunità di imprenditori, dirigenti, studenti curiosi di comprendere le potenzialità e le applicazioni pratiche dell'intelligenza artificiale all'interno delle loro aziende. "Siamo molto soddisfatti - dicono Fiore e Viscanti - che la nostra idea di partenza si sia sviluppata e sia seguita con tanto interesse e partecipazione".
In parallelo si tiene il premio John McCarthy, alla seconda edizione, a cui possono essere candidate le ricerche del 2021 - scientifiche, universitarie, nei centri di ricerca - di tipo innovativo, con protagonisti giovani ricercatori under 35.
L'anno scorso il premio è stato assegnato a Matteo Fabbri, ricercatore all'Università di Modena. La sua "invenzione" è stata chiaramente ispirata dall'emergenza Covid-19. Ha presentato il progetto di un sensore che grazie a un sistema di calcolo è in grado di evitare assembramenti facendo rispettare il distanziamento interpersonale nei luoghi pubblici e privati.
Le prime due edizioni hanno raccolto il favore di più di 10.000 partecipanti e 75 relatori ed esperti. L'evento si terrà esclusivamente online. Appuntamenti specializzati che sono dedicati ad aziende, manager, imprenditori, liberi professionisti, senza confini tra regioni, che vogliono approfondire e studiare possibilità di sviluppo.
I due organizzatori hanno creato un appuntamento diventato annuale che mette direttamente a confronto gli esperti e divulga i casi di successo o di utilizzo dell'intelligenza artificiale. L'edizione 2022 conta presenze di rilievo: Luciano Floridi, ordinario di filosofia ed etica dell'informazione presso l'Oxford Internet Institute dell'Università di Oxford, dove è direttore del Digital Ethics Lab, nonché professore di Sociologia della comunicazione presso l'Università di Bologna; Federico Faggin, inventore e imprenditore italiano naturalizzato statunitense, capo progetto dell'Intel 4004 e responsabile dello sviluppo dei microprocessori 8008, 4040 e 8080 e delle relative architetture; Massimo Chiriatti, chief technical & innovation officer di Lenovo; Barbara Cominelli, amministratore delegato di Jll Italy; Alessio Lorusso, amministratore e fondatore della barese Roboze.
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In parallelo si tiene il premio John McCarthy, alla seconda edizione, a cui possono essere candidate le ricerche del 2021 - scientifiche, universitarie, nei centri di ricerca - di tipo innovativo, con protagonisti giovani ricercatori under 35.
L'anno scorso il premio è stato assegnato a Matteo Fabbri, ricercatore all'Università di Modena. La sua "invenzione" è stata chiaramente ispirata dall'emergenza Covid-19. Ha presentato il progetto di un sensore che grazie a un sistema di calcolo è in grado di evitare assembramenti facendo rispettare il distanziamento interpersonale nei luoghi pubblici e privati.