Eventi e cultura
Teatro per il Sociale, lettera dal Rwanda…
La compagnia altamurana ha raccolto 5.000 euro con il suo ultimo spettacolo
Altamura - mercoledì 28 aprile 2010
Nessuna testimonianza può essere più concreta di quella vissuta direttamente. Ecco perché AltamuraLife ha deciso di pubblicare la seguente lettera.
Carissimi amici del Teatro per il Sociale,
di ritorno dal Rwanda vi porto i più cari saluti e i più sinceri ringraziamenti da parte di Mons. Mubiligi per tutto quanto state facendo per la sua comunità. Si scusa di non essere lui a scrivere direttamente, ma è un periodo veramente intenso e difficile per lui, così, anziché rimandare ancora una volta, mi ha dato tutte le informazioni necessarie e mi ha chiesto, una volta in Italia, di inviarvi una piccola relazione.
Prima di tutto mi piace contestualizzare il lavoro della sua comunità. E', quello gestito da lui, un centro "un po' anomalo" rispetto ad altre realtà presenti in Rwanda. E', fondamentalmente, un luogo di incontro e di riflessione dove, più che l'azione, è posta al centro la capacità di analisi di quanto è successo e sta succedendo in Rwanda. E' questo un lavoro fondamentale perchè crea le basi per poter affrontare alla radice tutta una serie di complessità che ancora il Rwanda sta vivendo.
Vescovi, ministri, ma anche persone comuni trovano, all'interno del centro, un momento di condivisione e ragionamento che può portare ad aprire nuove prospettive per la vita di molti. E' anche un luogo di grande spiritualità. Quella spiritualità lontana dal folklore ma viva e vera. Quella spiritualità che aiuta (anche chi non vive all'interno della Chiesa) ad andare avanti, a pensare e a lavorare per il prossimo, per l'altro.
Ma un luogo così pone anche molti problemi pratici. Tra questi, il problema dell'acqua. L'acqua in Rwanda è molto cara e talvolta difficile da avere. Grossa parte di quanto da voi donato è servito proprio per questo. Dapprima si è fatto un tentativo per poter prelevare l'acqua attraverso la creazione di un pozzo. Alcuni esperti avevano garantito che, in un luogo all'interno del giardino del centro, anche se molto in profondità, c'era dell'acqua. Si è quindi incaricata una compagnia attrezzata per questo che, con macchinari appositi, ha iniziato il lavoro. Purtroppo, l'acqua non è stata trovata. E i costi sono stati vicini ai 4.000,00 euro.
Si è pensato, così, di canalizzare tutti i tetti della struttura, così da recuperare l'acqua piovana. A tal fine sono state create due cisterne sotterranee che recuperano tutta l'acqua e poi, attraverso una pompa, la fanno salire in un serbatoio sul tetto. Questo lavoro di canalizzazione, cisterne e pompe, è costato circa 18.000,00 dollari. Purtroppo, però, l'acqua piovana non è sufficiente per i bisogni delle molte e molte persone che frequentano il centro. Così si è pensato ad una cisterna in muratura per immagazzinare acqua dalla rete idrica locale, quando l'acqua c'è. E ci si sta attivando per creare altre gronde su una nova struttura in costruzione che, attraverso tubi e pompa, possa raccogliere in un'altra cisterna altra acqua piovana. Pensiamo che questo lavoro possa costare circa 8.000,00 dollari.
Ma altre importanti iniziative sta intraprendendo il centro. Sta partendo un progetto con 43 donne sole, con figli, alcune malate di AIDS, che intendiamo aiutare nella realizzazione di una cooperativa che possa permettere a queste donne di poter ottenere l'autorizzazione alla vendita di prodotti ortofrutticoli all'interno dei mercati di Kigali. E' un progetto difficile, che richiede grosso accompagnamento, ma che potrà essere speranza di vita per molti. Prosegue l'aiuto del centro, sotto forma di borse di studio, per ragazzi e ragazze che non possono frequentare la scuola. Prosegue da parte del centro l'aiuto ai progetti di scuole e asili dell'associazione Variopinto. E tutto questo grazie anche a voi e al vostro aiuto. Questa è una prima piccola e semplice presentazione nella speranza di incontrarci.
Ancora grazie.
Paolo.
La compagnia altamurana Teatro per il Sociale, grazie all'ultima commedia "La Gnostre d'umbirne", ha destinato al progetto creazione pompa per conduttura acqua in Rwanda (costo totale euro 20.000,00), la somma mancante di euro 5.000,00.
Carissimi amici del Teatro per il Sociale,
di ritorno dal Rwanda vi porto i più cari saluti e i più sinceri ringraziamenti da parte di Mons. Mubiligi per tutto quanto state facendo per la sua comunità. Si scusa di non essere lui a scrivere direttamente, ma è un periodo veramente intenso e difficile per lui, così, anziché rimandare ancora una volta, mi ha dato tutte le informazioni necessarie e mi ha chiesto, una volta in Italia, di inviarvi una piccola relazione.
Prima di tutto mi piace contestualizzare il lavoro della sua comunità. E', quello gestito da lui, un centro "un po' anomalo" rispetto ad altre realtà presenti in Rwanda. E', fondamentalmente, un luogo di incontro e di riflessione dove, più che l'azione, è posta al centro la capacità di analisi di quanto è successo e sta succedendo in Rwanda. E' questo un lavoro fondamentale perchè crea le basi per poter affrontare alla radice tutta una serie di complessità che ancora il Rwanda sta vivendo.
Vescovi, ministri, ma anche persone comuni trovano, all'interno del centro, un momento di condivisione e ragionamento che può portare ad aprire nuove prospettive per la vita di molti. E' anche un luogo di grande spiritualità. Quella spiritualità lontana dal folklore ma viva e vera. Quella spiritualità che aiuta (anche chi non vive all'interno della Chiesa) ad andare avanti, a pensare e a lavorare per il prossimo, per l'altro.
Ma un luogo così pone anche molti problemi pratici. Tra questi, il problema dell'acqua. L'acqua in Rwanda è molto cara e talvolta difficile da avere. Grossa parte di quanto da voi donato è servito proprio per questo. Dapprima si è fatto un tentativo per poter prelevare l'acqua attraverso la creazione di un pozzo. Alcuni esperti avevano garantito che, in un luogo all'interno del giardino del centro, anche se molto in profondità, c'era dell'acqua. Si è quindi incaricata una compagnia attrezzata per questo che, con macchinari appositi, ha iniziato il lavoro. Purtroppo, l'acqua non è stata trovata. E i costi sono stati vicini ai 4.000,00 euro.
Si è pensato, così, di canalizzare tutti i tetti della struttura, così da recuperare l'acqua piovana. A tal fine sono state create due cisterne sotterranee che recuperano tutta l'acqua e poi, attraverso una pompa, la fanno salire in un serbatoio sul tetto. Questo lavoro di canalizzazione, cisterne e pompe, è costato circa 18.000,00 dollari. Purtroppo, però, l'acqua piovana non è sufficiente per i bisogni delle molte e molte persone che frequentano il centro. Così si è pensato ad una cisterna in muratura per immagazzinare acqua dalla rete idrica locale, quando l'acqua c'è. E ci si sta attivando per creare altre gronde su una nova struttura in costruzione che, attraverso tubi e pompa, possa raccogliere in un'altra cisterna altra acqua piovana. Pensiamo che questo lavoro possa costare circa 8.000,00 dollari.
Ma altre importanti iniziative sta intraprendendo il centro. Sta partendo un progetto con 43 donne sole, con figli, alcune malate di AIDS, che intendiamo aiutare nella realizzazione di una cooperativa che possa permettere a queste donne di poter ottenere l'autorizzazione alla vendita di prodotti ortofrutticoli all'interno dei mercati di Kigali. E' un progetto difficile, che richiede grosso accompagnamento, ma che potrà essere speranza di vita per molti. Prosegue l'aiuto del centro, sotto forma di borse di studio, per ragazzi e ragazze che non possono frequentare la scuola. Prosegue da parte del centro l'aiuto ai progetti di scuole e asili dell'associazione Variopinto. E tutto questo grazie anche a voi e al vostro aiuto. Questa è una prima piccola e semplice presentazione nella speranza di incontrarci.
Ancora grazie.
Paolo.
La compagnia altamurana Teatro per il Sociale, grazie all'ultima commedia "La Gnostre d'umbirne", ha destinato al progetto creazione pompa per conduttura acqua in Rwanda (costo totale euro 20.000,00), la somma mancante di euro 5.000,00.