La città
Teatro Mercadante, ottenuti finanziamenti per il restauro dei palchi
La Teatro Mercadante srl: "Una sfida per le imprese cento anni dopo la costruzione". La storia dei lavori, i progetti futuri
Altamura - venerdì 8 luglio 2011
16.13
Da qualche giorno sono stati riavviati i lavori per il completamento del restauro del Teatro Mercadante. Conclusosi il lungo contenzioso che ne aveva comportato la sospensione (qui il reportage di Altamuralife sulla questione), è stato possibile procedere alla demolizione dei locali posti all'angolo con via Dei Mille, gli stessi che fino a qualche settimana fa ospitavano una pizzeria. In questa zona sarà realizzato un corpo di fabbrica necessario a contenere servizi e spazi accessori per il teatro. Si avvia, quindi, a conclusione il percorso che porterà al recupero dell'intero immobile. La Teatro Mercadante srl, società di imprese a cui il Consorzio ha affidato il teatro in concessione per 30 anni, assicura la sua riapertura entro 8-24 mesi. Un evento che gli stessi cittadini attendono da anni.
Il Teatro Mercadante fu costruito nel 1895 proprio da un gruppo di cittadini, riunitosi poi in Consorzio, per onorare la nascita di Francesco Saverio Mercadante, musicista e compositore nato ad Altamura nel 1795. Nel 2002 imprenditori altamurani operanti nel settore del restauro e della ristrutturazione di immobili storici e monumentali nel territorio nazionale ebbero modo di conoscere la situazione del teatro, chiuso dal 1989. "La struttura - scrive la Teatro Mercadante srl - necessitava di importanti e radicali interventi di ristrutturazione, restauro e recupero funzionale, ma il relativo peso economico e finanziario non poteva essere sostenuto dal Consorzio, formato da volenterosi cittadini che già avevano contratto un prestito bancario per eseguire gli interventi più urgenti".
Vi era stato un interessamento da parte del Comune di Altamura teso ad individuare soluzioni per consentire il ripristino strutturale e funzionale del teatro ed erano state avanzate diverse ipotesi, fra cui l'acquisto, l'assunzione in fitto e la costituzione di una Fondazione mista. Vi furono delle trattative fra l'Amministrazione comunale ed il Consorzio che, tuttavia, non approdarono a nessun risultato utile. Da parte dell'Amministrazione fu ipotizzato anche l'esproprio, soluzione che però non veniva accettata dal Consorzio. Si era determinato, quindi, uno stallo che da un lato comprometteva ed aggravava le condizioni strutturali del teatro e dall'altro procrastinava nel tempo l'esecuzione dei lavori.
Nei colloqui che intercorsero tra i soci del Consorzio e gli imprenditori, questi ultimi rimasero colpiti da un aspetto che fece scattare la classica "scintilla". Perché non provare a ripetere quell'esperienza, cento anni dopo, utilizzando e coinvolgendo le tante imprese artigiane che operano nel territorio altamurano?
Contattate diverse imprese locali, da subito fu espressa la loro disponibilità a partecipare ai lavori di ristrutturazione e restauro. Si dichiararono disponibili anche ad anticipare una parte dei costi in attesa di eventuali finanziamenti. Stesso entusiasmo e disponibilità manifestarono alcuni professionisti, che avrebbero collaborato all'iniziativa anche senza percepire compensi, ove non disponibili. Gli imprenditori manifestarono, quindi, al Consorzio la loro disponibilità ad accollarsi gli oneri del restauro ed ad assumere la gestione del Teatro per un periodo di 30 anni.
Fu sottoscritta una Convenzione di concessione che prevede la possibilità di un intervento degli Enti territoriali, Comune di Altamura in primis, per la costituzione di una Fondazione e/o Società mista che assuma la gestione del Teatro, lasciando alle imprese la gestione degli aspetti tecnici, ovvero manutenzione ordinaria e straordinaria, allestimenti, custodia, gestione degli spazi non strettamente connessi all'attività teatrale. Nella Convenzione è previsto che le imprese avrebbero reperito finanziamenti per i lavori di restauro, di ristrutturazione e di completamento funzionale del Teatro.
"Le imprese - scrive la Teatro Mercadante srl - si sono attivate anche in tal senso riuscendo così a procurare, considerato il valore monumentale del Teatro, un contributo erogato in favore della Direzione regionale per i Beni culturali dalla Arcus, società ministeriale che sostiene progetti concernenti le attività culturali". La Direzione regionale tra pochi giorni consegnerà all'impresa aggiudicataria, la ditta Antonio Resta di Bari, i lavori di restauro dei palchi. L'ammissibilità ai contributi ministeriali consentirà di ottenere ulteriori finanziamenti, nei limiti delle disponibilità del Ministero per il completamento dei lavori. Occorre ora, prima dell'apertura, individuare percorsi e soluzioni che possano consentire la funzionalità del Teatro. In sostanza, una volta ristrutturato l'immobile, il corpo, occorre occuparsi dell'anima del teatro.
Le competenze delle imprese vanno raccordate necessariamente ad altre competenze. "La volontà - conclude la Teatro Mercadante srl - è quella di realizzare un polo culturale che integri le attività teatrali con quelle connesse alla formazione, alla cultura, alla musica. E' noto che i Teatri non sono economicamente autosufficienti e per funzionare hanno bisogno di finanziamenti pubblici e privati. Le imprese intendono coinvolgere le istituzioni, le associazioni culturali locali, in un percorso di partecipazione, per raccogliere idee su ipotesi gestionali di qualità per il teatro. Alcune idee connesse alle attività teatrali sono considerate in via prioritaria, ovvero un museo dei cimeli mercadantiani, una scuola di musica, laboratori di recitazione. Il fine è quello di ritrovare l'orgoglio e l'ardimento di avere quella sacra cura e geloso rispetto del Teatro auspicato dai fondatori".
Il Teatro Mercadante fu costruito nel 1895 proprio da un gruppo di cittadini, riunitosi poi in Consorzio, per onorare la nascita di Francesco Saverio Mercadante, musicista e compositore nato ad Altamura nel 1795. Nel 2002 imprenditori altamurani operanti nel settore del restauro e della ristrutturazione di immobili storici e monumentali nel territorio nazionale ebbero modo di conoscere la situazione del teatro, chiuso dal 1989. "La struttura - scrive la Teatro Mercadante srl - necessitava di importanti e radicali interventi di ristrutturazione, restauro e recupero funzionale, ma il relativo peso economico e finanziario non poteva essere sostenuto dal Consorzio, formato da volenterosi cittadini che già avevano contratto un prestito bancario per eseguire gli interventi più urgenti".
Vi era stato un interessamento da parte del Comune di Altamura teso ad individuare soluzioni per consentire il ripristino strutturale e funzionale del teatro ed erano state avanzate diverse ipotesi, fra cui l'acquisto, l'assunzione in fitto e la costituzione di una Fondazione mista. Vi furono delle trattative fra l'Amministrazione comunale ed il Consorzio che, tuttavia, non approdarono a nessun risultato utile. Da parte dell'Amministrazione fu ipotizzato anche l'esproprio, soluzione che però non veniva accettata dal Consorzio. Si era determinato, quindi, uno stallo che da un lato comprometteva ed aggravava le condizioni strutturali del teatro e dall'altro procrastinava nel tempo l'esecuzione dei lavori.
Nei colloqui che intercorsero tra i soci del Consorzio e gli imprenditori, questi ultimi rimasero colpiti da un aspetto che fece scattare la classica "scintilla". Perché non provare a ripetere quell'esperienza, cento anni dopo, utilizzando e coinvolgendo le tante imprese artigiane che operano nel territorio altamurano?
Contattate diverse imprese locali, da subito fu espressa la loro disponibilità a partecipare ai lavori di ristrutturazione e restauro. Si dichiararono disponibili anche ad anticipare una parte dei costi in attesa di eventuali finanziamenti. Stesso entusiasmo e disponibilità manifestarono alcuni professionisti, che avrebbero collaborato all'iniziativa anche senza percepire compensi, ove non disponibili. Gli imprenditori manifestarono, quindi, al Consorzio la loro disponibilità ad accollarsi gli oneri del restauro ed ad assumere la gestione del Teatro per un periodo di 30 anni.
Fu sottoscritta una Convenzione di concessione che prevede la possibilità di un intervento degli Enti territoriali, Comune di Altamura in primis, per la costituzione di una Fondazione e/o Società mista che assuma la gestione del Teatro, lasciando alle imprese la gestione degli aspetti tecnici, ovvero manutenzione ordinaria e straordinaria, allestimenti, custodia, gestione degli spazi non strettamente connessi all'attività teatrale. Nella Convenzione è previsto che le imprese avrebbero reperito finanziamenti per i lavori di restauro, di ristrutturazione e di completamento funzionale del Teatro.
"Le imprese - scrive la Teatro Mercadante srl - si sono attivate anche in tal senso riuscendo così a procurare, considerato il valore monumentale del Teatro, un contributo erogato in favore della Direzione regionale per i Beni culturali dalla Arcus, società ministeriale che sostiene progetti concernenti le attività culturali". La Direzione regionale tra pochi giorni consegnerà all'impresa aggiudicataria, la ditta Antonio Resta di Bari, i lavori di restauro dei palchi. L'ammissibilità ai contributi ministeriali consentirà di ottenere ulteriori finanziamenti, nei limiti delle disponibilità del Ministero per il completamento dei lavori. Occorre ora, prima dell'apertura, individuare percorsi e soluzioni che possano consentire la funzionalità del Teatro. In sostanza, una volta ristrutturato l'immobile, il corpo, occorre occuparsi dell'anima del teatro.
Le competenze delle imprese vanno raccordate necessariamente ad altre competenze. "La volontà - conclude la Teatro Mercadante srl - è quella di realizzare un polo culturale che integri le attività teatrali con quelle connesse alla formazione, alla cultura, alla musica. E' noto che i Teatri non sono economicamente autosufficienti e per funzionare hanno bisogno di finanziamenti pubblici e privati. Le imprese intendono coinvolgere le istituzioni, le associazioni culturali locali, in un percorso di partecipazione, per raccogliere idee su ipotesi gestionali di qualità per il teatro. Alcune idee connesse alle attività teatrali sono considerate in via prioritaria, ovvero un museo dei cimeli mercadantiani, una scuola di musica, laboratori di recitazione. Il fine è quello di ritrovare l'orgoglio e l'ardimento di avere quella sacra cura e geloso rispetto del Teatro auspicato dai fondatori".