Politica
Tagli ai costi della politica, Ventricelli dice no al rimborso del 10%
«Inopportuno alimentare la caccia all’untore». Si era detto contrario anche l'ex presidente della Regione Puglia Pietro Pepe
Altamura - lunedì 25 luglio 2011
16.17
Il Consiglio regionale pugliese sta discutendo questo pomeriggio la proposta di legge che riduce il numero dei consiglieri da 70 a 60. A proposito di tagli ai costi della politica, è notizia della settimana scorsa la richiesta - da parte di più di quaranta consiglieri della Regione Puglia - di ricalcolo delle indennità percepite dal 2006 al 2010. I politici hanno rivendicato un "rimborso" del 10%, pari al taglio effettuato a partire dal 2006 sui loro stipendi. In base all'applicazione della legge Finanziaria, il Consiglio regionale pugliese decise all'unanimità, quell'anno, di ridurre del 10% le indennità dei propri componenti. La Corte costituzionale annullò tale norma perché ritenuta illegittima.
L'avvocatura regionale ha espresso parere negativo sulla richiesta avanzata perché nessuno dei consiglieri in questione avrebbe presentato ricorso in tempo utile, ovvero entro il 7 luglio 2007. L'ex presidente del Consiglio regionale Pietro Pepe si era detto non d'accordo con il comportamento dei consiglieri. «Non è morale rivendicare un risarcimento», aveva dichiarato in una nota. Da parte sua non c'è stata alcuna richiesta di "arretrati".
La richiesta di "rimborso" non è stata avanzata nemmeno dal consigliere regionale Michele Ventricelli (Sel). Contattato da Altamuralife.it, Ventricelli ha sottolineato che, «pur ritenendo giusta questa riduzione, già da tempo da me condivisa, credo inopportuno alimentare la caccia all'untore. È necessario dare esempi concreti di sobrietà e di riequilibrio della situazione, che in questi anni ha rischiato di incrementare i privilegi per gli eletti».
L'avvocatura regionale ha espresso parere negativo sulla richiesta avanzata perché nessuno dei consiglieri in questione avrebbe presentato ricorso in tempo utile, ovvero entro il 7 luglio 2007. L'ex presidente del Consiglio regionale Pietro Pepe si era detto non d'accordo con il comportamento dei consiglieri. «Non è morale rivendicare un risarcimento», aveva dichiarato in una nota. Da parte sua non c'è stata alcuna richiesta di "arretrati".
La richiesta di "rimborso" non è stata avanzata nemmeno dal consigliere regionale Michele Ventricelli (Sel). Contattato da Altamuralife.it, Ventricelli ha sottolineato che, «pur ritenendo giusta questa riduzione, già da tempo da me condivisa, credo inopportuno alimentare la caccia all'untore. È necessario dare esempi concreti di sobrietà e di riequilibrio della situazione, che in questi anni ha rischiato di incrementare i privilegi per gli eletti».