Politica
Suolo Rossi, Stacca accusato di "mentalità palazzinara" da Giacinto Forte
Il Sindaco risponde: "Falso moralista". Botta e risposta tra il primo cittadino e il consigliere regionale
Altamura - mercoledì 10 luglio 2013
Si discute sulla questione "suolo Rossi" (l'area verde con ulivi di proprietà privata ubicata in via La Carrera) ritornata in auge dopo dieci anni per lo scalpore suscitato da due deliberazioni di giunta adottate nello scorso mese di giugno. In sintesi: sono due i progetti di costruzione tracciati nei documenti, ossia una struttura polifunzionale disposta su più livelli da adibire a centro servizi sociale-culturale e un edificio da adibire a scuola per la danza e attività terapeutiche. Poi, si è tenuto un incontro (il 25 giugno) presso il Palazzo di città nel corso del quale è stata espressa la volontà da parte dell'amministrazione di delocalizzare i volumi riconosciuti ai privati proprietari. Nell'occasione, è stato fissato in 60 giorni il termine entro cui i titolari dell'area dovranno comunicare la propria decisione in merito. Una ipotesi tra le proposte compensative da valutare potrebbe vertere sul riconoscimento da parte del Comune di una volumetria maggiore, quindi una premialità, a fronte di un progetto di delocalizzazione degli interventi.
Ma l'argomento, nella dialettica politica, diventa pretesto per lanciare offese a destra e a manca. Così, il consigliere regionale Giacinto Forte vede l'amministrazione Stacca "anche in questa vicenda, poco sensibile nel tutelare gli ultimi spazi verdi presenti nella città". Aggiunge: "Appare quantomeno sospetto, che una simile folgorazione – si riferisce alla possibilità di delocalizzazione dei volumi - sulla via di Damasco, sia avvenuta dopo una doppia approvazione in Giunta, di un progetto che in passato è stato avversato, ma che in una versione "riveduta" e presentata da soggetti proponenti diversi, sembra essere perfettamente confacente al piano regolatore". "La verità – continua il consigliere - è che questo "modus operandi" riflette la mentalità palazzinara del Sindaco Stacca, che, in sede di approvazione, avrebbe dovuto esprimere forti riserve e prendere un'iniziativa politica più decisa, suggerendo allora, ed in quella sede, la soluzione della delocalizzazione dei volumi in altre aree, placando l'appetito dei proprietari, che ovviamente, prefigurano altissimi guadagni derivanti dalla vendita di unità abitative nel cuore della città. Ora, sembra che si voglia mettere una toppa, ventilando una proposta alternativa, poco convinta, quasi voluta "per forza di causa maggiore", da offrire alle imprese interessate. Che appunto baderanno al loro interesse economico".
E il Sindaco, di fronte a tali dichiarazioni, fedele al copione politico, non risparmia colpi: ''L'Amministrazione comunale ha già spiegato con chiarezza la sua linea di condotta sul Parco degli Ulivi. Si respingono pertanto le affermazioni di Giacinto Forte che si limita a sparare giudizi di nessuna levatura politica ed istituzionale. Attendiamo ancora di capire quando Forte deciderà di assumere responsabilmente il ruolo di rappresentante delle istituzioni e non di falso moralista. Farebbe bene, infatti, a tutelare il nostro territorio, che è anche il suo, affinché la Regione non se ne dimentichi nel valorizzare le attività produttive, potenziare i servizi-sociosanitari e così via''.
Ma l'argomento, nella dialettica politica, diventa pretesto per lanciare offese a destra e a manca. Così, il consigliere regionale Giacinto Forte vede l'amministrazione Stacca "anche in questa vicenda, poco sensibile nel tutelare gli ultimi spazi verdi presenti nella città". Aggiunge: "Appare quantomeno sospetto, che una simile folgorazione – si riferisce alla possibilità di delocalizzazione dei volumi - sulla via di Damasco, sia avvenuta dopo una doppia approvazione in Giunta, di un progetto che in passato è stato avversato, ma che in una versione "riveduta" e presentata da soggetti proponenti diversi, sembra essere perfettamente confacente al piano regolatore". "La verità – continua il consigliere - è che questo "modus operandi" riflette la mentalità palazzinara del Sindaco Stacca, che, in sede di approvazione, avrebbe dovuto esprimere forti riserve e prendere un'iniziativa politica più decisa, suggerendo allora, ed in quella sede, la soluzione della delocalizzazione dei volumi in altre aree, placando l'appetito dei proprietari, che ovviamente, prefigurano altissimi guadagni derivanti dalla vendita di unità abitative nel cuore della città. Ora, sembra che si voglia mettere una toppa, ventilando una proposta alternativa, poco convinta, quasi voluta "per forza di causa maggiore", da offrire alle imprese interessate. Che appunto baderanno al loro interesse economico".
E il Sindaco, di fronte a tali dichiarazioni, fedele al copione politico, non risparmia colpi: ''L'Amministrazione comunale ha già spiegato con chiarezza la sua linea di condotta sul Parco degli Ulivi. Si respingono pertanto le affermazioni di Giacinto Forte che si limita a sparare giudizi di nessuna levatura politica ed istituzionale. Attendiamo ancora di capire quando Forte deciderà di assumere responsabilmente il ruolo di rappresentante delle istituzioni e non di falso moralista. Farebbe bene, infatti, a tutelare il nostro territorio, che è anche il suo, affinché la Regione non se ne dimentichi nel valorizzare le attività produttive, potenziare i servizi-sociosanitari e così via''.