Eventi e cultura
Sud coast to coast
L'impresa compiuta a piedi dai ragazzi de "La compagnia del Bene"
Altamura - lunedì 18 agosto 2014
13.20
Un viaggio coast to coast fra Tirreno e lo Ionio, a piedi, armati solo di uno zaino da 20 kg e il sacco a pelo e tanta voglia di esplorare e conoscere gente nuova, concludendo ogni tappa quotidiana cantando la sera dinanzi al fuoco e riscoprendo le tradizioni e la gentilezza del "vero Sud".
A realizzare l'impresa, " La compagnia del Bene", sei ragazzi di Altamura e tre di Nocera, dai 17 ai 22 anni, che dal 4 al 12 agosto hanno vissuto l'avventura di percorrere 200 km, da Scalea fino a Sibari, passando per il Pollino.
L'idea, nata due anni fa, ogni anno si è arricchita con un'impresa sempre nuova, via via migliorata e perfezionata in base alle esperienze pregresse: "Durante il coast to coast – racconta uno dei membri, Luigi Cornacchia - è tutto concesso per arrivare alla meta, l'unica regola è che non vale spendere soldi per la "locomozione"; e da qui vari passaggi su camion, trattori, correre rincorsi dai cani, cercare con una bussola di non perdersi nel bosco, rifugiarsi sotto una tettoia durante un'acquazzone, mangiare tre quintali di tonno in scatola, cantare attorno al fuoco ciò che la luna ti suggerisce, leggere Nietzsche sottovoce e sentire di lontano l'ululato dei lupi".
Qualche disagio per il maltempo, ampiamente ripagato dalla gentilezza della gente del luogo chw ha saputo far subito dimenticare gli inconvenienti. L'avventura si è conclusa con una simpatica e inaspettata performance canora sul palco di Civita, dove "la compagnia del Bene" ha intonato "E stem Megh", una canzone dedicata al Sud, al Pollino, ed ai due mari toccati, oltre che, ovviamente, a tutta la brava gente incontrata lungo il cammino.
A realizzare l'impresa, " La compagnia del Bene", sei ragazzi di Altamura e tre di Nocera, dai 17 ai 22 anni, che dal 4 al 12 agosto hanno vissuto l'avventura di percorrere 200 km, da Scalea fino a Sibari, passando per il Pollino.
L'idea, nata due anni fa, ogni anno si è arricchita con un'impresa sempre nuova, via via migliorata e perfezionata in base alle esperienze pregresse: "Durante il coast to coast – racconta uno dei membri, Luigi Cornacchia - è tutto concesso per arrivare alla meta, l'unica regola è che non vale spendere soldi per la "locomozione"; e da qui vari passaggi su camion, trattori, correre rincorsi dai cani, cercare con una bussola di non perdersi nel bosco, rifugiarsi sotto una tettoia durante un'acquazzone, mangiare tre quintali di tonno in scatola, cantare attorno al fuoco ciò che la luna ti suggerisce, leggere Nietzsche sottovoce e sentire di lontano l'ululato dei lupi".
Qualche disagio per il maltempo, ampiamente ripagato dalla gentilezza della gente del luogo chw ha saputo far subito dimenticare gli inconvenienti. L'avventura si è conclusa con una simpatica e inaspettata performance canora sul palco di Civita, dove "la compagnia del Bene" ha intonato "E stem Megh", una canzone dedicata al Sud, al Pollino, ed ai due mari toccati, oltre che, ovviamente, a tutta la brava gente incontrata lungo il cammino.