Politica
Strappo Vendola- Emiliano, primarie a rischio
“Il Centrosinistra non c’è più” attacca il governatore Vendola
Altamura - venerdì 28 novembre 2014
20.07
Tensione alle stelle nel centro sinistra pugliese con le imminenti primarie che rischiano di saltare a quarantotto ore dalla celebrazione.
È questo il risultato di una giornata movimentata nei corridoi della Regione Puglia apertasi con una lettera di fuoco che il governatore Nichi Vendola ha indirizzato al segretario Pd, Michele Emiliano e nella quale si dice "turbato dalla tua tentazione costante di trascinare la lotta politica dentro una voragine di insinuazioni, di allusioni e, persino, di bugie, capaci di generare veleni".
La goccia che ha fatto traboccare il vaso al termine di un periodo di mitragliate reciproche, sono state le dichiarazione del segretario democratico a proposito del futuro sostegno dell'Udc al centrosinistra per le prossime elezioni regionali. Un sostegno che, ha spiegato Emiliano, l'Udc ha dato di fatto più volte al governo Vendola su importanti provvedimenti. "Eppure - ha affermato Emiliano quasi stupito della reazione del governatore - è stato proprio Vendola a chiedere lo scorso novembre di ottenere i voti dell'Udc necessari per approvare la variazione di bilancio. E lo ha fatto - ha precisato Emiliano - davanti a tutti i partiti, tra cui Puglia per Vendola e Sel".
Parole che hanno mandato su tutte le furie Vendola il quale ha convocato d'urgenza un vertice di maggioranza. Nel pomeriggio intorno al tavolo della presidenza si sono ritrovati i capigruppo regionali di Sel, Michele Losappio, Puglia per Vendola, Angelo Disabato, Tommy Attanasio per Realtà Italia, Donato Pellegrino per i Socialisti, Cecchino Damone del Gruppo Misto, Aurelio Gianfreda per Democratici autonomi. Presenti, inoltre, i segretari regionali di Puglia in più, Nicola Scelsi, e di Sel, Gano Cataldo, e il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna. Assenti per impegni elettorali fuori Bari, lo stesso Emiliano e il capogruppo alla Regione dei democratici, Pino Romano.
Risultato?
"Il centrosinistra pugliese allo stato, non c'è più" ha sbottato il presidente Vendola al termine dell'incontro annunciando che "le primarie non si fanno".
"Credo che sia stato violato un vincolo fondamentale di solidarietà, di lealtà e di rispetto della verità - aggiunge Vendola - Personalmente non intendo ulteriormente esercitarmi in alcun pin pong polemico con Michele Emiliano".
In serata Emiliano ha pubblicato un post nel quale chiede a Vendola di incontrarlo domattina per chiarire. Il Governatore, invece, in una intervista a Sky ha detto che aspetta delle scuse pubbliche dal segretario democratico. Nessuna reazione per il momento dagli altri due candidati alle primarie.
È questo il risultato di una giornata movimentata nei corridoi della Regione Puglia apertasi con una lettera di fuoco che il governatore Nichi Vendola ha indirizzato al segretario Pd, Michele Emiliano e nella quale si dice "turbato dalla tua tentazione costante di trascinare la lotta politica dentro una voragine di insinuazioni, di allusioni e, persino, di bugie, capaci di generare veleni".
La goccia che ha fatto traboccare il vaso al termine di un periodo di mitragliate reciproche, sono state le dichiarazione del segretario democratico a proposito del futuro sostegno dell'Udc al centrosinistra per le prossime elezioni regionali. Un sostegno che, ha spiegato Emiliano, l'Udc ha dato di fatto più volte al governo Vendola su importanti provvedimenti. "Eppure - ha affermato Emiliano quasi stupito della reazione del governatore - è stato proprio Vendola a chiedere lo scorso novembre di ottenere i voti dell'Udc necessari per approvare la variazione di bilancio. E lo ha fatto - ha precisato Emiliano - davanti a tutti i partiti, tra cui Puglia per Vendola e Sel".
Parole che hanno mandato su tutte le furie Vendola il quale ha convocato d'urgenza un vertice di maggioranza. Nel pomeriggio intorno al tavolo della presidenza si sono ritrovati i capigruppo regionali di Sel, Michele Losappio, Puglia per Vendola, Angelo Disabato, Tommy Attanasio per Realtà Italia, Donato Pellegrino per i Socialisti, Cecchino Damone del Gruppo Misto, Aurelio Gianfreda per Democratici autonomi. Presenti, inoltre, i segretari regionali di Puglia in più, Nicola Scelsi, e di Sel, Gano Cataldo, e il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna. Assenti per impegni elettorali fuori Bari, lo stesso Emiliano e il capogruppo alla Regione dei democratici, Pino Romano.
Risultato?
"Il centrosinistra pugliese allo stato, non c'è più" ha sbottato il presidente Vendola al termine dell'incontro annunciando che "le primarie non si fanno".
"Credo che sia stato violato un vincolo fondamentale di solidarietà, di lealtà e di rispetto della verità - aggiunge Vendola - Personalmente non intendo ulteriormente esercitarmi in alcun pin pong polemico con Michele Emiliano".
In serata Emiliano ha pubblicato un post nel quale chiede a Vendola di incontrarlo domattina per chiarire. Il Governatore, invece, in una intervista a Sky ha detto che aspetta delle scuse pubbliche dal segretario democratico. Nessuna reazione per il momento dagli altri due candidati alle primarie.