Stazione carburanti in via Pietro Colletta

Il quartiere Trentacapilli avrà una stazione di servizio carburanti. Proseguono i lavori, avviati qualche settimana fa, in via Pietro Colletta, subito dopo il Ponte. In seguito alla segnalazione di alcuni cittadini e del PD, abbiamo voluto approfondire la questione chiedendo chiarimenti al dirigente del III Settore "Sviluppo e Governo del Territorio" del Comune di Altamura, arch. Giovanni Buonamassa. Secondo le parole di Buonamassa, l'intervento sarebbe legittimo perché l'autorizzazione alla costruzione, datata 18 febbraio 2010, è stata rilasciata sulla base di una normativa nazionale e regionale volta, mediante la liberalizzazione della rete distributiva dei carburanti, ad abbattere i costi degli stessi. Si tratta della legge n. 133 del 6 agosto 2008, articolo 83 bis, pubblicata nel supplemento ordinario n.196/L alla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008. Buonamassa ha anche accennato al Regolamento regionale n. 2 del 10 gennaio 2006 "Razionalizzazione ed ammodernamento della rete distributiva dei carburanti sulla rete stradale ordinaria", pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 7 del 13 gennaio 2006, in cui gli impianti vengono classificati in diverse tipologie ed in cui vengono analizzate le varie situazioni di installazione degli stessi.

L'area (S2A) occupata dalla stazione di servizio in costruzione è di 1522 mq e ricade in terreno privato . Ricade, inoltre, nel perimetro P.I.R.P. ma non sarebbe interessata da interventi riguardanti il Piano di Riqualificazione delle Periferie Urbane. Dal momento che per accedere alla stazione di servizio occorre attraversare un'area del demanio comunale, l'Ufficio Lavori Pubblici avrebbe prescritto al privato la realizzazione, su suolo pubblico, di quattro vasche di raccolta acque (due di proprietà comunale e due di proprietà privata) e la sistemazione a verde dell'area antistante.

Le Forze di Centrosinistra (Pd, Alleanza per Lillino, Io Sud, Altamura con Piglionica, Aria Fresca, Sinistra Ecologia e Libertà) si oppongono alla realizzazione della stazione di servizio e sottolineano la necessità, per il quartiere Redentore e Trentacapilli-Lama di Cervo, di risolvere problematiche di un agglomerato "dove risiedono ormai 7mila persone".

"Da tempo proponiamo diverse e semplici soluzioni, di facile attuazione e che migliorerebbero non poco la vivibilità dell'area", si legge nel comunicato. Tra le proposte, "l'eliminazione della strettoia per l'accesso da via Matera; il completamento del campetto da gioco; l'allargamento del ponte di via Pietro Colletta; le alberature nei viali e sistemazione a verde delle aree pubbliche; un presidio pubblico (ufficio postale o di servizi comunali); il completamento della viabilità e la consegna delle aree destinate a parco giochi; il collegamento completo con il servizio trasporto urbano individuando delle aree a parcheggio intermedie tra i nuovi quartieri e il centro cittadino; un efficiente servizio di raccolta dei rifiuti (soprattutto differenziata) e di pulizia delle strade".

"Mentre noi, con responsabilità, proponevamo queste soluzioni - si legge ancora nel comunicato - l'amministrazione di centrodestra era al lavoro per piazzare un bel distributore di benzina vicino al famigerato ponte di via Pietro Colletta, facendo cominciare i lavori subito dopo la campagna elettorale. Tutto ciò non solo renderà impossibile o più problematica la realizzazione dell'allargamento del ponte o di un nuovo sottopasso pedonale, ma comprometterà anche la destinazione a verde di quell'area già prevista dal piano regolatore generale e confermata dal P.I.R.P. (programma integrato di riqualificazione delle periferie) recentemente sottoscritto dal Comune con la Regione".

I partiti e movimenti di Centrosinistra "stigmatizzano tale vergognoso comportamento assunto nei confronti della comunità del quartiere Trentacapilli-Lama di Cervo e invitano l'amministrazione comunale a sospendere immediatamente i lavori e a rivedere tale progetto, che piazza una stazione di servizio al centro del quartiere e a ridosso delle abitazioni. Invitano, inoltre, l'amministrazione ad avviare finalmente un confronto serio e costruttivo con il Comitato di Quartiere Trentacapilli - Lama di Cervo e con tutte le forze politiche e sociali, così come già richiesto dai residenti dei nuovi quartieri".

E concludono: "Porremo con forza tali questioni all'attenzione del Sindaco con una interpellanza urgente congiunta che presenteremo in consiglio comunale".

Il Comune di Altamura, nel 2003, tentò di opporsi alla costruzione dell'attuale stazione carburanti Q8 sita in via Cassano, ma perse sia nel ricorso al Tar sia al Consiglio di Stato. "Per le stazioni di servizio carburanti realizzate in prossimità delle Mura Megalitiche (sia quella prossima allo stadio sia quella su via Cassano) - dichiara il sindaco Mario Stacca - l'amministrazione comunale di centrosinistra si è opposta ma è stata soccombente in sede giudiziaria. Ha perso sia al TAR che al Consiglio di Stato, nonostante fosse difesa da un luminare, il professor Costantino. In entrambi i casi il contenzioso ha fatto rimettere anche le spese di giudizio alla comunità altamurana". E aggiunge: "Non si possono negare i diritti di cittadini o imprese visto che le procedure adottate sono conformi alle leggi nazionali e regionali".