La città
Statale Altamura-Matera, per la complanare bisogna ancora attendere
Le proteste di frontisti e residenti. I chiarimenti del settore Lavori Pubblici del Comune di Altamura
Altamura - mercoledì 28 settembre 2011
15.12
Sta creando un po' di problemi il mancato completamento della complanare nel tratto Altamura-Matera, km 4,400, della Strada Statale 99. I proprietari dei fondi agricoli, per raggiungere i loro terreni, sono costretti ad attraversare una strada privata su cui si affacciano villette residenziali in località "Marinella", sul lato sinistro della Statale in direzione Matera. Imboccano una via brecciata e abbastanza stretta che in estate, periodo in cui mezzi e trattori circolano in grandi quantità a causa della trebbiatura, è affollata dai proprietari delle villette e spesso anche da bambini. Per accedere ai fondi localizzati dietro la "Marinella" bisognerebbe, in alternativa, compiere un percorso scomodo per gli stessi mezzi agricoli, costretti a fare lunghi giri.
«Si tratta di una via interpoderale, dunque di accesso riservato a coloro che hanno i poderi con affaccio sulla strada», spiega uno dei proprietari delle villette residenziali della zona. «Con il mancato completamento della complanare, quella strada è diventata di utilizzo pubblico, sebbene la responsabilità civile e penale di ciò che vi accade ricada su noi residenti. Il Sindaco sostiene che anche la manutenzione deve essere a spese nostre. Abbiamo già chiuso la strada al traffico con dei blocchi di cemento, forse in maniera abusiva, ma volevamo segnalare che non poteva essere utilizzata a proprio piacimento da trattori, auto, imprese. Quando fu inaugurata la quattro corsie - continua il residente - l'Anas ci garantì che entro luglio 2011 si sarebbe completata la complanare. Siamo a settembre e la complanare non è stata fatta, anzi, si dice che non verrà completata a breve perché non ci sono fondi. Non bisogna essere dei maghi per indovinare ciò che già era palese. Noi riteniamo che l'Ente locale, sebbene privo di una responsabilità diretta, giuridica e tecnica, nella realizzazione della complanare, abbia omesso di sorvegliare sulla realizzazione del progetto originario approvato dal Consiglio comunale. La modifica del progetto ha creato problemi alle persone che erano già state espropriate per la realizzazione della Statale. Per salvaguardare gli interessi di chi, non sappiamo. Non ci risulta che vi siano differenze di costi nella realizzazione del tratto originario rispetto a quello proposto adesso. Da quello che risulta a noi, lì non ci sono manufatti costruiti legittimamente, né tantomeno condonati. Questo non lo dico io, che sono un privato cittadino. Lo hanno riferito pubblicamente un Tecnico ed un Dirigente del Comune. Dunque - conclude il cittadino - potrebbero esserci anche dei risvolti penali».
Proteste si erano avute già nei mesi scorsi per la variante al progetto definitivo della complanare proposto dall'Anas, che aveva deviato la strada da realizzare. Ad intervenire furono i proprietari dei fondi presenti nella zona considerata nel nuovo progetto, a rischio di esproprio. Uno di loro ad aprile protocollò al Comune una diffida. Lo stesso giorno è stato anche presentato un esposto in Procura «per rilevare eventuali negligenze, omissioni o reati nel mancato completamento della complanare». Ma ancora prima, a dicembre, durante l'inaugurazione della quattro corsie della Statale 99 dal chilometro 10,150 all'innesto con la Statale 96, il Comitato "Serra Limpisi" ha protestato per chiedere la realizzazione del tratto mancante, localizzato fra la provinciale "Tarantina" e la località "Marinella" ed approvato all'unanimità dell'Assise comunale il 30 novembre 2010.
Dal settore Lavori Pubblici del Comune di Altamura spiegano che secondo il primo progetto dell'Anas la complanare avrebbe dovuto tagliare in due il fondo di un'unica proprietà, che in questo modo sarebbe stato deprezzato. Il progetto definitivo, infatti, faceva passare la strada proprio al centro del fondo, dividendolo in due parti. L'Anas pensò allora di eliminare la complanare dal progetto, essendoci strade alternative con cui ovviare al problema. Dietro richiesta dei cittadini ed insistenza del Comune, si modificò il progetto, deviando la complanare ancora più a valle, verso la Statale. La nuova strada avrebbe compreso degli immobili in lamiera e profilati di ferro accatastati sulla cui legittimità non c'erano notizie certe. Legittimi o meno, l'Anas non si volle cimentare nell'esproprio dei prefabbricati perché, a suo parere, sarebbe risultata perdente in un eventuale giudizio. Nel secondo progetto la complanare risulta spostata a ridosso della Statale, su aree escluse in precedenza dall'esproprio. I proprietari di questa zona erano già stati espropriati per la realizzazione della quattro corsie e per alcuni lavori condotti dall'Acquedotto Pugliese. Lamentano la situazione che si è venuta a creare dopo la modifica del progetto, che andrebbe ad intaccare nuovamente i loro fondi. Ora tocca al Consiglio comunale apporre il vincolo preordinato all'esproprio e approvare il progetto per quanto di propria competenza, sancendo la pubblica utilità dell'opera. L'Assise ha approvato l'adozione del progetto definitivo il 17 maggio 2011. Il documento è stato affisso all'Albo comunale per eventuali osservazioni e suggerimenti dei cittadini. L'intero iter ha ritardato la realizzazione della complanare. Sono stati avviati gli accertamenti necessari a verificare la legittimità degli immobili citati, anche se esclusi dal progetto. Nel caso di illegittimità, si dovrà comunque procedere con la loro demolizione.
Intanto i residenti delle villette residenziali che si affacciano sulla strada brecciata dietro la Marinella hanno apposto dei cartelli con il segnale del divieto di accesso. Un'azione simbolica per chiedere l'intervento risolutivo del Comune e dell'Anas.
«Si tratta di una via interpoderale, dunque di accesso riservato a coloro che hanno i poderi con affaccio sulla strada», spiega uno dei proprietari delle villette residenziali della zona. «Con il mancato completamento della complanare, quella strada è diventata di utilizzo pubblico, sebbene la responsabilità civile e penale di ciò che vi accade ricada su noi residenti. Il Sindaco sostiene che anche la manutenzione deve essere a spese nostre. Abbiamo già chiuso la strada al traffico con dei blocchi di cemento, forse in maniera abusiva, ma volevamo segnalare che non poteva essere utilizzata a proprio piacimento da trattori, auto, imprese. Quando fu inaugurata la quattro corsie - continua il residente - l'Anas ci garantì che entro luglio 2011 si sarebbe completata la complanare. Siamo a settembre e la complanare non è stata fatta, anzi, si dice che non verrà completata a breve perché non ci sono fondi. Non bisogna essere dei maghi per indovinare ciò che già era palese. Noi riteniamo che l'Ente locale, sebbene privo di una responsabilità diretta, giuridica e tecnica, nella realizzazione della complanare, abbia omesso di sorvegliare sulla realizzazione del progetto originario approvato dal Consiglio comunale. La modifica del progetto ha creato problemi alle persone che erano già state espropriate per la realizzazione della Statale. Per salvaguardare gli interessi di chi, non sappiamo. Non ci risulta che vi siano differenze di costi nella realizzazione del tratto originario rispetto a quello proposto adesso. Da quello che risulta a noi, lì non ci sono manufatti costruiti legittimamente, né tantomeno condonati. Questo non lo dico io, che sono un privato cittadino. Lo hanno riferito pubblicamente un Tecnico ed un Dirigente del Comune. Dunque - conclude il cittadino - potrebbero esserci anche dei risvolti penali».
Proteste si erano avute già nei mesi scorsi per la variante al progetto definitivo della complanare proposto dall'Anas, che aveva deviato la strada da realizzare. Ad intervenire furono i proprietari dei fondi presenti nella zona considerata nel nuovo progetto, a rischio di esproprio. Uno di loro ad aprile protocollò al Comune una diffida. Lo stesso giorno è stato anche presentato un esposto in Procura «per rilevare eventuali negligenze, omissioni o reati nel mancato completamento della complanare». Ma ancora prima, a dicembre, durante l'inaugurazione della quattro corsie della Statale 99 dal chilometro 10,150 all'innesto con la Statale 96, il Comitato "Serra Limpisi" ha protestato per chiedere la realizzazione del tratto mancante, localizzato fra la provinciale "Tarantina" e la località "Marinella" ed approvato all'unanimità dell'Assise comunale il 30 novembre 2010.
Dal settore Lavori Pubblici del Comune di Altamura spiegano che secondo il primo progetto dell'Anas la complanare avrebbe dovuto tagliare in due il fondo di un'unica proprietà, che in questo modo sarebbe stato deprezzato. Il progetto definitivo, infatti, faceva passare la strada proprio al centro del fondo, dividendolo in due parti. L'Anas pensò allora di eliminare la complanare dal progetto, essendoci strade alternative con cui ovviare al problema. Dietro richiesta dei cittadini ed insistenza del Comune, si modificò il progetto, deviando la complanare ancora più a valle, verso la Statale. La nuova strada avrebbe compreso degli immobili in lamiera e profilati di ferro accatastati sulla cui legittimità non c'erano notizie certe. Legittimi o meno, l'Anas non si volle cimentare nell'esproprio dei prefabbricati perché, a suo parere, sarebbe risultata perdente in un eventuale giudizio. Nel secondo progetto la complanare risulta spostata a ridosso della Statale, su aree escluse in precedenza dall'esproprio. I proprietari di questa zona erano già stati espropriati per la realizzazione della quattro corsie e per alcuni lavori condotti dall'Acquedotto Pugliese. Lamentano la situazione che si è venuta a creare dopo la modifica del progetto, che andrebbe ad intaccare nuovamente i loro fondi. Ora tocca al Consiglio comunale apporre il vincolo preordinato all'esproprio e approvare il progetto per quanto di propria competenza, sancendo la pubblica utilità dell'opera. L'Assise ha approvato l'adozione del progetto definitivo il 17 maggio 2011. Il documento è stato affisso all'Albo comunale per eventuali osservazioni e suggerimenti dei cittadini. L'intero iter ha ritardato la realizzazione della complanare. Sono stati avviati gli accertamenti necessari a verificare la legittimità degli immobili citati, anche se esclusi dal progetto. Nel caso di illegittimità, si dovrà comunque procedere con la loro demolizione.
Intanto i residenti delle villette residenziali che si affacciano sulla strada brecciata dietro la Marinella hanno apposto dei cartelli con il segnale del divieto di accesso. Un'azione simbolica per chiedere l'intervento risolutivo del Comune e dell'Anas.