Economia
Start, contributi a fondo perduto a partite Iva e professionisti
Sarà pubblicato un avviso dalla Regione Puglia
Puglia - mercoledì 27 maggio 2020
Comunicato Stampa
Si chiamerà "Start", sostegno al reddito per la ripartenza, la nuova misura straordinaria ideata dalla Regione Puglia a beneficio dei lavoratori autonomi e dei professionisti a basso reddito.
Un sostegno a fondo perduto, finanziato con 125 milioni di euro, nell'ambito della nuova manovra economica anti Covid 19, così come modificata e approvata dalla giunta pugliese, messa a punto dalla Regione attraverso la riprogrammazione dei fondi europei (per un totale di 750 milioni di euro) destinata a quei lavoratori autonomi, partite IVA e professionisti che a causa del lockdown si sono impoveriti e sono in difficoltà con la ripartenza.
Sono circa 60mila i pugliesi beneficiari la cui soglia reddituale è sotto i 20mila euro tra partite Iva, co.co.co e liberi professionisti. La platea beneficiaria della misura START riguarderà:
Un sostegno a fondo perduto, finanziato con 125 milioni di euro, nell'ambito della nuova manovra economica anti Covid 19, così come modificata e approvata dalla giunta pugliese, messa a punto dalla Regione attraverso la riprogrammazione dei fondi europei (per un totale di 750 milioni di euro) destinata a quei lavoratori autonomi, partite IVA e professionisti che a causa del lockdown si sono impoveriti e sono in difficoltà con la ripartenza.
Sono circa 60mila i pugliesi beneficiari la cui soglia reddituale è sotto i 20mila euro tra partite Iva, co.co.co e liberi professionisti. La platea beneficiaria della misura START riguarderà:
- professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, in tale categoria rientra il numeroso popolo delle partite IVA costituito da lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS e privi di tutela da parte del sistema privatistico delle professioni riconosciute (25 mila circa);
- professionisti iscritti alle casse di previdenza che peraltro sono stati dimenticati dal Decreto Rilancio (35 mila circa).