La città
Stadio “D’Angelo”, Aria Fresca denuncia ritardi e irregolarità
I chiarimenti dell’assessore ai Lavori Pubblici Gioacchino Centonze. «Senza gara d'appalto ci sarebbe stato un risparmio»
Altamura - sabato 24 dicembre 2011
16.31
Ritardi e irregolarità negli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento a norma dello stadio comunale "Tonino D'Angelo". È quanto denuncia il Movimento cittadino Aria Fresca. I lavori sono stati consegnati il 29 giugno scorso alla ditta aggiudicataria dell'appalto, che avrebbe dovuto concludere l'opera entro i 120 giorni consecutivi, ovvero il 26 ottobre 2011.
«A inizio novembre - sottolinea Aria Fresca - sebbene in ritardo, i lavori allo stadio erano pressoché terminati. Poi i signori amministratori hanno improvvisamente scoperto che un tratto del muro di cinta dal lato della tribuna scoperta era pericolante. Strano, perché nel dettagliato elenco dei lavori di ristrutturazione messo a punto dalla stessa amministrazione fin dal mese di aprile non risultava nulla di nulla. In queste settimane, la stessa ditta assegnataria dell'appalto principale si sta occupando di demolire e ricostruire il muro di cinta ritenuto pericolante, con esborso ulteriore per le casse comunali di 9mila euro e senza alcuna gara. E ancora senza gara, l'amministrazione comunale ha affidato a quella stessa impresa la realizzazione anche di un campetto da calcetto nel perimetro dell'impianto per la somma di 90mila euro».
Secondo la documentazione, la prima determina dirigenziale di approvazione del progetto esecutivo risale al 2006 per un totale di 256mila euro. La seconda a maggio 2010 per la somma complessiva di 356mila euro. I lavori sono stati aggiudicati a maggio 2011 con un ribasso d'asta del 26,665%, per un importo di 191.355,84 euro. Con una determina del dirigente del VI Settore Biagio Maiullari del 17 novembre 2011 si approvava una perizia di variante, predisposta dal direttore dei lavori Pierino Profeta «per l'importo complessivo invariato di 356mila euro». Perizia redatta al fine di «attuare un intervento migliorativo dell'opera, imprevisto ed imprevedibile nella fase progettuale, anche in virtù dei cedimenti del muro di cinta della tribuna». Aria Fresca ribatte: «Così fanno fuori quasi tutti i risparmi di spesa determinati dal ribasso».
Con delibera del 29 novembre 2011, la giunta comunale ha approvato il progetto di completamento dell'adeguamento a norma dello stadio "D'Angelo" per la somma di circa 90mila euro. «Importo - si sottolinea nel documento - che non comporta alcun onere ulteriore, rientrando tale somma nel quadro economico iniziale». Le opere complementari riguardano la tribuna degli ospiti, spogliatoi e locali adibiti a servizio per il pubblico, oltre alla realizzazione di un campetto da calcetto in erba sintetica all'interno del "D'Angelo". Tali interventi aggiuntivi, si legge ancora nel documento, «risultano strettamente necessari al perfezionamento dell'opera e quindi inseparabili, sotto il profilo tecnico ed economico, dal contratto iniziale». Ed è in questo passaggio che Aria Fresca riscontra l'irregolarità dell'assenza di una gara d'appalto.
Il 16 dicembre la giunta comunale ha deciso di modificare parzialmente la delibera del 29 novembre, stabilendo che per la realizzazione del campetto di calcetto ci sarà un bando di gara. L'assessore ai Lavori Pubblici Gioacchino Centonze spiega che «c'è stata la consegna parziale dei lavori e, fermo restando l'interdizione dell'area ancora destinata a cantiere, le partite si stanno giocando a porte aperte da dopo l'Immacolata. Sapevamo che il muro di cinta era pericolante da circa 20 anni e lo abbiamo in parte sistemato. I ritardi nell'ultimazione dei lavori derivano dalla loro sospensione dal 20 ottobre per la necessaria approvazione della perizia di variante». Centonze riferisce che gli interventi sono ripresi il 17 novembre e termineranno il 30 dicembre prossimo.
«La ditta che si è aggiudicata i lavori - continua - ha fatto più del dovuto, regalando alla città interventi non inseriti nel capitolato d'appalto. Avevamo approvato il rifacimento del muro di cinta per circa 45mila euro. Per abbreviare i tempi e per dotare Altamura di un campo di calcetto dove anche le squadre che usufruiscono del "D'Angelo" possano allenarsi, visti i costi esosi del manto erboso dello stadio, volevamo affidare i lavori alla stessa ditta, prevedendo la spesa di 24mila euro. Ci sarebbe stato un risparmio di circa 30mila euro».
«A inizio novembre - sottolinea Aria Fresca - sebbene in ritardo, i lavori allo stadio erano pressoché terminati. Poi i signori amministratori hanno improvvisamente scoperto che un tratto del muro di cinta dal lato della tribuna scoperta era pericolante. Strano, perché nel dettagliato elenco dei lavori di ristrutturazione messo a punto dalla stessa amministrazione fin dal mese di aprile non risultava nulla di nulla. In queste settimane, la stessa ditta assegnataria dell'appalto principale si sta occupando di demolire e ricostruire il muro di cinta ritenuto pericolante, con esborso ulteriore per le casse comunali di 9mila euro e senza alcuna gara. E ancora senza gara, l'amministrazione comunale ha affidato a quella stessa impresa la realizzazione anche di un campetto da calcetto nel perimetro dell'impianto per la somma di 90mila euro».
Secondo la documentazione, la prima determina dirigenziale di approvazione del progetto esecutivo risale al 2006 per un totale di 256mila euro. La seconda a maggio 2010 per la somma complessiva di 356mila euro. I lavori sono stati aggiudicati a maggio 2011 con un ribasso d'asta del 26,665%, per un importo di 191.355,84 euro. Con una determina del dirigente del VI Settore Biagio Maiullari del 17 novembre 2011 si approvava una perizia di variante, predisposta dal direttore dei lavori Pierino Profeta «per l'importo complessivo invariato di 356mila euro». Perizia redatta al fine di «attuare un intervento migliorativo dell'opera, imprevisto ed imprevedibile nella fase progettuale, anche in virtù dei cedimenti del muro di cinta della tribuna». Aria Fresca ribatte: «Così fanno fuori quasi tutti i risparmi di spesa determinati dal ribasso».
Con delibera del 29 novembre 2011, la giunta comunale ha approvato il progetto di completamento dell'adeguamento a norma dello stadio "D'Angelo" per la somma di circa 90mila euro. «Importo - si sottolinea nel documento - che non comporta alcun onere ulteriore, rientrando tale somma nel quadro economico iniziale». Le opere complementari riguardano la tribuna degli ospiti, spogliatoi e locali adibiti a servizio per il pubblico, oltre alla realizzazione di un campetto da calcetto in erba sintetica all'interno del "D'Angelo". Tali interventi aggiuntivi, si legge ancora nel documento, «risultano strettamente necessari al perfezionamento dell'opera e quindi inseparabili, sotto il profilo tecnico ed economico, dal contratto iniziale». Ed è in questo passaggio che Aria Fresca riscontra l'irregolarità dell'assenza di una gara d'appalto.
Il 16 dicembre la giunta comunale ha deciso di modificare parzialmente la delibera del 29 novembre, stabilendo che per la realizzazione del campetto di calcetto ci sarà un bando di gara. L'assessore ai Lavori Pubblici Gioacchino Centonze spiega che «c'è stata la consegna parziale dei lavori e, fermo restando l'interdizione dell'area ancora destinata a cantiere, le partite si stanno giocando a porte aperte da dopo l'Immacolata. Sapevamo che il muro di cinta era pericolante da circa 20 anni e lo abbiamo in parte sistemato. I ritardi nell'ultimazione dei lavori derivano dalla loro sospensione dal 20 ottobre per la necessaria approvazione della perizia di variante». Centonze riferisce che gli interventi sono ripresi il 17 novembre e termineranno il 30 dicembre prossimo.
«La ditta che si è aggiudicata i lavori - continua - ha fatto più del dovuto, regalando alla città interventi non inseriti nel capitolato d'appalto. Avevamo approvato il rifacimento del muro di cinta per circa 45mila euro. Per abbreviare i tempi e per dotare Altamura di un campo di calcetto dove anche le squadre che usufruiscono del "D'Angelo" possano allenarsi, visti i costi esosi del manto erboso dello stadio, volevamo affidare i lavori alla stessa ditta, prevedendo la spesa di 24mila euro. Ci sarebbe stato un risparmio di circa 30mila euro».