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Speciale Cava dei dinosauri 1, le parole di Umberto Nicosia
«Ho deciso di non avere più niente a che fare con l'argomento». Un riassunto delle ultime vicende
Altamura - martedì 20 settembre 2011
21.54
«Ho saputo della polemica che si è innescata ad Altamura sulla cava. Per mia parte ho deciso di rimanerne fuori per rispettare la decisione di non avere più niente a che fare con l'argomento, decisione da me presa qualche anno fa per il disgusto che la situazione mi aveva provocato dopo anni di sforzi personali per valorizzare la cava». Sono le parole di Umberto Nicosia, il paleontologo dell'Università "La Sapienza" di Roma che, insieme ad una equipe di icnologi della stessa Università, studiò il sito subito dopo la scoperta, confermando l'ipotesi delle impronte.
Dichiarazioni scoraggianti, che mettono in evidenza quanto lo sfacelo della Cava dei dinosauri in località Pontrelli sia sotto gli occhi di tutti. Forse si è fatto troppo poco. E se sono gli stessi esperti, indispensabili per la valorizzazione di un'area così importante, a tirarsi indietro, allora bisogna davvero cominciare a preoccuparsi. Al di là di ogni polverone che i botta e risposta possono sollevare, senza gli studi nessun bene culturale e archeologico potrà mai essere valorizzato abbastanza.
È del 25 luglio scorso la lettera che la Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale) sezione Puglia e le sezioni regionali delle associazioni Italia Nostra e Archeoclub d'Italia hanno scritto ad enti ed istituzioni per accendere i riflettori, anche a livello nazionale, sul degrado del sito. Poi una petizione pubblica su Facebook promossa dall'associazione Spiragli e da Lab Magazine, che ha raccolto circa 1600 adesioni, oltre ai commenti indignati dei cittadini per lo stato in cui versa la cava. Ne è seguito il botta e risposta fra il sindaco Mario Stacca e il consigliere regionale Michele Ventricelli, che aveva accusato il primo cittadino di «immobilismo». Nella risposta di Stacca un rimbalzo di palla. «Ventricelli ha attraversato tutti e 12 gli anni dalla scoperta sia da consigliere comunale che regionale, con compiti anche di responsabilità istituzionale, e quindi è stato il primo ad essere immobile».
In una recente nota, il consigliere comunale di Aria Fresca Enzo Colonna ha sollecitato la Regione ad attivarsi secondo legge per espropriare l'area. Anche l'Italia dei Valori è intervenuto sul tema, annunciando una raccolta firme agli inizi di agosto. Dalla polemica è derivato l'intervento della società proprietaria del sito, la Valle dei Dinosauri srl, che accusa il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per esso la Soprintendenza archeologica della Puglia di aver trascurato l'area senza ulteriori iniziative «non stanziando un solo euro per la sua acquisizione, conservazione e valorizzazione». Secondo la società proprietaria non si è dato mai corso ad alcuna procedura espropriativa, quindi non vi è stata mai alcuna opposizione da parte della proprietà. «Dunque - si legge nella nota - a fronte di un giusto indennizzo, nessun problema all'espropriazione». La Valle dei Dinosauri srl conferma di aver proposto al Comune di Altamura un accordo di programma che prevede la cessione gratuita al Comune della cava a fronte del riconoscimento dei diritti volumetrici residenziali in terreni suburbani in località Parco Angiolella, con ulteriore cessione gratuita in favore del Comune del 5% della volumetria che sarà realizzata.
Il Soprintendente per i Beni archeologici della Puglia Antonio De Siena ha recentemente manifestato la volontà di dare avvio al procedimento di espropriazione per l'acquisizione dell'area al patrimonio pubblico, condizione indispensabile per l'utilizzo delle risorse regionali e comunitarie. A tale notizia ha fatto seguito la nota dell'assessore regionale alle Politiche del Territorio Angela Barbanente, in risposta anche alla lettera della Sigea, di Italia Nostra e dell'Archeoclub d'Italia. La Regione ha accolto favorevolmente l'intenzione di De Siena.
Immediati la soddisfazione e l'apprezzamento espressi dal sindaco Stacca e dall'assessore regionale Ventricelli. Il Primo Cittadino ha confermato la massima attenzione dell'Amministrazione comunale sulla cava delle orme dei dinosauri. «Ad oggi - sottolinea Ventricelli in una nota - è impensabile lasciare inalterato lo stato delle cose, per questo in una mia nota nei giorni scorsi chiedevo alle autorità competenti un atto forte e perentorio per tutelare questo importante patrimonio». Nelle prossime ore il Centrosinistra altamurano diffonderà un manifesto in cui si dichiara favorevole all'esproprio dell'area, «unica via da percorrere».
Ma a tante parole dovrebbero seguire i fatti.
A breve, un'ulteriore notizia di approfondimento.
Dichiarazioni scoraggianti, che mettono in evidenza quanto lo sfacelo della Cava dei dinosauri in località Pontrelli sia sotto gli occhi di tutti. Forse si è fatto troppo poco. E se sono gli stessi esperti, indispensabili per la valorizzazione di un'area così importante, a tirarsi indietro, allora bisogna davvero cominciare a preoccuparsi. Al di là di ogni polverone che i botta e risposta possono sollevare, senza gli studi nessun bene culturale e archeologico potrà mai essere valorizzato abbastanza.
È del 25 luglio scorso la lettera che la Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale) sezione Puglia e le sezioni regionali delle associazioni Italia Nostra e Archeoclub d'Italia hanno scritto ad enti ed istituzioni per accendere i riflettori, anche a livello nazionale, sul degrado del sito. Poi una petizione pubblica su Facebook promossa dall'associazione Spiragli e da Lab Magazine, che ha raccolto circa 1600 adesioni, oltre ai commenti indignati dei cittadini per lo stato in cui versa la cava. Ne è seguito il botta e risposta fra il sindaco Mario Stacca e il consigliere regionale Michele Ventricelli, che aveva accusato il primo cittadino di «immobilismo». Nella risposta di Stacca un rimbalzo di palla. «Ventricelli ha attraversato tutti e 12 gli anni dalla scoperta sia da consigliere comunale che regionale, con compiti anche di responsabilità istituzionale, e quindi è stato il primo ad essere immobile».
In una recente nota, il consigliere comunale di Aria Fresca Enzo Colonna ha sollecitato la Regione ad attivarsi secondo legge per espropriare l'area. Anche l'Italia dei Valori è intervenuto sul tema, annunciando una raccolta firme agli inizi di agosto. Dalla polemica è derivato l'intervento della società proprietaria del sito, la Valle dei Dinosauri srl, che accusa il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per esso la Soprintendenza archeologica della Puglia di aver trascurato l'area senza ulteriori iniziative «non stanziando un solo euro per la sua acquisizione, conservazione e valorizzazione». Secondo la società proprietaria non si è dato mai corso ad alcuna procedura espropriativa, quindi non vi è stata mai alcuna opposizione da parte della proprietà. «Dunque - si legge nella nota - a fronte di un giusto indennizzo, nessun problema all'espropriazione». La Valle dei Dinosauri srl conferma di aver proposto al Comune di Altamura un accordo di programma che prevede la cessione gratuita al Comune della cava a fronte del riconoscimento dei diritti volumetrici residenziali in terreni suburbani in località Parco Angiolella, con ulteriore cessione gratuita in favore del Comune del 5% della volumetria che sarà realizzata.
Il Soprintendente per i Beni archeologici della Puglia Antonio De Siena ha recentemente manifestato la volontà di dare avvio al procedimento di espropriazione per l'acquisizione dell'area al patrimonio pubblico, condizione indispensabile per l'utilizzo delle risorse regionali e comunitarie. A tale notizia ha fatto seguito la nota dell'assessore regionale alle Politiche del Territorio Angela Barbanente, in risposta anche alla lettera della Sigea, di Italia Nostra e dell'Archeoclub d'Italia. La Regione ha accolto favorevolmente l'intenzione di De Siena.
Immediati la soddisfazione e l'apprezzamento espressi dal sindaco Stacca e dall'assessore regionale Ventricelli. Il Primo Cittadino ha confermato la massima attenzione dell'Amministrazione comunale sulla cava delle orme dei dinosauri. «Ad oggi - sottolinea Ventricelli in una nota - è impensabile lasciare inalterato lo stato delle cose, per questo in una mia nota nei giorni scorsi chiedevo alle autorità competenti un atto forte e perentorio per tutelare questo importante patrimonio». Nelle prossime ore il Centrosinistra altamurano diffonderà un manifesto in cui si dichiara favorevole all'esproprio dell'area, «unica via da percorrere».
Ma a tante parole dovrebbero seguire i fatti.
A breve, un'ulteriore notizia di approfondimento.