Scuola e Lavoro
Sospeso il decreto del Governo che taglia numero di scuole autonome
Il caso riguarda anche la Puglia: 58 in meno (una ad Altamura)
Altamura - martedì 31 ottobre 2023
20.48
Il Tribunale amministrativo regionale della Campania (Tar, sede di Napoli) ha accolto un ricorso della Regione Campania ed ha sospeso il decreto interministeriale (Ministeri dell'istruzione e Ministero dell'economia e delle finanze) sul dimensionamento scolastico. Si tratta delle norme che prevedono una riduzione del numero di scuole autonome. Il Tar Campania, inoltre, ha trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale affinché si pronunci sulla legittimità costituzionale.
Il ministro dell'istruzione Valditara ha già annunciato che questa decisione sarà impugnata, con ricorso al Consiglio di Stato. Secondo il rappresentante del Governo, il Tar Campania si è dichiarato competente su un decreto, adottato di concerto tra due ministeri, che non riguarda solo una regione ma contiene i criteri per la definizione dell'organico dei dirigenti scolastici sul territorio nazionale.
Anche la Regione Puglia è contraria a queste norme ed ha promosso ricorso alla Corte Costituzionale. In Puglia è prevista la riduzione da 627 a 569 istituzioni scolastiche, con la conseguente riduzione di 58 autonomie. Si ricorda che il taglio dell'autonomia non significa la chiusura delle scuole, che a tutti gli effetti restano attive nelle sedi in cui sono ubicate e con il proprio personale: perdere l'autonomia significa perdere la dirigenza scolastica.
Anche ad Altamura il piano regionale ha effetti. A partire dall'anno scolastico 2024-2025 le istituzioni autonome passano da 9 a 8 e si forma un nuovo istituto comprensivo con la fusione tra il sesto circolo didattico Don Lorenzo Milani e la scuola secondaria di primo grado Padre Pio.
Ora occorre attendere gli sviluppi della battaglia giudiziaria che le Regioni hanno avviato. La pronuncia del Tar Campania, intanto, già produce effetti. Si vedrà il prosieguo. Se le nuove norme del Governo saranno definitivamente sospese, non ci sarà necessità di procedere alle fusioni scolastiche.
Il ministro dell'istruzione Valditara ha già annunciato che questa decisione sarà impugnata, con ricorso al Consiglio di Stato. Secondo il rappresentante del Governo, il Tar Campania si è dichiarato competente su un decreto, adottato di concerto tra due ministeri, che non riguarda solo una regione ma contiene i criteri per la definizione dell'organico dei dirigenti scolastici sul territorio nazionale.
Anche la Regione Puglia è contraria a queste norme ed ha promosso ricorso alla Corte Costituzionale. In Puglia è prevista la riduzione da 627 a 569 istituzioni scolastiche, con la conseguente riduzione di 58 autonomie. Si ricorda che il taglio dell'autonomia non significa la chiusura delle scuole, che a tutti gli effetti restano attive nelle sedi in cui sono ubicate e con il proprio personale: perdere l'autonomia significa perdere la dirigenza scolastica.
Anche ad Altamura il piano regionale ha effetti. A partire dall'anno scolastico 2024-2025 le istituzioni autonome passano da 9 a 8 e si forma un nuovo istituto comprensivo con la fusione tra il sesto circolo didattico Don Lorenzo Milani e la scuola secondaria di primo grado Padre Pio.
Ora occorre attendere gli sviluppi della battaglia giudiziaria che le Regioni hanno avviato. La pronuncia del Tar Campania, intanto, già produce effetti. Si vedrà il prosieguo. Se le nuove norme del Governo saranno definitivamente sospese, non ci sarà necessità di procedere alle fusioni scolastiche.