Scuola e Lavoro
"Sopra e sotto il mare"
L'IISS "De Nora" partecipa agli ''Incontri con gli scienziati 2011''. Le nuove frontiere della biologia marina
Altamura - venerdì 15 aprile 2011
10.31
L'IISS "Michele De Nora" di Altamura, insieme ad altri quattordici istituti professionali pugliesi, ha partecipato al quinto appuntamento del tour nazionale ''Incontri con gli scienziati 2011'', iniziativa giunta alla quinta edizione che rientra nel progetto educativo PlayEnergy, il concorso ludico didattico di Enel dedicato alle scuole italiane ed estere per far conoscere il mondo dell' energia attraverso i linguaggi della scienza. "Sopra e sotto il mare" è stato il tema dell'incontro, che si è tenuto giovedì 14 presso il Centro Congressi del Complesso Ecotekne dell'Università di Lecce.
Si è parlato dei traguardi e delle nuove frontiere della biologia marina. A dialogare con gli studenti: Adriana Giangrande, Prof.ssa del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell'Università di Lecce e Paolo Guidetti, ricercatore del Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina all'Università di Lecce. L'incontro è stato moderato da Silvia Bencivelli, medico e giornalista scientifica di Radio3Scienza. Gli studenti hanno potuto conoscere gli aspetti più insoliti degli organismi che popolano i mari, in particolare hanno appreso che alcune delle sostanze che normalmente usano nel loro ciclo vitale potrebbero diventare i nuovi medicinali del terzo millennio.
Si è parlato dei traguardi e delle nuove frontiere della biologia marina. A dialogare con gli studenti: Adriana Giangrande, Prof.ssa del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell'Università di Lecce e Paolo Guidetti, ricercatore del Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina all'Università di Lecce. L'incontro è stato moderato da Silvia Bencivelli, medico e giornalista scientifica di Radio3Scienza. Gli studenti hanno potuto conoscere gli aspetti più insoliti degli organismi che popolano i mari, in particolare hanno appreso che alcune delle sostanze che normalmente usano nel loro ciclo vitale potrebbero diventare i nuovi medicinali del terzo millennio.