Territorio
Situazione della discarica in località Le Lamie
La Regione sollecita la Provincia ad avviare la bonifica. Conclusa la fase di gestione operativa dell'impianto
Altamura - martedì 19 ottobre 2010
10.17
In data 17 giugno 2010 il consigliere regionale Michele Ventricelli ha inviato una nota all'assessore regionale all'ambiente, Lorenzo Nicastro, per chiedere informazioni sulla bonifica dell'impianto di discarica in agro di Altamura, contrada Le Lamie: «Come è a Lei noto», si legge, «con ordinanza del Commissario delegato per l'Emergenza Ambientale n°54 del 31 gennaio 2007, fu disposta la chiusura dell'impianto, da "completare, nel rispetto delle previsioni progettuali di adeguamento al D.lgs 36/03, entro il 31 dicembre 2007". Il conferimento dei rifiuti nella discarica sopra richiamata è terminato il 31 marzo 2008 in forza dell'ordinanza del Presidente della Provincia di Bari n° 40/ap del 27 dicembre 2007. I suindicati provvedimenti, nel richiamare l'adeguamento dell'impianto alle disposizioni del D.lgs 36/03, hanno disposto la chiusura definitiva dell'impianto con conseguente obbligo di avvio della post-gestione in capo alla Società. Successivamente il dirigente di servizio ecologia della Regione Puglia, a seguito di Presentazione di AIA [ndr: autorizzazione integrata ambientale] attivata dalla società, riteneva che non sussistevano le condizioni per il prosieguo del procedimento e riteneva archiviata la procedura. A seguito di tale legittima e condivisa decisione, si apriva la procedura della post gestione da affettuarsi conformemente a quanto progettualmente previsto ed approvato. Su tale procedura e sui tempi e le competenze della successiva fase di bonifica dell'intero impianto, il sottoscritto chiede cortesemente di conoscere lo stato, ciò al fine soprattutto di tranquillizzare la popolazione locale, preoccupata, sia che lo sfruttamento ultra ventennale dell'impianto possa recare danno all'ambiente circostante, sia sull'eventuale mancato rispetto di un obbligo di legge». L'Assessore Nicastro, nella sua risposta datata 28 settembre 2010, ha sostanzialmente confermato questi dati ribadendo la conclusione della fase di attività della discarica, ed allegando alla sua lettera la nota inviata alla ditta TRA.DE.CO. dal Servizio Ecologia della Regione, in data 19 gennaio 2010, per informarla che la sua richiesta di autorizzazione a continuare a sfruttare l'impianto non sarebbe stata accolta.
Dunque, ricapitolando, con un'ordinanza del Commissario delegato per l'Emergenza Ambientale, la n°54 del 31 gennaio 2007, è stata disposta la chiusura dell'impianto entro il 31 dicembre 2007. Questo in conformità con il D.lgs 36/03, cioè Il Decreto legislativo n° 36 del 13 gennaio 2003. Tale decreto disciplina l'attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, cioè l'adeguamento delle discariche agli standards della Comunità Europea. In base a tale decreto, come si è detto, l'impianto avrebbe dovuto essere chiuso, tuttavia la discarica ha continuato a ricevere rifiuti fino al 31 marzo 2008, questo grazie ad un'ordinanza della Provincia di Bari, la n° 40/ap del 27 dicembre 2007. Sia nell'ordinanza del Commissario delegato per l'Emergenza Ambientale, sia nell'ordinanza della Provincia si fa però riferimento al D.lgs 36/03 e quindi all'imminente chiusura dell'impianto.
Il 15 dicembre 2009, la ditta TRA.DE.CO (con nota prot. n° 13760) ha presentato al dirigente del Servizio Ecologia – Ufficio inquinamento e Grandi Impianti della Regione Puglia una richiesta di AIA, cioè di Autorizzazione Integrata Ambientale, in modo da poter continuare a sfruttare la discarica per la raccolta di rifiuti. L'Autorizzazione Integrata Ambientale é il provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto o di parte di esso a condizione che sia conforme ai requisiti del decreto legislativo n° 59 del 18 febbraio 2005, che è un decreto di recepimento della direttiva comunitaria 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC - Integrated Pollution Prevention and Control). L'AIA ha una durata generale di 5 anni, ma può durare anche 6, se l'azienda possiede certificati UNI EN ISO 14001, e 8 anni nel caso l'impianto sia registrato EMAS.
Il Servizio Ecologia, il 19 gennaio 2010, ha risposto alla ditta con una nota in cui si ribadisce «la conclusione della fase di gestione operativa dell'impianto». «Si ritiene» si legge «che non sussistano le condizioni per il prosieguo del procedimento di AIA attivato dalla società presso quest'Ufficio e, pertanto, lo stesso è da considerarsi archiviato. La post-gestione della discarica sarà effettuata conformemente a quanto progettualmente previsto ed approvato». Nella stessa nota si legge anche che «alla luce della intervenuta cessazione dei conferimenti al 31 marzo 2008, si ritiene pertanto conclusa la fase di gestione operativa dell'impianto ed avviata la sua chiusura definitiva di cui, con la presente, si chiede riscontro alla Provincia come previsto dall'art. 122 del D.lgs 36/03 ».
Dunque, «la Regione», si legge nel comunicato del consigliere Michele Ventricelli, «dopo aver predisposto la chiusura dell'impianto già nel 2007, ordinò l'avvio delle attività di post-gestione in capo alla società TRA.DE.CO nonostante i tanti ricorsi della ditta per proseguire le attività di smaltimento». «Ora» afferma il Consigliere «la Regione ha sollecitato la Provincia, che è l'ente preposto a seguire le attività in oggetto, a dare riscontro di quanto sta accedendo. Invierò una nota di sollecitazione alla Provincia per assicurarmi sullo stato delle cose e dare una risposta alla popolazione locale. La battaglia per la chiusura di questa discarica e la successiva bonifica è un tassello fondamentale per la salute e l'equilibrio del nostro territorio oltre ad essere un risarcimento per la gente che ha convissuto con questo pericolo».
Dunque, ricapitolando, con un'ordinanza del Commissario delegato per l'Emergenza Ambientale, la n°54 del 31 gennaio 2007, è stata disposta la chiusura dell'impianto entro il 31 dicembre 2007. Questo in conformità con il D.lgs 36/03, cioè Il Decreto legislativo n° 36 del 13 gennaio 2003. Tale decreto disciplina l'attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, cioè l'adeguamento delle discariche agli standards della Comunità Europea. In base a tale decreto, come si è detto, l'impianto avrebbe dovuto essere chiuso, tuttavia la discarica ha continuato a ricevere rifiuti fino al 31 marzo 2008, questo grazie ad un'ordinanza della Provincia di Bari, la n° 40/ap del 27 dicembre 2007. Sia nell'ordinanza del Commissario delegato per l'Emergenza Ambientale, sia nell'ordinanza della Provincia si fa però riferimento al D.lgs 36/03 e quindi all'imminente chiusura dell'impianto.
Il 15 dicembre 2009, la ditta TRA.DE.CO (con nota prot. n° 13760) ha presentato al dirigente del Servizio Ecologia – Ufficio inquinamento e Grandi Impianti della Regione Puglia una richiesta di AIA, cioè di Autorizzazione Integrata Ambientale, in modo da poter continuare a sfruttare la discarica per la raccolta di rifiuti. L'Autorizzazione Integrata Ambientale é il provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto o di parte di esso a condizione che sia conforme ai requisiti del decreto legislativo n° 59 del 18 febbraio 2005, che è un decreto di recepimento della direttiva comunitaria 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC - Integrated Pollution Prevention and Control). L'AIA ha una durata generale di 5 anni, ma può durare anche 6, se l'azienda possiede certificati UNI EN ISO 14001, e 8 anni nel caso l'impianto sia registrato EMAS.
Il Servizio Ecologia, il 19 gennaio 2010, ha risposto alla ditta con una nota in cui si ribadisce «la conclusione della fase di gestione operativa dell'impianto». «Si ritiene» si legge «che non sussistano le condizioni per il prosieguo del procedimento di AIA attivato dalla società presso quest'Ufficio e, pertanto, lo stesso è da considerarsi archiviato. La post-gestione della discarica sarà effettuata conformemente a quanto progettualmente previsto ed approvato». Nella stessa nota si legge anche che «alla luce della intervenuta cessazione dei conferimenti al 31 marzo 2008, si ritiene pertanto conclusa la fase di gestione operativa dell'impianto ed avviata la sua chiusura definitiva di cui, con la presente, si chiede riscontro alla Provincia come previsto dall'art. 122 del D.lgs 36/03 ».
Dunque, «la Regione», si legge nel comunicato del consigliere Michele Ventricelli, «dopo aver predisposto la chiusura dell'impianto già nel 2007, ordinò l'avvio delle attività di post-gestione in capo alla società TRA.DE.CO nonostante i tanti ricorsi della ditta per proseguire le attività di smaltimento». «Ora» afferma il Consigliere «la Regione ha sollecitato la Provincia, che è l'ente preposto a seguire le attività in oggetto, a dare riscontro di quanto sta accedendo. Invierò una nota di sollecitazione alla Provincia per assicurarmi sullo stato delle cose e dare una risposta alla popolazione locale. La battaglia per la chiusura di questa discarica e la successiva bonifica è un tassello fondamentale per la salute e l'equilibrio del nostro territorio oltre ad essere un risarcimento per la gente che ha convissuto con questo pericolo».