Politica
Sinistra Italiana difende la Costituzione
Incontro pubblico per spiegare le ragioni del No al Referendum
Altamura - sabato 15 ottobre 2016
19.45 Comunicato Stampa
Si svolgerà lunedì 17 ottobre alle ore 18.30 presso la Sala Mostre del Teatro Mercadante di Altamura l'incontro organizzato dal comitato di Altamura per il NO al Referendum Costituzionale durante il quale il gruppo di Sinistra Italiana insieme agli aderenti al comitato che coinvolge singoli cittadini, diversi soggetti politici e realtà associative, illustrerà le ragioni del NO.
Alla serata coordinata da Claudia Mazzilli del Comitato Altamura per il NO al Referendum. interverranno Nicola Colaianni, Professore di Diritto ecclesiastico italiano e comparato dell'Università di Bari, Nicolò Ceci del Comitato studenti con il NO.
"il 4 dicembre saranno sottoposte al voto dei cittadini italiani le modifiche alla costituzione fortemente volute dal governo Renzi. Il circolo Sinistra Italiana di Altamura – si legge in una nota - ha avviato già da questa estate una campagna informativa a sostegno del NO, in linea con l'orientamento nazionale di Sinistra Italiana.
Il 3 ottobre, inoltre, si è costituito anche ad Altamura il Comitato del NO al Referendum, che coinvolge singoli cittadini, diversi soggetti politici e realtà associative e a cui anche i militanti e gli iscritti di Sinistra Italiana hanno dato l'adesione individuale ed unanime. Invitiamo pertanto la cittadinanza a partecipare alle numerose iniziative di confronto e informazione sul quesito referendario del 4 dicembre.
Questa riforma ci appare in contrasto con l'art. 1 della Costituzione, secondo cui "la sovranità appartiene al popolo", perché accentra troppi poteri nello Stato, creando un Premierato e riducendo il potere legislativo delle Regioni: da una Camera di senatori eletti dal popolo si passerà ad un Senato di nominati, senza abbattere in modo davvero significativo i costi della politica e senza semplificare l'iter che porta all'approvazione delle leggi. L'unica cosa che si riduce è la Democrazia, indebolendo i contrappesi che attualmente regolano e temperano i "Poteri" in cui si articola l'organizzazione dello Stato.
È importante condividere questa battaglia in difesa della Costituzione, che è la carta identificativa della nostra Storia dal secondo dopoguerra ad oggi e che non si può ridurre ad una legge come tutte le altre, riformabile in qualsiasi momento da maggioranze fittizie e risicate".
Alla serata coordinata da Claudia Mazzilli del Comitato Altamura per il NO al Referendum. interverranno Nicola Colaianni, Professore di Diritto ecclesiastico italiano e comparato dell'Università di Bari, Nicolò Ceci del Comitato studenti con il NO.
"il 4 dicembre saranno sottoposte al voto dei cittadini italiani le modifiche alla costituzione fortemente volute dal governo Renzi. Il circolo Sinistra Italiana di Altamura – si legge in una nota - ha avviato già da questa estate una campagna informativa a sostegno del NO, in linea con l'orientamento nazionale di Sinistra Italiana.
Il 3 ottobre, inoltre, si è costituito anche ad Altamura il Comitato del NO al Referendum, che coinvolge singoli cittadini, diversi soggetti politici e realtà associative e a cui anche i militanti e gli iscritti di Sinistra Italiana hanno dato l'adesione individuale ed unanime. Invitiamo pertanto la cittadinanza a partecipare alle numerose iniziative di confronto e informazione sul quesito referendario del 4 dicembre.
Questa riforma ci appare in contrasto con l'art. 1 della Costituzione, secondo cui "la sovranità appartiene al popolo", perché accentra troppi poteri nello Stato, creando un Premierato e riducendo il potere legislativo delle Regioni: da una Camera di senatori eletti dal popolo si passerà ad un Senato di nominati, senza abbattere in modo davvero significativo i costi della politica e senza semplificare l'iter che porta all'approvazione delle leggi. L'unica cosa che si riduce è la Democrazia, indebolendo i contrappesi che attualmente regolano e temperano i "Poteri" in cui si articola l'organizzazione dello Stato.
È importante condividere questa battaglia in difesa della Costituzione, che è la carta identificativa della nostra Storia dal secondo dopoguerra ad oggi e che non si può ridurre ad una legge come tutte le altre, riformabile in qualsiasi momento da maggioranze fittizie e risicate".