Politica
Sindaca Melodia contro Emiliano: non condivido la chiusura delle scuole
E rincara la dose: "Noi sindaci non informati di decisioni su ospedale Murgia"
Altamura - giovedì 29 ottobre 2020
La decisione del presidente Emiliano di sospendere le attività in presenza nelle scuole non piace affatto alla sindaca Rosa Melodia. Il suo punto di vista è stato espresso in un videomessaggio agli altamurani.
"Non sono d'accordo con questa decisione presa all'improvviso - sostiene -. Meglio un lockdown, meglio chiudere tutto per quindici giorni ma non le scuole. Le conseguenze sono tantissime. Non solo perché abbiamo lavorato per mesi alla riorganizzazione delle scuole proprio perché dovevamo dare un segnale di prevenzione, non solo per questo. Ma anche per una questione simbolica. Non è possibile, da un giorno all'altro, decidere di tenere i ragazzi a casa, mettendo in difficoltà le famiglie, le donne che lavorano. Significa mettere in difficoltà dal punto di vista lavorativo più di metà della popolazione. E poi dove andranno questi ragazzi? Andranno in giro quando le lezioni saranno concluse".
La prima cittadina non condivide la motivazione, vale a dire il lavoro maggiore per il dipartimento di prevenzione nel fare più tamponi quando emergono i casi positivi, peraltro i contagi avvengono nella maggior parte dei casi in ambito extra-scolastico. "Capisco - dice la sindaca - ma non è concepibile partire in questa maniera. Ai bambini si toglie tanto: si toglie l'insegnamento, la relazione, il luogo in cui crescere e divertirsi. Questa decisione non la condivido".
E viene rincarata la dose sulla Asl. "Non condivido il metodo - dice Melodia - che si sta usando per l'ospedale della Murgia. Non c'è da parte della Asl nessuna condivisione con i sindaci di Altamura e Gravina. Non è concepibile. I sindaci devono essere i primi a essere informati di qualsiasi decisione".
"Non sono d'accordo con questa decisione presa all'improvviso - sostiene -. Meglio un lockdown, meglio chiudere tutto per quindici giorni ma non le scuole. Le conseguenze sono tantissime. Non solo perché abbiamo lavorato per mesi alla riorganizzazione delle scuole proprio perché dovevamo dare un segnale di prevenzione, non solo per questo. Ma anche per una questione simbolica. Non è possibile, da un giorno all'altro, decidere di tenere i ragazzi a casa, mettendo in difficoltà le famiglie, le donne che lavorano. Significa mettere in difficoltà dal punto di vista lavorativo più di metà della popolazione. E poi dove andranno questi ragazzi? Andranno in giro quando le lezioni saranno concluse".
La prima cittadina non condivide la motivazione, vale a dire il lavoro maggiore per il dipartimento di prevenzione nel fare più tamponi quando emergono i casi positivi, peraltro i contagi avvengono nella maggior parte dei casi in ambito extra-scolastico. "Capisco - dice la sindaca - ma non è concepibile partire in questa maniera. Ai bambini si toglie tanto: si toglie l'insegnamento, la relazione, il luogo in cui crescere e divertirsi. Questa decisione non la condivido".
E viene rincarata la dose sulla Asl. "Non condivido il metodo - dice Melodia - che si sta usando per l'ospedale della Murgia. Non c'è da parte della Asl nessuna condivisione con i sindaci di Altamura e Gravina. Non è concepibile. I sindaci devono essere i primi a essere informati di qualsiasi decisione".