Territorio
Si presenta il Distretto agroecologico
Riconosciuto dalla Regione Puglia, copre l'area delle Murge e del Bradano
Murgia - giovedì 23 luglio 2020
10.26
Oggi ad Altamura, alle ore 18.00, nei giardini dell'ex Monastero del Soccorso in piazza Resistenza 5, è in programma la presentazione del programma del Distretto agroecologico delle Murge e del Bradano ufficialmente riconosciuto dalla Regione Puglia.
Con il riconoscimento il Distretto agroecologico intende sviluppare in ambito interregionale, tra la Puglia e la Basilicata, quelli che sono gli scopi dei distretti produttivi avviati con la Legge 205/2017, art. 1, comma 499 (Finanziaria del 2018) che prevedono, attraverso le attività agricole e agroalimentari, la promozione dello sviluppo locale sostenibile, la coesione e l'inclusione sociale, le attività caratterizzate da prossimità territoriale, la sicurezza alimentare, la diminuzione dell'impatto ambientale delle produzioni, la riduzione dello spreco alimentare e la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale.
Il programma di sviluppo rappresenta il risultato della partecipazione attiva e spontanea di cittadini, imprese, associazioni non-profit e Università che, riuniti in tavoli di lavoro divisi per argomento, hanno programmato degli interventi, tutti finalizzati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale del territorio (la produzione e il consumo sostenibile, la ricerca e l'innovazione, il turismo sostenibile, l'ambiente e la biodiversità, le comunità sostenibili, il benessere sociale).
Il territorio si estende su una superficie di circa 250mila ettari situati tra le Murge pugliesi (Minervino Murge, Spinazzola, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Altamura, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Ginosa e Laterza) e lucane fino a tutto il bacino del fiume Bradano (Matera, Montescaglioso, Metaponto, Pomarico, Miglionico, Grottole, Tricarico, Irsina, Tolve, Cancellara, Pietragalla, Genzano di Lucania, Banzi, Palazzo San Gervasio, Acerenza, Oppido Lucano, Grassano, Bernalda).
"Sono quattro, tra i sette che hanno già ottenuto il riconoscimento preliminare, i Distretti del cibo pugliesi che interessano, più specificatamente, il territorio murgiano, il cui iter ho seguito sin dall'inizio", sottolinea il consigliere regionale Enzo Colonna. Due, di iniziativa pubblica, sono stati promossi rispettivamente dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia e dalla Città Metropolitana di Bari. Quest'ultimo ha già ricevuto il riconoscimento definitivo da parte della Giunta regionale nelle scorse settimane.
"Sono particolarmente felice - aggiunge - per il lavoro che si sta compiendo su questi importanti strumenti. Ora, per quanto riguarda i Distretti che hanno già ottenuto il riconoscimento definitivo, potranno già essere avviate le attività previste nei rispettivi Programmi in modo che possono costituire una leva importante per lo sviluppo del settore dell'agroalimentare. Per gli altri si è in attesa che si completi il percorso per il riconoscimento definitivo".
Con il riconoscimento il Distretto agroecologico intende sviluppare in ambito interregionale, tra la Puglia e la Basilicata, quelli che sono gli scopi dei distretti produttivi avviati con la Legge 205/2017, art. 1, comma 499 (Finanziaria del 2018) che prevedono, attraverso le attività agricole e agroalimentari, la promozione dello sviluppo locale sostenibile, la coesione e l'inclusione sociale, le attività caratterizzate da prossimità territoriale, la sicurezza alimentare, la diminuzione dell'impatto ambientale delle produzioni, la riduzione dello spreco alimentare e la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale.
Il programma di sviluppo rappresenta il risultato della partecipazione attiva e spontanea di cittadini, imprese, associazioni non-profit e Università che, riuniti in tavoli di lavoro divisi per argomento, hanno programmato degli interventi, tutti finalizzati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale del territorio (la produzione e il consumo sostenibile, la ricerca e l'innovazione, il turismo sostenibile, l'ambiente e la biodiversità, le comunità sostenibili, il benessere sociale).
Il territorio si estende su una superficie di circa 250mila ettari situati tra le Murge pugliesi (Minervino Murge, Spinazzola, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Altamura, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Ginosa e Laterza) e lucane fino a tutto il bacino del fiume Bradano (Matera, Montescaglioso, Metaponto, Pomarico, Miglionico, Grottole, Tricarico, Irsina, Tolve, Cancellara, Pietragalla, Genzano di Lucania, Banzi, Palazzo San Gervasio, Acerenza, Oppido Lucano, Grassano, Bernalda).
"Sono quattro, tra i sette che hanno già ottenuto il riconoscimento preliminare, i Distretti del cibo pugliesi che interessano, più specificatamente, il territorio murgiano, il cui iter ho seguito sin dall'inizio", sottolinea il consigliere regionale Enzo Colonna. Due, di iniziativa pubblica, sono stati promossi rispettivamente dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia e dalla Città Metropolitana di Bari. Quest'ultimo ha già ricevuto il riconoscimento definitivo da parte della Giunta regionale nelle scorse settimane.
"Sono particolarmente felice - aggiunge - per il lavoro che si sta compiendo su questi importanti strumenti. Ora, per quanto riguarda i Distretti che hanno già ottenuto il riconoscimento definitivo, potranno già essere avviate le attività previste nei rispettivi Programmi in modo che possono costituire una leva importante per lo sviluppo del settore dell'agroalimentare. Per gli altri si è in attesa che si completi il percorso per il riconoscimento definitivo".