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Cronaca
Seu, si indaga per omicidio colposo
Primi risultati negati su latte e gelati.
Altamura - sabato 10 giugno 2017
10.24
Si indaga per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, per la morte della bimba di 16 mesi deceduta domenica scorsa nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari a causa delle conseguenze di una infezione da Seu. Il fascicolo d'inchiesta è coordinato dal pm Grazia Errede mentre l''incarico per l'autopsia sarà conferito lunedì prossimo.
Sono arrivati, intanto, i risultati dei campioni sul gelato conservato in frigorifero dalla famiglia di Altamura, con esito negativo. Nessuna traccia del batterio incriminato, che avrebbe provocato l'insorgenza della sindrome nei due bambini altamurani, è stata trovata nei campioni prelevati dai tecnici della Asl e dai carabinieri del Nas di Bari.
Secondo quanto riferisce il quotidiano La Repubblica sarebbero negativi anche gli esami effettuati in due caseifici di Altamura dove sarebbe stato acquistato il latte utilizzato per preparare il famoso gelato.
A condurre gli inquirenti alla gelateria di Altamura erano state le dichiarazioni dei genitori dei due piccoli, quella di 15 mesi morta domenica scorsa e l'altro di 18, ancora ricoverato nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. I familiari dei bambini avevano raccontato di aver acquistato del gelato prodotto con latte crudo realizzato da un caseificio della zona, parte del quale era stato conservato nel frigorifero di casa. E dopo averlo mangiato, per i bimbi erano iniziati i gravi sintomi gastrointestinali aggravati da perdite ematiche e feci.
Esito negativo anche per le verifiche condotte sull'acqua delle tubature a servizio del comune. Altra fonte incriminata.
Le indagini, dunque, ripartono da zero mentre in Regione si allarga l'allarme dopo il ricovero di un altro bambino, residente a Fasano, affetto da infezione intestinale provocata da escherichia coli sebbene portato all'ospedale di Monopoli, i sanitari hanno diagnosticato la presenza del pericoloso batterio ma, al momento, non vi sarebbe traccia di sindrome emolitico uremica.
Dall'assessorato regionale alla sanità tuttavia è arrivata la decisione di estendere a tutta la Puglia le linee guida già emanate per i punti di pronto soccorso della Asl barese: quelle stesse linee guida, corredate di parametri medici, che hanno indotto i responsabili del pronto soccorso di Monopoli a trasferire immediatamente il bimbo di 18 mesi al pediatrico di Bari.
Sono arrivati, intanto, i risultati dei campioni sul gelato conservato in frigorifero dalla famiglia di Altamura, con esito negativo. Nessuna traccia del batterio incriminato, che avrebbe provocato l'insorgenza della sindrome nei due bambini altamurani, è stata trovata nei campioni prelevati dai tecnici della Asl e dai carabinieri del Nas di Bari.
Secondo quanto riferisce il quotidiano La Repubblica sarebbero negativi anche gli esami effettuati in due caseifici di Altamura dove sarebbe stato acquistato il latte utilizzato per preparare il famoso gelato.
A condurre gli inquirenti alla gelateria di Altamura erano state le dichiarazioni dei genitori dei due piccoli, quella di 15 mesi morta domenica scorsa e l'altro di 18, ancora ricoverato nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. I familiari dei bambini avevano raccontato di aver acquistato del gelato prodotto con latte crudo realizzato da un caseificio della zona, parte del quale era stato conservato nel frigorifero di casa. E dopo averlo mangiato, per i bimbi erano iniziati i gravi sintomi gastrointestinali aggravati da perdite ematiche e feci.
Esito negativo anche per le verifiche condotte sull'acqua delle tubature a servizio del comune. Altra fonte incriminata.
Le indagini, dunque, ripartono da zero mentre in Regione si allarga l'allarme dopo il ricovero di un altro bambino, residente a Fasano, affetto da infezione intestinale provocata da escherichia coli sebbene portato all'ospedale di Monopoli, i sanitari hanno diagnosticato la presenza del pericoloso batterio ma, al momento, non vi sarebbe traccia di sindrome emolitico uremica.
Dall'assessorato regionale alla sanità tuttavia è arrivata la decisione di estendere a tutta la Puglia le linee guida già emanate per i punti di pronto soccorso della Asl barese: quelle stesse linee guida, corredate di parametri medici, che hanno indotto i responsabili del pronto soccorso di Monopoli a trasferire immediatamente il bimbo di 18 mesi al pediatrico di Bari.