Territorio
Seu, contaminazione da latte crudo
La Asl dispone controlli nelle attività commerciali e raccomanda di non consumare cibi crudi
Altamura - martedì 6 giugno 2017
10.43
Sono in tutto quattro i casi accertati di sindrome emolitica uremica. Oltre la piccola di 15 mesi deceduta la scorsa domenica, altri due bambini, un maschio e una femmina, colpiti dalla stessa infezione sono al momento ricoverati presso l'ospedale pediatrico Giovanni XIII di Bari .
Al momento le loro condizioni sono serie, ma non sarebbero in pericolo di vita. Tutti e tre i casi di Seu si sono verificati su bambini residenti o transitati nei giorni scorsi da Altamura. Un quarto bambino è stato contagiato ma per lui non è stato necessario il ricovero: si tratta di un piccolo residente a Napoli, transitato proprio da Altamura nei giorni scorsi.
Intanto dopo l'intervento del Ministero della Saluta, nella giornata di lunedì su indicazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano si è riunito il tavolo di crisi sulla sicurezza alimentare della Regione Puglia presieduto dal direttore del Dipartimento Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti.
Al termine della riunione, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Asl Bari, del Policlinico, dell'Arpa Puglia, dell'Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, dell'osservatorio epidemiologico e dei Nas, si è convenuto che allo stato attuale non c'è nessuna emergenza Seu in Puglia poiché i casi sono riferibili alla sola città di Altamura.
Probabilmente la contaminazione deriva dall'uso non corretto di latte crudo che non può essere assolutamente utilizzato per l'alimentazione umana se non previo trattamento termico.
Pertanto la Regione Puglia, tramite i suoi organi competenti, la Asl di Bari, l'istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata e l'Arpa, sta monitorando la situazione che in questo momento non desta preoccupazione.
La Asl di Bari ha preallertato i pronto soccorsi in modo che vi sia un'attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l'insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente.
Si raccomanda vivamente alla popolazione di consumare solo alimenti cotti, evitando di somministrare prodotti crudi soprattutto ai bambini in età pediatrica.
Al momento le loro condizioni sono serie, ma non sarebbero in pericolo di vita. Tutti e tre i casi di Seu si sono verificati su bambini residenti o transitati nei giorni scorsi da Altamura. Un quarto bambino è stato contagiato ma per lui non è stato necessario il ricovero: si tratta di un piccolo residente a Napoli, transitato proprio da Altamura nei giorni scorsi.
Intanto dopo l'intervento del Ministero della Saluta, nella giornata di lunedì su indicazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano si è riunito il tavolo di crisi sulla sicurezza alimentare della Regione Puglia presieduto dal direttore del Dipartimento Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti.
Al termine della riunione, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Asl Bari, del Policlinico, dell'Arpa Puglia, dell'Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, dell'osservatorio epidemiologico e dei Nas, si è convenuto che allo stato attuale non c'è nessuna emergenza Seu in Puglia poiché i casi sono riferibili alla sola città di Altamura.
Probabilmente la contaminazione deriva dall'uso non corretto di latte crudo che non può essere assolutamente utilizzato per l'alimentazione umana se non previo trattamento termico.
Pertanto la Regione Puglia, tramite i suoi organi competenti, la Asl di Bari, l'istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata e l'Arpa, sta monitorando la situazione che in questo momento non desta preoccupazione.
La Asl di Bari ha preallertato i pronto soccorsi in modo che vi sia un'attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l'insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente.
Si raccomanda vivamente alla popolazione di consumare solo alimenti cotti, evitando di somministrare prodotti crudi soprattutto ai bambini in età pediatrica.