Associazioni
Settanta anni di speleologia ad Altamura e nella Murgia
Traguardo di longevità per il Cars, artefice della scoperta di Lamalunga
Altamura - lunedì 20 gennaio 2020
16.59
Settanta anni di esplorazioni e ricerca nelle grotte. Il Cars, Centro altamurano ricerche speleologiche, raggiunge un grande traguardo di longevità. Un'associazione nata esattamente il 16 gennaio del 1950 (con atto repertoriato alcuni giorni dopo, il 21 gennaio) che è un vanto della città e del territorio murgiano e che appunta al petto, con orgoglio, la grande scoperta di Lamalunga dove nel 1993 furono trovati i resti dell'Uomo di Altamura.
Voglia di avventura, conoscenza e tutela del territorio, salvaguardia dell'ambiente. Sono vari i motivi con cui centinaia di persone hanno deciso di dedicarsi alla speleologia contribuendo a firmare pagine importanti della storia. "Certamente - sottolinea l'attuale presidente Giovanni Ragone - la scoperta più importante è stata la grotta di Lamalunga e il suo immenso giacimento paleontologico che, oltre allo scheletro dell'uomo di Neanderthal, conserva numerosissimi resti faunistici di animali non più presenti sulla Murgia". Un'esplorazione durata circa due anni, sino alla straordinaria scoperta.
Non è stata l'unica. C'è pure la grotta di Torre di Lesco, uno scrigno di bellezza geologica, una grotta di alabastro. Piccola, non fruibile, da tutelare. Così importante da prevedere, quindici anni fa, un altro accesso nel progetto di ampliamento della strada statale 96 che oggi passa sul vecchio ingresso. E poi l'inghiottitoio del Pulo, l'abisso di Lamafetente, la grotta di Cellaforza.
"Al Cars - aggiunge Ragone - si devono le prime proposte per un parco naturale dell'Alta Murgia, come si può leggere in un articolo pubblicato sul bollettino dell'Abmc del 1973, che poi si sono concretizzate nella istituzione dell'attuale Parco Nazionale. Il Cars si dedica anche alla divulgazione delle informazioni che riguardano la geologia, il carsismo, la paleontologia attraverso i percorsi didattici del Centro Visite di Lamalunga e visite guidate nel territorio".
Voglia di avventura, conoscenza e tutela del territorio, salvaguardia dell'ambiente. Sono vari i motivi con cui centinaia di persone hanno deciso di dedicarsi alla speleologia contribuendo a firmare pagine importanti della storia. "Certamente - sottolinea l'attuale presidente Giovanni Ragone - la scoperta più importante è stata la grotta di Lamalunga e il suo immenso giacimento paleontologico che, oltre allo scheletro dell'uomo di Neanderthal, conserva numerosissimi resti faunistici di animali non più presenti sulla Murgia". Un'esplorazione durata circa due anni, sino alla straordinaria scoperta.
Non è stata l'unica. C'è pure la grotta di Torre di Lesco, uno scrigno di bellezza geologica, una grotta di alabastro. Piccola, non fruibile, da tutelare. Così importante da prevedere, quindici anni fa, un altro accesso nel progetto di ampliamento della strada statale 96 che oggi passa sul vecchio ingresso. E poi l'inghiottitoio del Pulo, l'abisso di Lamafetente, la grotta di Cellaforza.
"Al Cars - aggiunge Ragone - si devono le prime proposte per un parco naturale dell'Alta Murgia, come si può leggere in un articolo pubblicato sul bollettino dell'Abmc del 1973, che poi si sono concretizzate nella istituzione dell'attuale Parco Nazionale. Il Cars si dedica anche alla divulgazione delle informazioni che riguardano la geologia, il carsismo, la paleontologia attraverso i percorsi didattici del Centro Visite di Lamalunga e visite guidate nel territorio".